14 maggio 2016

Ceres dagli anni '80.

Al Penny ho visto la Ceres a 1.29 o 1. 25 non ricordo bene, in offerta promozionale.
La Ceres me la ricordo quando ero ragazza, come la birra che bevevano "quelli piu'grandi", magari pure un po'tossici, il cui nome era legato a una dea adorata con riti  orgiastici,  insomma una birra trasgressiva e c'era gente che quando usciva di casa per andare al bar, faceva crescere il PIL dell Danimarca.
Ora e'li', sugli scaffali del Penny tra il succo d'aloe e l'acqua minerale dal basso residuo fisso.
 Sic transit gloria mundi.

4 commenti:

UnUomo.InCammino ha detto...

Ahaha, che linguazza impertinente! :)

Uo degli effetti della mercificazione di ogni aspetto del vivere è proprio una sorta di degrado, di banalizzazione diffusa.
Pensa che adesso i cososessuali come il mammo Vendolo possono sfuttare come forni da gravidanza il corpo di alcune donne per i loro fantastici e meravigliosi progressisti "diritti" a bambini ordinati al Postal Market.
Che problema c'è? Basta pagare, no!?

fracatz ha detto...

a QUESTO la ceres ha fatto venire i capelli bianchi. Io invece quando ho lavorato in germania provai a farmi piacere la birra, ma mi faceva uno strano effetto andrologico, per fortuna che me ne accorsi, così ripiegai sul vino del reno

viola ha detto...

ahahahahahah :) vero è! ma è ancora la mia birra preferita, solo lei, come dire, mi sa dare quel friccicarello in più

Claudia ha detto...

Accanto al succo d'aloe? Che postazione chic.