Era il 25 gennaio del 2009, domenica pomeriggio. Ero al computer quando Eliana mi ha telefonato, era sconvolta : Sara tienti forte perchè questa è grossa...
Era morta improvvisamente Catia, la nostra collega. Catia collega, ma soprattutto amica, sorella. Aveva 41 ed era un vulcano,ingovernabile, irresistibile.
Un vuoto senza risposte ha portato via la nostra amica, un lutto condiviso tra colleghi, non meno doloroso, ma in qualche misura lenito dal fatto di parlare tra noi di lei, ricordando per l'ennesima volta i momenti di risate vissuti insieme.
Io non voglio esagerare però una parte di me è morta quel giorno, io ho risentito anche fisicamente della perdita di Catia perchè è accaduto tutto in modo inaspettato, nell'ordinario equilibrismo delle nostre vite, il lavoro, i turni, il museo, c'è gente, vai tu all'anfiteatro, al ritorno prendi il gelato, la gatta ha mangiato?quando vado in ferie per favore annaffia le mie rose!
Catia ed io, Luni, 2003
10 commenti:
Quando perdi un amico da giovane si spezza qualcosa dentro di sé che ti rimane per sempre
So cosa vuol dire. E ogni tanto ci penso a quei due amici che se ne sono andati troppo presto.
e per fortuna che ci sono tutte le attività giornaliere a distrarci dalla insostenibile leggerezza dell'essere.
Una pagina che non vorrei mai leggere, una luce che non torna, un sorriso che difficilmente si dimentica..
Mi dispiace, molto
Maurizio
Terribile...
Quando le morti sono improvvise rimani un po' come in un limbo. A me ci è voluto parecchio per uscirne, anche se proprio giovane non era. Rimane una ferita comunque. Una ferita particolare, quasi che quell'ex abrupto rimanga lì a pungolare l'inconscio.
Meglio andarsene via così che diventare un vegetale senile demente.
Diciamo che andarse via così scarica il dolore della presa di coscienza vita-morte sui conoscenti, amici, congiunti. E' un nostro problema, un nostro dolore.
Acer palmatum Katia ogni volta lo vedo.. la penso ..ti penso..incredibile ..non pubblicare il commento senno i tuoi fan si sturbano !ahahah ciao :)
capisco, davvero.
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