17 marzo 2022

Passaggio

Ho iniziato a guidare tardi, per intenderci, ho preso la patente a 22 anni, ma ho iniziato 
( e imparato)a guidare a 32 anni. Forse a 72 anni imparerò pure a parcheggiare. 
Ho beneficiato di molti, moltissimi passaggi che negli anni mi hanno permesso di andare a lavorare, dunque non rifiuto quasi mai di dare passaggi, salvo magari fare il predicozzo a quella che raccattai all'una di notte ( ma ti rendi conto? Ma lo sai che basta un attimo? Ma se passava un balordo? Etc.)
Ho dato passaggi a pellegrini, a preti, a gente con la barba, a donne incinte, a vecchiette etc.
Questa me l'ha segnalata una mia amica, mi ha detto che è "sua cugina", si va beh.  Chissene. Tanto passo di lì ogni giorno. Immagino che viva con lei e l'aiuti a pagarsi l'affitto, una situazione temporanea, lavorano entrambe dalla solita vecchietta. 
È una donna sui 57, 58 anni. 
La immagino tutte quelle ore chiusa in un appartamento  con una vecchietta. 
Almeno Maria e le altre quando sono venute da mia nonna avevano un po'la nostra compagnia e il giardino, i fiori, i gatti, la chiaccherata e il caffè con chi passava di qua a "salutare la zia", che siamo tutti parenti qua, siamo un clan.
Sul profilo di wathapp il viso di un neonato, immagino che sia un nipotino lontano, forse in Romania, o forse in Germania. 
Quante donne come lei vivono così? Assistono i nostri vecchi, lontano da casa, sacrificandosi per figli e nipoti? Donne che dormono in un letto che non è il loro, in una situazione sempre temporanea, di casa in casa!
Povere donne,povere vite sacrificate! 

5 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Ci ho pensato spesso, perché ho avuto a che fare con diverse badanti, per situazioni diverse, ma anche la ragazza polacca che viene da noi ogni settimana, con un figlio in Polonia, un marito in Svezia, e un daffare continuo in case che non sono la sua.. offre la misura di un disagio pazzesco, di una vita non tua, di luoghi non tuoi, di affetti e memorie lontane. Una vita in prestito.

fracatz ha detto...

chissà cosa avranno vissuto nelle loro vite prima di potersi rilassare e sentirsi libere accanto alla vecchietta.
La vita non è per tutti bella e generosa, in ispecie per i mortidifame, qual'erano i nostri nonni di fine 800, tutti sparsi nei campi di cui però non erano proprietari

fracatz ha detto...

chissà cosa avranno vissuto nelle loro vite prima di potersi rilassare e sentirsi libere accanto alla vecchietta.
La vita non è per tutti bella e generosa, in ispecie per i mortidifame, qual'erano i nostri nonni di fine 800, tutti sparsi nei campi di cui però non erano proprietari

Anonimo ha detto...

Io ne incontro una tutta le settimane che spinge la carrozzina della signora che assiste e mi chiedo il senso di questa vita sacrificata a tempo pieno.
Non tanti anni fa un ex blogger che ho seguito a lungo (e che compariva anche nel tuo blogroll) ha scritto di giovani ragazzi "svogliati" che dovrebbero prendere ad esempio queste persone. Un'affermazione che mi ha fatto imbestialire. Dani

Filippo ha detto...

Mi ha sempre colpito la forza di carattere di queste donne che a metà vita cambiano paese in cerca di lavoro. Che coraggio!
Anche mia sorella fa la badante perché ha lasciato il convivente e padre dei suoi figli dopo una vita da casalinga. Però non dorme dalla sua assistita perché ci abita vicino. Mi chiedo, magari verranno tempi in cui dovrà dormire lì?