27 luglio 2019

Una lezione


Con considerevole ritardo sto scoprendo in questi giorgi  il Giorgio Faletti scrittore. 
Io ero rimasta a quello dei tempi di Drive In con il ragazzino un po'scemo che collezionava giumbotti e a questo Faletti, che soprese tutti al festival di Sanremo di qualche anno fa. 
Ogni giorno si muore di lavoro, ogni giorno ci sono famiglie che devono affrontare un lutto terribile e mi addolora per questa famiglia, per questa sposa, che oltre al dolore devono sopportare una vergognosa gazzara di pseudo politica.

8 commenti:

Anonimo ha detto...
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Alexander Biagiolius ha detto...

milardi di caratteri scritti per poi doverli ritrattare ..infatti le risorse erano americane ,che figura di merda.mi dispiace molto per la giovane vita esistono le regole d ingaggio lui si sara fidato del suo istinto..

Nuvola ha detto...

Cave "Who?", cara Sara.

Francesco ha detto...

l'ho letto a suo tempo, ma ne ho un ricordo parziale.... un pilota che muore a montecarlo, può essere? mi era piaciuto ma neanche tanto mi sa, se non ne ricordo granchè. o forse sono semplicemente vecchio

Mariella ha detto...

Ne sto parlando adesso sul mio blog.

UIFPW08 ha detto...

Una nuova brutta storia italiana..
Maurizio

UnUomo.InCammino ha detto...

Questo e' un fatto assai politico.
Che punta l'indice sulle "politiche dei diritti" [dei delinquenti, dei criminali], sulle politiche garantiste [di balordi, fuorilegge].
Magistrate con sentenze uterine cervellotiche, sadiche, salvacriminali e condannaguardie, regole di ingaggio folli, lo storico rancore della pseudo sinistra contro "le guardie", gia' duramente censurato da Pasolini.
E' la stessa pseudopolitica che indora Giuliani, la zelota scafista tedesca razzista anti, che rendeva un inferno la vita dei cittadini e paesani che si difendevano con le armi dopo aver subito sequenze di dozzine di crimini, la pseudo politica quella del lievismo renziano, del rendere l'Italia un paradiso penale per delinquenti come osservava De Francisci.
Alla base sempre la hybris per il progresso una societa' dirittista dei balocchi distopica e il livore antiborghese, ora pure razzista anti.

Ernest ha detto...

c’era tanto in Faletti :-(