17 aprile 2016

La Bellezza ci ricorda la nostra superiore destinazione


Stamani camminavo e ho gettato lo sguardo verso questa rosa e un moto di felicita', mi ha afferrato il cuore.

 E'una rosa che cresce in un terreno incolto, lasciata a se stessa, nessuno che la pota o la fertilizza, dimentica forse lei stessa del fatto che a suo tempo ebbe un ibbridatore, fu selezionata, venduta, messa a dimora, oggi questa rosa, invece di essere oggetto di amabili cure, vive le vita rude e selvatica di un rovo. Nondimeno non trascura di fiorire.
Forse e'anche per questo che mi ha colpito:la nobilta'della sua origine, l'asprezza del presente, che nulla toglie pero'alla sua bellezza e alla capacita' di elevare il cuore a chi passa, gettandole uno sguardo.


6 commenti:

UIFPW08 ha detto...

Basta poco per essere felici, e tu, lo sei Sara.
Il mio abbraccio forte
Io ho votato SI
Maurizio

fracatz ha detto...

queste rose rampicanti sono sodissime e profumate però troppo invadenti se le metti in giardino

LaLaura ha detto...

Poesia. Mi piace la storia della dimenticanza del suo medesimo ibridatore.

semola ha detto...

... è in grado "di elevare il cuore a chi passa, gettandole uno sguardo" capace di carpirne la bellezza!

Marco Poli ha detto...

Non male, Sara.

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Francesco ha detto...

le rose possono essere bellissime, vero.....