31 ottobre 2015

Eraclito

Eraclito e'risultato il filosofo preferito tra gli antichi, secondo un modestissimo sondaggio proposto a coloro che si affacciano in questo blog. 
Credo che la preferenza derivi dalla durezza del suo pensiero, specie se a confronto della compagine di coloro che vengono definiti crudelmente e impropriamente "i presocratici". 
Ignoro se l'edizione per Adelphi di Giorgio Colli La sapienza greca III Eraclito, sia ad oggi superata: credo proprio di no. E'un libro che forse s'incontra ancora negli scaffali della Feltrinelli. 

Il fiume in cui entriamo, che scorre, che cambia mentre noi stessi cambiamo, secondo quanto asserisce un noto frammento, tuttavia non significa la legittimazione sostanziale del divenire, quanto il ribadire la precaria affidabilita'nei nostri sensi. 
Dietro la tradizionale maschera triste che la tradizione gli ha imposto, credo che Eraclito, il sapiente, sia stato a suo modo un rivoluzionario:Chi non spera l'insperabile non lo scoprira', poiche'e'chiuso alla ricerca, e  esso non porta nessuna strada. 14[A 64].

12 commenti:

Nuvola ha detto...

Chi non spera l'insperabile non lo scoprira', poiche'e'chiuso alla ricerca, e esso non porta nessuna strada.

Bellissima questa frase.

Anonimo ha detto...

Ammenoché non si fa un test sotto una facoltà di filosofia sappiamo poco o nulla. Quindi, punto, compasso e 360 gradi. Conoscenza esplicita. La terra ruota a 360 gradi e se non sbaglio Socrate prendeva la conoscenza di altri per poterla farla sua e rielaborarla nella sua mente. Mi sembra ovvio che è stato sempre così e non si può trovare un essere che ha una conoscenza a 360 gradi. Quindi su una tavolata dove c'è mia sorella direttore di banca, mio cugino laureato in scienze nucleari e lavora all'università di Lecce, l'altro cugino laureato in filosofia e pianista, la mia compagna in beni culturali ed insegnante di italiano il tutto ruota a 360 gradi in una conversazione, ma se si dovessero prendere da soli e chiedere qualcosa di matematica all'insegnante o qualcosa di commerciale al filosofo, in quel momento escono i limiti di una singola persona. Detto questo la blogsfera dovrebbe essere utilizzata per questo, connettere i pensieri di tante persone a 360 gradi. Qual è il problema della blogsfera? Quando si connettono i pensieri economici e politici del nostro paese. I dovuti cambiamenti per poter migliorare il Paese con le connessioni di tanti che formulano elaborazioni a 360 gradi. Ecco, il compasso gira e rigira fino a tagliare il foglio e formare un altro giro, e poi un altro e un altro ancora. Un'infinità di fogli tagliati e cerchi alla Giotto. In quel caso non si riesce ad usare una riga per formare una linea retta, concentrare tutti i pensieri raccolti a 360 gradi e sparargli dritti, dritti ad un altro punto centrale per il cambiamento. Mancano uomini guida o non siamo noi guide di noi stessi, e poi, di geometria, si sa poco o nulla, de relato. PJ

Sara ha detto...

Lorenzo ho detto Giorgio Colli, non wikipedia!

Nuvola ha detto...

Butto li' una cosa che sembra un po' una sciocchezza.

Per esempio, di regola c'e' una corposa offerta di vari corsi sportivi a livello amatoriale (tipo, calcio, pallavolo, pallacanestro, ginnastica...) da fare il fine settimana o la sera.

So che sembra una sciocchezza, ma se ci fosse un incontro settimanale o bi-settimanale di storia, o filosofia, o storia dell'arte, io davvero pagherei per andarci. E se tu tenessi il corso di filosofia parteciperei subito!

Lo so, sono argomenti che meritano un trattamento molto più approfondito di quello che potrebbe avere in un corso serale, tra persone anche "arrugginite" e "dure di comprendonio" come lo sono io, pero' mi piacerebbe tanto che ci fosse un'opportunità di farlo, dopo il lavoro.

(Magari in realtà ci sono queste cose e io non lo so... forse in quelle che si chiamano "università popolari"? Mia madre anni fa partecipo' ad un corso di inglese...)


Mariella ha detto...

Ahahah Wikipedia colpisce sempre...no io non avevo votato Eraclito. Ma sai ho solo studiato filosofia al liceo e in facoltà...

Costantino ha detto...

panta rei.

fracatz ha detto...

personaggietti questi antichi pensatori
personaggietti e fra l'altro a me di questo Eraclito piace molto il nome
personaggietti che non sarebbero capaci di usare whatzap
come me d'altronde

Jazz nel pomeriggio ha detto...

Lorenzo:

Io cito fonti accessibili. Tutti possono accedere a Wikipedia

Questo non la rende una fonte affidabile. Wikipedia funziona abbastanza per alcuni ambiti – cultura 'pop', tecnologie recenti – ma per il resto nessuno dovrebbe usarla come 'reference' nemmeno per un articoletto di giornale, perché fa proprio un po' schifo.

nessuno accede a Colli o Pincopalla a meno di non avere in casa la Biblioteca di Alessandria

Sciamannata anche come iperbole… basta una più modesta biblioteca comunale o anche rionale.

diego ha detto...

Ho interloquito con Colli, due o tre volte, nella giovinezza. Gli piaceva fare filosofia dialogando, ricordo che entrò e fece una domanda: cos’è la verità? Noi, ingenui ragazzotti, dicemmo la nostra. Poi alzò la mano e col dito verso di me: quel ragazzo c’è andato vicino. Provai molta soddisfazione ed anche un po’ di paura. Avevo solo detto che la verità è la nostra decisione di stabilire che una cosa è vera.

Anonimo ha detto...

@Fra: aperol avevano la propria identità senza avere la carta d'identitá e ha permesso di avere dei risultati. Noi abbiamo più di loro e in piú abbiamo la tessera sanitaria che ci permette di prendere le sigarette la notte ma stiamo perdendo la nostra identità, quindi i risultati sono molto mediocri. PJ..PS: Fra, ci sono le promozioni che offrono un gran numero di sms, minuti illimitati verso tutti e na vibrazione lì quando ti senti solo. Io ho preso tutto il pacchetto.

Sara ha detto...

Che privilegio essere stato allievo di Colli!

diego ha detto...

All’epoca, carissima Sara, era sicuramente già molto famoso, ma non tutti lo capivano. E sicuramente anch’io compresi solo molto tempo dopo con chi avevo avuto a che fare. Io all’epoca più che all’università mi dedicavo alle universitarie e mi davo un sacco di arie da uomo vissuto perchè lavoratore studente, insomma era un privilegio che io sprecai malamente, come al solito nel mio attraversare la vita.