06 febbraio 2021

Loro sono le donne (NO!)

Segnalo questo articolo di Marina Terragni su un manifesto apparso sui muri di Milano: uomini definiti donne, mentre noi che siamo donne davvero, dovremmo essere qualificate come "persona con l'utero " o "persona che mestrua".
LORO sono le donne.

16 commenti:

fracatz ha detto...

qui và a finì che A NOI maschioni ce ne toccherà sorbì armeno due a testa, purtroppo gli umani so' furbi e arzasse presto la mattina p'annà pei campi è dura, mejo tajasselo armeno ner cervello

Franco Battaglia ha detto...

Non lo so.. non riesco a vederlo come messaggio sminuente per le "autentiche" donne. E' una dichiarazione estrema che reclama attenzione, e ovviamente può tracimare nel messaggio opposto. Potrei capire un uomo che si scandalizza. Non riesco a capire una donna. Magari anche perché non lo sono. E non mi sento parte del dilemma, della disputa, della pretesa. Ma tant'è.

Anonimo ha detto...

Ma questo post a chi si rivolge? Ai compagni, spero.
Perché tutti gli altri hanno una idea abbastanza definita di cosa sia una donna e di cosa sia un uomo.

Su un piano generale, ti renderai conto che se le donne vogliono prendere il posto degli uomini non si vede perché non possa avvenire anche il contrario. E' una ben nota aberrazione comica e surreale degli USA dove le "quote" vengono rivendicate da gente che "si identifica" come qualcosa di diverso da quello che è, tipo "io mi identifico come Samantha".

Ti devo ricordare compagne come la signora Cirinnà e suggerire le implicazioni della fabbricazione industriale di bambini che richiede la donna come serbatoio da cui espiantare ovuli e incubatrice dove maturare il feto?

Chi è causa del suo male...

Mark Renthon ha detto...

"È un momento molto duro per le donne".

Invece gli uomini, grazie a certe donne, se la spassano alla grande.
Ma la perla è: "Il queer fa parte a pieno titolo della fenomenologia del patriarcato."

Cosa mi tocca leggere, zio porkus...

Nuvola ha detto...

Ho letto l'articolo.

Pare che la immagine della campagna incriminata sia (forse) legata ad una marca di biancheria intima unisex (se ho capito bene).

A parte che è una stronzata avere mutande unisex (semplicemente, il "pacco" maschile non ci sta in una mutanda femminile, e una femmina non si mette i boxer con lo spazio largo sul davanti)
però pure i modelli fotografati non sembrano il massimo dell'allegria. Mi fanno pena in realtà, ma probabilmente li hanno pagati bene.

Lo so che questo non è il punto, ma mi andava di sottolineare anche questo aspetto della faccenda.

Sara ha detto...

Ben ritrovata Nuvola!

Anonimo ha detto...

Nuvola, i modelli hanno un atteggiamento dimesso perché il "messaggio" che i "creativi" cercano di passare è ESATTAMENTE quello che sottolinea l'autrice del commento, poverina, cioè che gli uomini si devono vergognare. Indossare la mutanda "genderless" è espiazione.

Questo è il messaggio della "sinistra liberal" studiato dagli psicologi delle Elite Apolidi negli Anni Settanta, cioè che tutti sono contemporaneamente vittime e carnefici, quindi schizofrenicamente oscillano tra i lai per i soprusi subiti e i mea culpa per i soprusi inflitti e cosi facendo sono immobilizzati. Sai, l'antico divide et impera, portato al singolo.

Sara qui, come l'autrice del commento, è inconsapevole di essere una marionetta anche sotto questo aspetto, tanto che scrive cose come la "eterna gioventù" dei suoi coetanei come se fosse il sole che sorge ogni mattina, invece di un fenomeno disegnato a tavolino.

Nella mia esperienza personale le donne sono una discreta rottura di scatole perché non sanno cosa voglino e quando dicono qualcosa intendono il contrario, spesso mentendo anche a se stesse. Poi sono tutte chiacchiere e distintivo perché alla prova dei fatti vogliono che tu decida al posto loro per poi rinfacciartelo in un secondo momento.

