16 agosto 2020

PERCHE’ LA LEGGE CONTRO L’OMOTRANSFOBIA E’ UNA FACCENDA CHE RIGUARDA NOI DONNE. TUTTE

Io non volevo porre il luogo dove fare la pipì al centro della questione,  ma l'ho presa un po'alla larga e non mi sono spiegata nel post precedente.

Rimando allora a  quest'articolo di Marina Terragni. Ci sono spazi delle donne e chi non lo capisce è perchè non vuol capirlo.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sara io ti trovo veramente spassosa quando dici che c'è qualcosa che non capisco quando sei tu che vivi nel mondo del cucù.

Vediamo se ci arrivi ripetendo il concetto.

Le Donne sono persone.

Cosi come i Diabetici sono persone o gli Ebrei sono persone o i Negri sono persone. Se io affermo una "diversità" delle Donne come "classe/categoria" che ha degli attributi specifici e differenti da altre "classi/categorie" non sono sto discriminando, cioè separando le persone in base ai loro attributi ma so anche derivando i permessi che conseguono a questi attributi. Cioè sto affermando cosa le Donne, gli Ebrei o i Negri possono o non possono fare, dove possono o non possono andare, cosa possono o non possono essere.

Ora, nelle testoline conformi-progressiste è profondamente saldato il concetto della "classe" in funzione della tutela. Quindi tu hai questo riflesso condizionato per cui quando affermi Donne in quanto "classe/categoria" stai affermando la tutela delle Donne.

Non ti rendi conto, perché tutto questo è un automatismo, che non solo la tutela è facilmente rigirabile come un calzino e diventa un sopruso, una imposizione, una galera ma che discriminando le persone per "classi/categorie" si innesca meccanicamente il conflitto tra queste "classi/categorie" perché le risorse sono FINITE, quindi non ci sono infiniti cessi nelle discoteche, ce ne possono essere uno o due e tutte le "classi/categorie" devono dividersi gli stessi spazi. Quindi, se tu dici "questo è il cesso che spetta alle Donne" significa che tutte le altre classi, Diabetici, Ebrei, Negri, eccetera, devono dividersi l'altro cesso, se esiste.

Allora cosa succede? Che i Diabetici, gli Ebrei e i Negri si mettono d'accordo per occupare il cesso delle Donne e dire "care signore, potete uscire e farla per strada che è il vostro spazio". Hai voluto la bicicletta della "Lotta di Classe"? Poi ti tocca pedalare con le conseguenze, lo ripeto, del conflitto attorno alla finitezza del mondo reale.

Un caso evidente, a parte il risibile concetto dei cessi delle discoteche, è la faccenda di Vendola, dello "pseudo-marito" e dello "pseudo-figlio", una faccenda che è stata prontamente occultata dai "media" perché non fa gioco constatare che un "gaio" non si fa scrupolo di pagare bei dindini perché la clinica del Dottor Mengele gli fornisca parti umane e qualche donna che funga da incubatrice per poi ottenere il neonato con cui giocare alla "Sacra Famiglia" (mai capito poi come si accordano su chi indossa il velo di Maria e chi impugna la pialla di Giuseppe). Alla fine è una forma di prostituzione istituzionalizzata ma con un terzo incomodo, il neonato, che, come i gameti o i feti abortiti, viene per comodità considerato una "cosa", una merce da compravendere o all'occasione una materia prima da processare nella maniera acconcia.

Tutto questo deriva dalla idea che si possa o si debba scomporre il concetto di "persona" nelle "classi/categorie" per cui poi a volte qualcuno è più "persona" di altri. Per cui la Donna (povera) è meno "persona" di Vendola nei panni di Maria Vergine e il neonato non è una "persona" del tutto, è un oggetto.

Torniamo alla Fattoria degli Animali. In questi giorni si sente ripetere come un ritornello "la libertà personale non è un valore assoluto". Appunto. Lo so, tempo perso. Alla tua età se ancora siamo qui significa che ormai abbiamo scavallato.

Anonimo ha detto...

Un'altra cosa Sara.
Guarda che le donne sono persone.
In quanto persone hanno il "valore" di chiunque altro.
Non è che siccome avete la fica allora l'universo mondo si deve genuflettere.

Questa idea dello "amore cortese" e della Donna come creatura angelica super-umana è ignota nella maggior parte del Mondo. Accompagnati con un "nuovo italiano" e vedi come ti liscia il pelo a bastonate quando gli racconti degli "spazi delle Donne". Perché il bastone è uno dei modi, diciamo il più spiccio ed economico, per abbassare rapidamente il "valore" della fica sul mercato.

Ancora, tu mi dirai che nel momento in cui definiamo la "classe/categoria" delle Donne le sottoponiamo alla tutela contro le bastonate. Chi lo dice? I tuoi compagnucci? Ripeto, nella maggior parte del mondo funziona alla rovescia, la "classe/categoria" delle Donne ha come attributo il famoso "detto cinese" che si bastona la moglie appena a casa come misura di profilassi, che tanto lei una ragione la trova.

Infatti, torno a dire, Vendola-Maria Vergine va a cercare la incubatrice nei luoghi dove tra gli attributi della "classe/categoria" Donne c'è quello di prestarsi a fare da incubatrice e/o vendere ovuli. Perché per quelle persone l'alternativa a vendersi evidentemente è PEGGIORE.

Non è sbagliato bastonare la moglie in quanto Donna, è sbagliato bastonare una persona, chiunque sia. Non è "più sbagliato" bastonare una donna rispetto a bastonare un diabetico, un ebreo o un negro. Questo rende conto del paradosso evidente di tutte le pseudo-leggi fondate sulla discriminazione per "classe/categoria", tipo il reato d'odio contro i Diabetici se righi la macchina ad un diabetico.

Aprirei una discussione sul macchinario progettato per fabbricare persone incapaci di pensare a questi livelli.

Alahambra ha detto...

Ma sul serio fate? Con tutte le argomentazioni possibili a scapito di questa legge riuscite ad attaccarvi a patriarcato, misoginia e femminismo?
Da donna cis etero ve lo dico: toglietemi dal "tutte" che hai messo nel titolo perché di quell'artcolo non condivido neanche la formattazione.

Anonimo ha detto...

https://coscienzeinrete.net/ibm-watson-ecco-i-documenti-dell-accordo-segreto-di-matteo-renzi/

UnUomo.InCammino ha detto...

Ho letto l'articolo di Marina Terragni.
Esso osserva il compendio degli orrori.
Esso osserva la merda.