27 gennaio 2016

pudenda museali

A parte che potrei menzionare una grande fabbrica italiana, la cui proprietà è però statunitense e allora quando venne in visita il Mega Direttore Galattico, l'Amministrazione italiana dispose che fosse disegnato un bikini sul vetro della cornice, per coprire le nudità della fanciulla dipinta dal celeberrimo  pittore maledetto.
Ecco, in questo momento 15, 17,  miliardi di contratti si poteva pure vestire Renzi da Grande Puffo , tanto per gradire.

Io non mi sento offesa nell'italianità , semmai mi  provocò a suo tempo più rabbia quel tale che chiese 200 hostess, non si capisce bene per quale motivo, forse perchè il suo amico, quello che a tempo perso faceva il presidente del Consiglio,  gli aveva detto che in Italia si possono avere le donne su prenotazione, come i ravioli al banco gastronomia.
E  ritengo che l'esigenza di pudore altrui debba essere rispettata,  ho idea che non sia la prima volta che il protocollo suggerisca certe attenzioni, tant'è che ai tempi di Andreotti l'Italia faceva una politica filo-araba e non credo fosse solo per simpatia.
Adesso le foto dei capolavori nascosti, faranno il giro del mondo, ed è un gran bene, perchè il nostro patrimonio culturale ha un gran bisogno di pubblicità.
Mi chiedo quanti siano abituali frequentatori di musei tra coloro che strepitano indignati.
Il vero scandalo nei beni culturali, semmai è la tendenza a squalificare la competenza degli addetti ai lavori, a contrabbandare un malinteso senso del volontariato per risparmiare sulla professionalità.

8 commenti:

diego ha detto...

più o meno la penso come te, Sara; non sarà stato un atto di coraggio, ma nell’ambito di delicati equilibri diplomatici è comprensibile, tenendo conto anche che quel presidente al suo paese passa per un moderato e le immagini alla tv sarebbero state strumentalizzate in iran dai fondamentalisti; la polemica montata sopra mi pare eccessiva

fracatz ha detto...

abbiamo steso il solito pietoso velo
e per fortuna che i rolex restano
ma non per tutti, specialmente
per quelli belli come noi

Sara ha detto...

Lorenzo hai cannato l'argomentazione!

Marco Poli ha detto...

Mi sorprende che l'amputazione temporanea di opere d'arte della nostra civiltà non venga colta come un gesto barbaro da parte di un'addetta ai lavori.
{ altro segnale chiaro di un ''Paese'' allo sbando totale, alla mercé di chiunque, incapace della migliore postura cognitiva e operativa : la schiena dritta }.
Tutto qua.

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Sara ha detto...

Non è un'amputazione, ma una precauzione per non offendere la sensibilità altrui.
Proprio perchè sono un'addetta ai lavori, conosco molto, ma molto bene, altre problematiche del settore.

Marco Poli ha detto...

Hai ragione, non è un'amputazione ma una distruzione temporanea.
Un'opera d'arte esiste se è fruita dai nostri sensi, se il messaggio ci raggiunge attraverso i sensi.
Quando viene cabinata e nascosta integralmente, siamo di fronte alla distruzione del messaggio, cioè dell'opera, anche se per un lasso limitato di tempo.

Ma, a monte di tutto : se al sottanone presidente di una esplicita teocrazia islamica non garbavano alcune opere esposte nei Musei Capitolini, egli poteva anche omettere la visita, credo che avesse già un'agenda piena.
Quello che è andato in scena a Roma, è stato l'ennesimo spettacolo triste di in ''popolo'' senza amor proprio, senza dignità, senza onore.

Che significa, che il settore ha altre problematiche ?
E' benaltrismo, non cancellano lo scempio di qualche giorno fa.

Sara ha detto...

Io lavoro nel settore da 16 anni, conosco il settore abbastanza bene, ma questo blog non e'la sede opportuna per parlarne.
Se altri Paesi hanno una sensibilita'diversa, mi sembra giusto rispettarla.
Se a casa tua inviti a cena un vegetariano,e tu sei carnivoro, non gli imponi di mangiare una bistecca.
Ma poi ci sono gli esperti di politica internazionale.

Marco Poli ha detto...

Se altri Paesi hanno una sensibilita'diversa, mi sembra giusto rispettarla.

Appunto.
Questa la devi scrivere al Sottanone Presidente dello Stato teocratico iraniano, che a Roma ha preteso di muoversi come a Teheran, anziché rispettare le opere dei nostri musei, della nostra civiltà.
SE fosse stato rispettoso della sensibilità diversa altrui, avrebbe omesso la visita ai Musei Capitolini.
A Roma ci sono parecchi altri siti da visitare, che non ostentano nudità che possono mettere in crisi la stabilità mentale e quella sociale di uno Stato sessuofobico.

Se a casa tua inviti a cena un vegetariano,e tu sei carnivoro, non gli imponi di mangiare una bistecca.

Per asserire questo, bisogna capire la genesi della cialtronata infame.
Di chi è stata l'idea della visita al museo, italiana o iraniana ?
Nel frattempo, come nelle ''migliori'' gag di Totò e Peppino - che a me hanno sempre fatto cagare - [ i tristi comici nostrani si rimpallano la responsabilità dell'accaduto ].

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