02 gennaio 2022

Anfiteatro romano di Luni











 

15 commenti:

Semola ha detto...

… ma almeno una spiegazione da un esperta qual sei…

Sara ha detto...

Io inizio dal 177 a. C e arrivo al 1306, quindi è un po'lunghetta da sintetizzare!

Costantino ha detto...

Sono stato a Luni alcuni anni fa, mi sono fermato alcune ore visitando ovviamente anche il Museo ; ne ho un bel ricordo.

Pier ha detto...

trovo discutibile lo stato delle rovine... e quelle pozze d'acqua: ma è normale?

Mariella ha detto...

Che spettacolo!

Sara ha detto...

@Pier purtroppo l'acqua si raccoglie per un problema complessivo del terreno in zona.

antonypoe ha detto...

una magia trasferita nel presente.
buon giorno

Franco Battaglia ha detto...

Da romano fa un po' meno effetto, ma sempre spettacolo.. (un po' quando amici indigeni ci portarono orgogliosi al Foro romano di Aosta..)

antonypoe ha detto...

quali spettacoli vi si tenevano?
buon giorno

antonypoe ha detto...

spettacolo nello spettacolo :)

Sara ha detto...

@Antony Luni era un porto con consolidati contatti con il nord Africa, da dove importavano animali esotici, li facevano combattere con maiali, caproni, cinghiali...

antonypoe ha detto...

pittoresco :)
ciao

Anonimo ha detto...

Io farei una considerazione a lato della storia delle rappresentazioni teatrali di tragedie e commedie o degli stadi delle corse di cavalli o delle battaglie simulate tra squadre contrapposte.

La considerazione è che una volta costruito un edificio in pietra e qui ci mettiamo anche la pietra sintetica come i mattoni e il cemento, NON TE LO LEVI PIU DI TORNO tanto che abbiamo ancora tra i piedi gli edifici di duemila anni fa. Edifici che ci sono arrivati come eredità non intenzionalmente ma perché sono stati abbandonati quando sono venute meno le condizioni per la loro costruzione e per l'uso.

Si, è interessante per vari motivi, avere testimonianza materiale, tangibile, del passato, anche se poi serve studio per collocare le cose nel contesto storico e interpretarle correttamente. Però è anche un problema evidente per la IRREVERSIBILITA di certe "operazioni immobiliari". Non che sia fisicamente impossibile rimuovere un manufatto e ripristinare lo "status quo ante", visto che siamo in tema ma di solito non ci sono i presupposti economici e conviene lasciare tutto li dove si trova.

Per esempio, la butto li, in questi giorni si sta palesando che la "green economy" e la "transizione energetica" avranno come conseguenza la costruzione di un tot di centrali nucleari, includendo i reattori nucleari tra le "tecnologie green" o "non fossili" o "rinnovabili" anche contro l'evidenza. Nello stesso momento, ci troviamo alle prese con la "classe energetica" delle costruzioni che in teoria ci imporrebbe di rinnovare una quota consistente, che significa abbattere ma non si capisce con quali soldi e a che pro.

RobbyRoby ha detto...

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Marco Poli ha detto...

Non conoscevo ... grazie del reportage.

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