Sara ha detto...

Va beh Lorenzo se sei così acido come fai a trovare una fidanzata?

Marco Poli ha detto...

Niente di nuovo.
La propaganda genderista ( ufficio del Globalitarismo ) continua imperterrita nella negazione dell'apparato fisico sessuato datoci dalla Natura, che, per qualche infelice, è causa di turbamento e sofferenza estrema.
Quindi, per “empatia” verso gli infelici, noi altri dovremmo metterci nei loro panni e negare a nostra volta.
Sennò i poverini soffrono.

E' sempre il solito Grande Frullatore in vorticoso movimento.

= Schifo.

===

UnUomo.InCammino ha detto...

Ecco un'altra tessera del peggiore, del più funesto mosaico liberal-anglofon-progressista.
E' il risultato della peristalsi di problematici invasati.
Milano ė particolarmente avanti nel giubilo orgoglione e provincialone di prendere questa cacca di origine straniera e di renderla oro colato.
La signora Sara si sarà resa conto, questa volta, del quadro ideologico e politico da cui proviene questa roba? Forse la stessa area alla quale la signora Sara fa riferimento politico?

Anonimo ha detto...

Chi sarebbe questo Lorenzo?
Fatto sta che il termine "fidanzata" indica un impegno pre-matrimoniale.
Il matrimonio, come dice il nome, è una istituzione che ha come fine la maternità.
Ennesimo costrutto del "patriarcato" che subordina la donna all'uomo.

Lo troverai facilmente tu il "fidanzato" mettendo davanti il "femminismo" invece di mostrare la mercanzia.

Anonimo ha detto...

Nessun compagno, tra gli Idioti Assistiti e i Mai Cresciuti, per definizione, si rende conto.
Tranne i capoccia, la Classe Dirigente, che però sono tutti delinquenti psicopatici che fanno carriera come tirapiedi di delinquenti peggiori, quindi tanto peggio tanto meglio.

In generale gli Italiani non si pongono il problema per via dell'altro elemento del carattere nazionale, la "meridionalizzazione". Qualsiasi cosa dica il "potente" di turno, si profondono in salamelecchi servili, perché da quello dipende la scodella di pappone. Poi quando nessuno vede, si impegnano nei piccoli e grandi imbrogli che possono essere l'allaccio abusivo alla rete elettrica, la casa in campagna ignota al catasto o la strada incompiuta che finisce nel nulla.

Figurati la compagna Sara, che non è nemmeno marxista-leninista ma "renziana", quindi della "sinistra" parrocchiale, passacarte dipendente pubblico, se si potrebbe fare delle domande sulla natura delle cose. Se domani arrivassero gli Alieni a conquistare la Terra per lei e l'Italia fuori dallo Spazio/Tempo, non cambierebbe nulla. E' gente che canta canzoni sulla Storia degli altri.

Sara ha detto...

In effetti di carte ne passo tante, lavorando in un archivio storico!

fracatz ha detto...

mi rendo conto che anche per NOI, del partito degli under 70.000, questi son problemi irrisolvibili, quindi non vi affannate a leggere tutto il NOSTRO programma, sarebbe tempo sprecato

UnUomo.InCammino ha detto...

Ho citato questa pagina.

Claudia ha detto...

Ora tutti devono inventarsi qualcosa pur di mostrarsi originali. Dagli asterischi in finale di parola all'inorridire se le cagne vengono chiamate cagne (ma se è una donna, ad essere definita cagna, non inorridisce nessuno).

Gli omosessuali, come anche i vari e variegati ondivaghi, com'è giusto, possono far partecipe il mondo delle loro inclinazioni sessuali.
È però vietato cambiare idea in senso contrario.
Un tizio ex gay aveva in programma una conferenza per condividere il suo percorso contrario alla moda del momento. Non gli è stato concesso.
Quindi... diritti per alcuni, sfilate del gay pride, mutande scomode sia per gli uomini che per le donne... ma un ex omosessuale non può condividere la gioia di avere trovato come collocarsi in questo mondo.
(È amico di una mia amica, che lo avrebbe dovuto intervistare durante la conferenza che poi non hanno potuto fare).