20 novembre 2021

Donne, violenza, salute e beneficenza

Con l'approssimarsi della giornata contro la violenza sulle donne,  si moltiplicano le raccolte benefiche.  Decisamente troppe raccolte benefiche. Ma poi cosa ci fanno con questi soldi o con i beni raccolti? Sono gestiti in modo trasparente? C'è chi controlla?
Mi sembra l'ennesima trovata che viene usata per farsi pubblicità.
Lo scorso anno un gruppo femminista i cui principi non condivido, promosse una raccolta fondi per una visita ginecologica solidale per aiutare le donne meno abbienti. 
A parte che c'è l'Asl e se una visita è urgente, te la fanno fare, ma questa cosa non la voglio nemmeno mettere in conto, non sarebbe forse più utile cercare il supporto di medici che si prestassero "pro bono"?
Perchè deve esserci sempre un giro di soldi? 
Perchè invece di fare delle raccolte fondi per pagare una visita, non battersi perchė venga fatta prevenzione gratuita per tutte le cittadine?
Poi dato l'orientamento di talune associazioni femministe modaiole, che riconosco le donne trans, non vorrei che la visita ginecologica solidale fosse anche per qualcuna di queste, perchè mica vorrai discriminarle?

6 commenti:

Pier ha detto...

io invece non capisco quelli che scrivono un libro e poi devolvono il ricavato delle vendite ad una qualsiasi nobile causa... mi viene sempre da pensare che diversamente non venderebbero nemmeno una copia

Tissi ha detto...

Concordo pienamente con te
Invece diprender soldi sarebbe meglio organizzarsi per fare visite gratuite. screning per malattie femminili..
Poi vero se sto male..e non ho soldi qua vado al p.s. ..e mi risolvono il problema..
Penso che con queste manifestazioni ..spesso o ci si fa pubblicità..o si sfrutta il momento non al meglio.
Non tutte ..ma una buona parte si ..
Spero di sbagliarmi però.

Anonimo ha detto...

Allora tocca dire la verità scomoda e indicibile.
La associazione "femminista" dovrebbe promuovere la prevenzione tramite una qualche terapia comportamentale perché la violenza sulle donne non è (quasi) mai ad opera di sconosciuti quanto di familiari o amici. In altre parole, le donne frequentano e spesso sposano quelli che poi esercitano la violenza su di loro. A questo punto pare evidente che delle due l'una, questi "violenti" sono anche maestri dell'inganno oppure le donne vittima di violenza sono incapaci di discriminare e di tenersi alla larga dai soggetti pericolosi. Addirittura, potrebbero essere attratte da certe personalità. Il soccorso a posteriori è abbastanza pleonastico, tanto più se si nega la succitata evidenza che necessariamente alimenta il problema. Mi sembra anche abbastanza stupido risolvere tutto dicendo che si tratta di una categoria astratta e generica come il "patriarcato", un po' come dire che l'occasione fa l'uomo ladro.

Sara ha detto...

@ Pier ma sai che non ci avevo pensato!

Sara ha detto...

@ Tissi, per esempio la prevenzione è lasciata a discrezione delle Regioni, l'ho sperimentato passando dalla Liguria alla Toscana.

Mariella ha detto...

Raccogliere soldi a volte è necessario. Ma spesso è solo un alibi.