23 maggio 2021

Sogni di Eurovision

Non mi sono interessata più di tanto della gara canora di Eurovision, più che una competizione musicale, mi è sembrato una sorta di manifesto, pure raffazzonato e artificiale  di un'Europa che non corrisponde affatto al Vecchio Continente, una sorta di doppione anche nello stile di quella che sembra più una manifestazione in stile USA.  
Più che una gara canora insomma, un programma all'insegna di un'inclusività forzata, vedi quando nel 2014 vinse Conchita Wurst, che non mi pare da allora abbia fatto successi strabilianti. 
Vidi la puntata del 2017, quando il favorito era Francesco Gabbani da Carrara, con Occidentali's Karma e invece vinse un giovane portoghese che aveva una canzone lagnosa, ma era noto che fosse affetto da una grave cardiopatia, imsomma mi sembrò un premio di incoraggiamento, non sul valore della performance.
Pure ieri il Corriere dava per favorito un giovane cantante originario del Congo che gareggiava però per la Svezia in quanto rifugiato là per motivi umanitari. 
Le giustificazioni morali possono essere valide e lodevolissime ma se devono prevalere su quelle artistiche allora facciamo una gara a parte, no? 
Va beh ieri sera dopo aver visto l'ennesimo film di squali divoratori, mi sono sintonizzata su Rai Uno per seguire la trasmissione canora che ormai volgeva alla fine, anzi mancava un'oretta circa.
Mi ha colpito la  location  che era bruttissima, buia,  tipo un palazzetto dello sport e i vestiti delle presentatrici che sembravano presi da un varietà degli anni '80, in stile uovo di Pasqua, ecco in una qualsiasi delle province italiche, pure qua a Carrara, si farebbe assolutamente meglio per location ed eleganza, per dire!
E quindi la votazione con la giuria di qualità che ha premiato la Svizzera e la Francia. Poi il cardiopalma del televoto, con  Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio agitatissimi che durante lo spoglio dei voti facevano un tifo smisurato per i Maneskin, gufando le Nazioni che non li premiavano e benedicendo al contrario quelle che lo facevano, vedi Slovenia, Croazia e Georgia, tra quelle che mi ricordo. 
E poi la vittoria finale, attesissima, straordinaria di questi ragazzi italiani, che in un Paese di vecchi come il nostro, si sono imposti con il rock, una musica sempre giovane, sempre di rottura, di avanguardia!
E sono andata a letto felice dopo questa vittoria e ho sognato che ero a una grande festa, in una sala piena di luci , forse un matrimonio e c'erano anche i Maneskin tra gli invitati!
Che bello, io che sogno sempre cose faticose, pure quando dormo ho da gestire impicci e rotture di belino! Che invece vorrei sognare che ne so, di essere in piscina o in una pasticceria a fare merenda, per dire! 
E invece finalmente ho sognato una festa e con i Maneskin!
Poi a un certo punto della notte mi sono svegliata perchè illo, il felino di casa, ha iniziato a miagolare per reclamare la pappa: Miro a un'ora imprecisata tra le 4 e le 5, reclama il cibo. E va beh. Si abbuffa e poi esce alla conquista del mondo. 
E io torno a letto e riprendo a dormire: anche stanotte, di nuovo a letto a dormire! 
E ho sognato per la seconda volta, che ero a una festa insieme  ai Maneskin!
Evviva!

10 commenti:

Alexander Biagiolius ha detto...

la manifestazione è penosa le canzoni sono ridicole sembra tutto sommato un circo di periferiria con l elefante vecchio e stanco e i pagliacci che oramai non fammo manco piu ridere .pero abbiamo sconfitto l africanetto del politicamente corretto svedese e siamo primi in europa fa bene al mio IO anche al mio essere romano visto che lo so anche i maneskin che a me non piacciono perchè hanno un produttore sbagliato a mnio avviso che punta sulla grinta senza che il testo sia adeguato..come a dire siete giovani e fichi chi sente quello che cantate?

Franco Battaglia ha detto...

Applauso per Alexander... però il rockettino maltese era da sballo .. (sentito su facebook, sia chiaro.. ieri ero di Sapiens su Rai tre

Guido P. ha detto...

Il problema di molti italiani, mi pare, è proprio il fatto che i Maneskin siano giovani e fichi... ;) Beh, cari... beati loro!
A me fino a qualche tempo fa non stavano simpaticissimi. Dopo tutto quest'odio che sto vedendo e leggendo nei loro confronti, mi sono diventati simpatici. Musicalmente parlando: no, non sono dei geni, ma sono giovani e possono migliorare. L'importante è che siano giovani che suonano degli strumenti, senza autotune e robaccia simile, e che sì, fanno rock.

Mariella ha detto...

Mi sono sempre piaciuti. Ieri ho visto la manifestazione per intero come faccio da qualche anno a questa parte perché la trovo molto trash e divertente. Erano i più bravi e nuovi assieme ai finlandesi. Sono contenta abbiano vinto!

Ferruccio Gianola ha detto...

Ho in mente un Eurovision in cui vincevano gli Abba cantando Waterloo, probabilmente li sognai anch'io allora, ma l'Eurovision di quei tempi per me era un po' come un mondiale di calcio. I Maneskin purtroppo non mi piacciono per niente, mi sembrano il brutto risultato di un accoppiamento tra i Led Zeppeline e The Sweet (gruppi che ho adorato). Ammetto però che non apprezzo per nulla i programmi da dove escono i cantanti e gruppi di successo del giorno d'oggi italiani, programmi come XFactor e Amici: credo sia superfluo spiegarne il motivo

Alidada ha detto...

Ieri sera ho assistito alla spettacolo per curiosità e, dico la verità, non mi è dispiaciuto. E poi, se ogni tanto si vince qualcosa anche noi, perché no? :-) Buona serata

fulvio ha detto...

Ciao Sara,di trasmissioni musicali vedo solo l'ultima serata del Italico festival,e mi basta, ma mi addormento sempre prima della fine.Dei Maneskin so poco ma sono contento che abbiano vinto per spirito italico.
Viziatino il tuo gatto.
Ciao,fulvio

Pietro Sabatelli ha detto...

Il politicamente corretto è ovunque, non dobbiamo sorprenderci...io comunque non tifavo Maneskin ma son contento per l'Italia che abbiano vinto ;)

Federica ha detto...

Anche io l'ho visto solo finire: ho visto prima I miserabili e poi sono rimasta alzata fino alla fine per vedere i maneskin trionfare :)

Mira Queen ha detto...

Ciao, è la prima volta che capito sul tuo blog e tornerò con calma a leggere qua e là: la sfilza di etichette a fondo pagina mi intriga molto.
Riguardo all'Eurofestival... a me non dispiace un evento (seppur sotto forma di gara) in cui poter sentire e vedere cantanti e musicisti di paesi sconosciuti anche se proprio per questo preferirei canzoni in lingua originale e non sempre in inglese. I voti della giuria "qualificata" mi sembra che giudichino di più la simpatia e i rapporti di amicizia tra i paesi anzichè il vero valore della canzone/esibizione.
I Maneskin mi sono piaciuti, così come i metallari finlandesi, l'Ucraina, il Portogallo; divertente l'esibizione di Lituania e Islanda anche se le loro canzioni non erano del genere che amo.