01 agosto 2021

Se questa è una donna

Fino a 30 anni è maschio, poi diventa femmina e va alle Olimpiadi. Che abbia riportato delle vittorie mi pare scontato, non ci vuole un genio a capire il motivo. Mi stupisco  peró che la Federazione neozelandese lo abbia permesso, a danno delle sue atlete. 
Qualche sera fa a un incontro letterario il moderatore , un sinistrato abbastanza tipico  ha detto che "dovremmo accogliere le sorelle trans" nell'ambito delle battaglie femministe: un classico senza tempo del patriarcato, l'uomo che dice alle donne cosa dovremmo fare per il nostro bene! 

6 commenti:

UIFPW08 ha detto...

la vita e' anche questo
M.

Franco Battaglia ha detto...

Potremmo bandire le transolimpiadi, perché para(culo)olimpiadi pare brutto..

Anonimo ha detto...

Questo post è surreale.

Sei andata allo "incontro letterario" dove c'era il "moderatore di sinistra" che ti ha raccontato delle "sorelle trans", non riconoscendo, in quanto uomo "patriarcale", i rituali della tua ortodossia-eresia "femminista".

Sai perché il trans vuole gareggiare con le donne? PER SOLDI, infatti un uomo che non potrebbe fare parte del circo dello sport professionistico maschile può facilmente partecipare a quello femminile. Se ci fosse la possibilità nel senso inverso, ci sarebbero senz'altro donne trans che gareggino con gli uomini, ulteriormente motivate dal fatto che gli uomini guadagnano molto di più.

La faccenda si autodetermina.
Lo sport professionistico è finanziato dalla "politica", nel caso dell'Italia assumendo gli "atleti" nelle Forze Armate e nelle Forze dell'Ordine, replicando il modello sovietico ma è finanziato sopratutto dalla commercializzazione del "prodotto" nella forma di intrattenimento per gente a cui piace vedere quella esibizione. Pubblicità, diritti TV, eccetera.

Se al pubblico piace vedere le donne che gareggiano, pagherà tanti soldi e tutti guadagneranno di più, comprese le donne. Se al pubblico non piace, per quanto la "politica" si sforzi di alimentare il marchingegno sprecando i denari delle imposte, può funzionare solo in perdita, tutti guadagneranno di meno, comprese le donne.

Lo stesso vale per le "sorelle trans".
Se alla gente piace vedere i trans che gareggiano, ci sarà l'economia che determinerà l'incremento di quel particolare mercato. Viceversa, i trans saranno imposti dalla "politica" a spese nostre ma il tutto rimarrà confinato nello spazio pedagogico.

Io al posto tuo mi farei una domanda "femminista": perché una donna vuole diventare sollevatrice di pesi? Perché esiste una competizione in cui le donne sollevano pesi? Per gli uomini ha il senso ancestrale della prova di forza. Per le donne a cosa serve? Non so, allora facciamo una gara a chi beve più vodka, anche quello dipende dalla massa corporea e non ci vuole nessun cervello.

Che gusto si prova a scimmiottare qualcun altro senza rendersi conto dell'inevitabile parodia? Non vale solo per i trans.

semola ha detto...

... eh! l'arcobaleno inizia a perdere i colori per te ...

Alexander Biagiolius ha detto...

devo essere sincero questo è un tipico caso di malattia mentale grave altro che-un uomo che vuole affermarsi come donna è un malato mentale

UnUomo.InCammino ha detto...

L'ho scritto più volte: che si facciano i loro campionati e non rompano cazzi e ovaie!
Sono quasi tutti bacati mentali e peggio chi sostiene queste adulterazioni.
Nessuno ha spiegato tutto molto bene.