12 giugno 2016

Se tu riguardi Luni

Il cane di mio padre ha bisogno di essere portato in giro ogni giorno e io stessa ho bisogno di quei giri con Slim. Passiamo lui ed io, lungo le strade in cui sono cresciuta, il vincolo archeologico ha preservato il territorio, e nei campi i fiori del lino, sono le vestigia della produzione agraria di un secolo fa.
E'un paesaggio bello, misurato, nel quale ad un tratto appare, smisurata e imbarazzante, l'antica citta'di Luna, che oggi chiamiamo  Luni.
Il mare e'subito la', certi giorni, in mezzo ai fiori rosa dei rovi, ne avverto il profumo. 
Lungo quelle stradine, con il cane al guinzaglio, porto il peso della situazione in cui mi dibatto da mesi: la scomparsa di mio marito e la morte della sua cagnolina aca7sa dei botti di capodanno,  la perdita di mio padre, l'infermita'odierna di mia nonna, con cui devo fare i conti, anche quelli che non mi toccano.
La grande casa oggi e'rimessa a nuovo, ma ha mantenuto la fisionomia di un tempo:c'era la stalla, il fienile e alla sera mia mamma ci portava a prendere il latte con la bottiglia di vetro. Cammino. Intorno i campi di camomilla , dietro casa gli ulivi. 
Le mucche  non ci sono piu', la padrona del cortile e'oggi una deliziosa cagnolina bianca e nera  che ci segue con lo sguardo quando passiamo:la casa, la stalla, il fienile, sono diventate un delizioso affittacamere , con i marmi antichi usati come materiale di rimpiego. 
E'comprensibile che il posto dove sono nata, dove sono stata da bambina, mi faccia stare bene, mi restituisca serenita'.


14 commenti:

Nuvola ha detto...


Deve essere un posto davvero magnifico.

Comunque, è stato il tuo posto, è comprensibile, come dici, che ti faccia stare bene.

Francesco ha detto...

Io venerdì sono passato da un paio di posti della mia adolescenza

Pochissime emozioni, devo dire

semola ha detto...

... si una zona bellissima ...
... come dici tu grazie anche al vincolo archeologico ...
... Luni, la tenuta di Marinella ... campi immensi ... e davanti il mare ...
... forse si potrebbe sfruttare tutto meglio...
... ma pensare ai danni irreparabili che questo "meglio" potrebbe creare...
... mi fa credere che meglio è che nulla muti ...

Alberto ha detto...

In tutte le mancanze belle queste presenze.

Mariella ha detto...

Che malinconia... e che pace.

silvia ha detto...

I posti della nostra infanzia ... dimenticarli è come strapparci le radici e farci del male da soli.

RobbyRoby ha detto...

Da come ne parli deve essere un posto fantastico. Coccole anche al bau. E' bello fare le passeggiate con il cane.

nonno enio ha detto...

bellissimo spaccato di vita quotidiana, anch'io andavo a prendere il latte fresco appena munto con la bottiglia, quella dal collo largo. Aspettavo la contadina che passava col suo tragnone d'alluminio con appesi i misurini da 1/2 e un quarto di litro che servivano a misurare e a darmi il latte nella bottiglia. Tornavo su a casa per farlo bollire e mangiare insieme a mia sorella immergendovi i tocchi di pane del giorno prima, poi mi vestivo e andavo a scuola col grembiulino nero e il fiocco azzurro attaccato ad un collarino bianco.Bei tampi avevo 8 anni.

fracatz ha detto...

ah se lo sapessero le mucche
che mo' la loro casa è abitata da umani

carlo49calati ha detto...

ha un bel passo questo brano, tra i dolori del presente e la pace dell'infanzia.
Sono luoghi che non conoscono, ma Luni e la Lunigiana li associo, forse sbagliando, ai libri di Maggiani (meccanica celeste, soprattutto).
massimolegnani (orearovescio.wp)

diego ha detto...

sei nata in un territorio bellissimo

franca ha detto...

Una delle più belle letture fatte nel tuo blog è questo post. Ho il tuo numero vorrei chiamarti ma sono in difficoltà , non vorrei disturbarti.
Franca

Sara ha detto...

Franca, ma volentieri!

Roberto ha detto...

I ricordi rigenerano,( almeno per quelli di una certa età come me) e senza di essi non si potrebbe guardare al futuro
Roberto