06 maggio 2016

Diseducazione stradale

Devo fare ogni giorno circa 30 km per andare al lavoro,  o meglio 30 + 30 e non ho timore a  riconoscere che ho paura di fare qualche incidente.
Io credo di essere una guidatrice relativamente esperta, cioè guidando  da sola ho affrontato viaggi abbastanza impegnativi, sono andata in Svizzera, in Francia, tante volte a Milano, a Parma, a Genova, a Lucca, per dire, non è che mi muovo solo dietro casa.
Tuttavia temo che mi possa capitare un incidente per colpa di altri, c'è troppa gente che guida malissimo e se le cronache giornalistiche danno addosso al rumeno o al marocchino di turno, il massimo della cialtronaggine è detenuto ancora dall' italiano medio.
Stamani mi sono fermata per fare attraversare un bambino sulle strisce in Via Veneto, nel cuore di La Spezia, era un momento di traffico intenso e il tipo dietro di me ha iniziato a suonarmi, credo non abbia visto il bambino. Quindi mi si è accostato per sorpassarmi sulla destra, nella corsia degli autobus. Gli ho urlato di tutto e lui pure a me. 
Non  mi sembrava un disadatto, aveva una macchina importante, sicuramente stava andando a lavorare.
Poi dopo mi sono dispiaciuta di aver dato luogo a questa gazzarra in mezzo alla strada, gli ho pure urlato BRUTTO, SEI BRUTTO!!!
Però ho una guida prudente, non vado piano, ma rallento se vedo le persone che stanno per attraversare, anch'io vado a piedi e attraverso la strada, cerco di rispettare i limiti e i semafori, anche perché non voglio prendere multe
Due giorni fa invece sul raccordo di Santo Stefano andavo ai 90 all'ora, cioè nel limite, mi è arrivata dietro una Panda guidata da una donna che ha iniziato a lampeggiarmi, ma io non potevo spostarmi sulla destra perché c'erano altre macchine e questa lampeggiava, probabilmente voleva che accelerassi, con il rischio di incappare in un autovelox.
Quella donna  aveva un'auto come la mia, ma di un sobrio color beige, aveva un taglio di capelli come il mio, aveva gli occhiali come porto io, cioè non sembra una schioppatona. 
Io vedo ogni giorno gente che passa con il rosso, che guida stando appiccicato al posteriore della macchina che ha davanti, gente che se ne strabatte se sulle strisce pedonali c'è in attesa un bambino o un uomo anziano, quasi non avessero a casa bambini o  genitori anziani.
Ma non è grave tutto questo? ma ci dobbiamo per forza abituare a questi mostri quotidiani che non rispettano la vita altrui e nemmeno la loro?



15 commenti:

Nuvola ha detto...

E' grave.
Quello appunto che mi da più fastidio e' che uno imprudente finisce per coinvolgere anche gli altri (se si andasse a schiantare da solo non mi interesserebbe più di tanto).
Dovrebbero togliere patente e macchina ad un bel po' di persone...

Sara ha detto...

Si, ma poi anche per se stessi, per i loro cari, voglio dire, se succede qualcosa di irreparabile, non ci pensano a chi resta?

Mariella ha detto...

Schioppatona? Io non guido, in ogni caso le tue paure sono le mie.

Claudia ha detto...

Mercoledì mi è capitato di dover girare a sinistra. Avevo messo la freccia, era prevedibile che io dovessi girare a sinistra. Qualcuno mi ha sorpassata, a sinistra, e notare che doveva andare a destra. Fortuna alla mia destra non c'era nessuno, dietro non avevo nessuno e il peggio è stato evitato. Non ho idea di chi fosse alla guida, se marocchino o italiano medio, ma in genere le frecce intendono comunicare l'intenzione di chi guida. Se la mia intenzione era di svoltare a sinistra e la sua di imboccare la destra, perché non è andato direttamente a destra?

Francesco ha detto...

e va ancora bene che ci sono meno auto in giro adesso

silvia ha detto...

Io eri in coda sulla statale e una decerebrata dietro di me ha cominciato a lampeggiarmi e strombazzarmi e farmi gesti.
Passato il primo minuto di incredulità ho elaborato questa strategia: ho accostato e mi sono fatta superare, una volta dietro di lei ho cominciato a fare quello che lei faceva a me, anzi peggio. Tipo che ferme al semaforo rosso tiravo giu il finestrino e le urlavo di muoversi. ho continuato per circa 10 km. Liberatorio!!

