Gli anni passano veloci, troppo. Voglio dire, non fai in tempo ad abituarti, a metabolizzare un anno, ci sei dentro e poi arrivi a novembre e consideri che questo è un anno vecchio, da lasciare insomma. Quindi arrivi all' 1 novembre, che pensi già Natate e a capodanno, all'anno che verrà.
Passando in auto per quella che i vecchi chiamano "la via fonda", mi trovo a contempare la bellezza dei filari abbandonati, sui quali si intrecciano il giallo e il rosso dei colori d'autunno, la vite comune, il luppolo, la vite canadese. I fossi. Gli orti spogli. L'autunno.
Com'è che ora tutto questo mi sta piacendo?
Gli anni che passano?
È arrivata la pioggia tanto annunciata, dopo giorni che stavo continuando ad annaffiare i vasi, al solito, quando piove, piove troppo. Non è il massimo la prospettiva di una settimana di pioggia quando si è in ferie, ma io sono nata a novembre e quindi queste ferie sono per il mio imminente compleanno.
In questi giorni sto pensando alle persone che conosco nel mio quotidiano che leggono questo blog, ma nessuno mi dice mai niente , se non occasionalmente. Forse scrivo post troppo lunghi che al massimo rendono appetibile la lettura a qualche ex collega che notoriamente è ossessionata da me.
Sarà che a me gli anni e le difficoltà hanno insegnato a fregarmene delle opinioni delle persone che non mi interessano, figurarsi poi di quelle che dovrebbero farsi vedere da uno buono.
La sera del mio compleanno la passerò alle prove di teatro, da qualche tempo ho iniziato a frequentare un nuovo gruppo e per ora mi trovo bene, anche nell'orario di incontro. Sono tutti più giovani di me, alcuni veramente molto più giovani e non voglio essere banale se dico che ci può essere un arricchimento reciproco.
Mi piace anche la struttura che ci ospita, il piano terra ristrutturato di un vecchio edificio nel centro città. E poi ho tanta voglia di tornare a recitare, mi piacerebbe un ruolo femminile complesso, mi piacerebbe essere una Lady Macbeth, ma non mi dispiacerebbe pure tornare a fare qualche reading con un poeta. Chissà!
3 commenti:
caspita... grandi progetti per il futuro... mi piace questa cosa!
Ps. ma al trisnonno poi si è saputo dove gli avevano nascosto le scarpe?
@grazie Pier! Chi lo sa che fine hanno fatto le scarpe di Pie'?!
Brava Sara ... rimettersi in gioco.
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