Nuvola ha detto...

[...] non ci pensano a chi resta?

Purtroppo tante persone sono meschine ed egoiste. Oppure credono che loro soffrono più di tutte le altre al mondo.
No, se pensassero a chi resta, allora andrebbero piano. Invece sono decerebrate e non pensano a nulla, non sentono alcun obbligo, alcun dovere.

Ne conosco (purtroppo) un numero non piccolo di persone del genere, anche con tanto di laurea. Loro si sentono vittime e pensano che ogni sciocchezza sia loro dovuta, una compensazione per il loro male di vivere. E se ne fregano delle conseguenze sugli altri, vicini e lontani.

Pino ha detto...

Condivido le tue parole.

LaLaura ha detto...

Io sono sempre stata prudente e responsabile alla guida (son figlia di vigile urbano, ligia alle regole fin da quando ero una infante) ma una volta, per la fretta, non ho visto uno stop, un ragazzino mi è venuto addosso con il suo motorino.Non si è fatto NIENTE, mi ha scassato la fiancata, e sono stata talmente male perchè la colpa e la responsabilità ERA comunque MIA che ... ora sono ancora più prudente. Anzi prudentissima.
E ai minchioni strafottenti e imprudenti, talvolta urlo dietro qualche ben assestata parolaccia. Senza pentimenti.

fracatz ha detto...

non farti sangue amaro, a volte è solo il destino a esprimere la sua volontà

Novella Semplici ha detto...

Stessa impressione tua, e non sono una bacchettona.
Al lavoro da noi ci sono le strisce pedonali per arrivare al parcheggio e diverse volte abbiamo rischiato di essere messi sotto perché l'auto che si è fermata per farci attraversare è stata superata in tutta velocità sulla destra da chi la seguiva.
L'unica cosa che faccio è far ontare queste cose ai miei figli cercando di inculcar loro la guida sicura per tutti. Speriamo funzioni.

UnUomo.InCammino ha detto...

In auto veritas.
E'come il vino, ti mostra l'essenza della gente.
Mi fermo qui perche' sono misantropo e non ho voglia di calcare la mano.
Uno dei motivi per cui cerco sempre di evitare l'uso dell'auto.
In citta', a parte la notte, piu' che mai.

diego ha detto...

mi ritrovo appieno nella tua indignazione, anche a me dà molto fastidio l’inciviltà; vado piano e me ne strafrego di quelli dietro che strombazzano, se sono già alla velocità consentita; l’unica accortezza che ho è di non urlare, di non inveire, preferisco che pensino che sono uno scemo e basta, troppa soddisfazione gridargli appresso

comunque non mi piace guidare, lo faccio solo quando serve, giusto per andare a trovare la mia zia che abita in una località alla periferia di sarzana, lei non guida

Andrea ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te! Ci sono almeno un paio di comportamenti che mi fanno innervosire.
Il primo è il mancato rispetto dell'obbligo di percorrere la corsia più libera a destra. Ormai è diventato normale percorrere la corsia centrale o di sinistra anche quando a destra non c'è nessuno; in tal modo una strada a tre corsia diventa praticamente a due corsie.
L'altra situazione che mi manda in bestia è che troppo spesso si vedono veicoli a luci spente in galleria. A volte le luci non vengono proprio accese (tanto le gallerie adesso sono ben illuminate), molto spesso invece sono fulminate le lampadine; questo succede anche per l'obbligo imbecille di dover tenere le luci sempre accese nelle strade extraurbane, anche se c'è il sole a picco. Questo comporta che la durata delle lampade si riduca drasticamente, con la conseguenza che la loro funzionalità viene a mancare proprio quando serve!

UnUomo.InCammino ha detto...

> il fatto che su X guidatori ce ne siano Y imbecilli non ha niente a che fare con la nazionalità o l'etnia (vedi razzismo al contrario)

Alcune persone che sono state nel secondo e terzo mondo mi hanno riferito che il traffico, là, è da incubo, talmente peggio che non è neppure paragonabile al peggior traffico italiano.
Osservando il "civismo" di vari invasori in altri ambiti ritengo che sia proprio così.