21 maggio 2022

Il titolo del libro

Potrebbe essere quel libro generazionale che vorrei scrivere da sempre, che parla di noi, di come ci amiamo, di quando ci incontriamo ai party, flirtiamo e beviamo, sullo sfondo di quella che mi sembra già esser diventata la sceneggiatura di un film, mentre passa la musica del Liga  dei Simply Red. 
Ma la vita non funziona così!La vita è crudele!
Ed eccomi a contemplare l'umanità varia, alla quale appartengo, nelle farmacie!
Io bazzico spesso le farmacie, per mia mamma e per il mio gatto. 
Due giorni fa in farmacia  era il mio turno, la dottoressa mi stava servendo ed ecco che è stata interrotta da una giovane donna, con figlioletto al seguito, che voleva sapere dove fossero i pannolini. 
Una giovane donna dai capelli biondi lunghi, vestita di bianco,con canotta e pantaloni corti, piena di tatuaggi, che mi ha urtata per la sua maleducazione  e per tutti quei tatuaggi. 
Non ci posso fare niente,  è più forte di me, una sovrabbondanza di tatuaggi mi ripugna. 
Ora io non ho capito che razza di pannolini cercasse, se per il bimbo, per se stessa o per suo nonno, ma sei in una farmacia di paese, non all'aereoporto di New York,  trovateli da sola no? Che poi si può anche interrompere qualcuno che sta lavorando,ma lo si fa con garbo "Scusi dottoressa dove posso trovare..."
Non paga la tizia invece, dopo un po'mentre la farmacista mi stava ancora servendo, l'ha interrotta  di nuovo: dove sono? Sono qua?non li vedo!!!
Ecco la mia vita è questa, per farmacie! Tra squinternate mezze nude e pensionati che aspettano con impazienza  il loro turno (sei in pensione, dove devi andare?! con tutto il tempo che hai, non rompere il belino, mi dovrò pure scegliere una crema notte con tutta calma!)
E allora il mio libro generazionale invece di parlare di storie di amore appassionate, sarà un libro sulle farmacie dal titolo "Le mie prescrizioni , oppure "Memorie farmaceutiche", "Va dove ti porta il Voltaren " , " Un giorno tutta questa aspirina ti sarà utile" etc.

22 commenti:

fracatz ha detto...

vabbé il fatto che fosse donna è casuale, poteva capitarti pure con un tatuato, anche se nei negozi la maggioranza dei clienti è femminile escluso forse le ferramente

Filippo ha detto...

L’importante è rappresentare il vero. Quando dovrai rappresentare il dolore, soffrirai, quando invece la gioia, gioirai. Non avere paura di niente quando scrivi, scrivere è vivere.
Anche a me non piacciono i tatuaggi, infatti non ne ho neanche uno, ma non lo dico troppo ad alta voce perché oggi sono la moda.

Franco Battaglia ha detto...

I pensionati in fila, in farmacia come al supermercato, sono dei rompini incredibili.. eppure sono anche io pensionato.. l'altro giorno al telefono, ad una addetta del Caf CGIL che mi chiedeva scusa perché mi stava facendo attendere, ho detto: "Tranquilla, sono in pensione.. " ahah

redcats ha detto...

lo leggerò con molto interesse econfronterò le esperienze...
Quello sul Voltaren lo trovo particolarmente appassionante

Pier ha detto...

anche il caffè degli specchi è pieno di tatuati... sarà la stagione?

Alberto ha detto...

Con gente del genere bisogna scivolare e farsene una ragione. Cosa serve provare stizza?

Anonimo ha detto...

Premessa: ribadisco che tutto parte dal fatto che vivi circondata da una umanità di scemi, ignoranti e privi di morale.

Io frequento farmacie per me stesso e non è una bella cosa. Oggi ero in fila, dietro un tizio sui cinquanta col capello lungo ingellato che ha chiesto del viagra in un italiano sgrammaticato. Ovviamente colla camicia aperta sul pelo e catenozza d'oro ma senza mascherina.

Dietro di me c'era una nana pugliese che prima ha fatto finta di cercare qualcosa e poi mi ha chiesto in un italiano terronico che gli arabi parlano meglio, se la facevo passare avanti. Non che avesse un braccio maciullato, doveva solo comprare una borsa di medicine di cui poi ovviamente non capisce la ragione e l'uso, tipo un antibiotico a caso per la sorella che sta a Milano con la tosse. Mi è passata avanti per l'abitudine atavica al piangi e fotti.

Del resto, le cassiere della Coop ti danno del tu perché non sanno coniugare i verbi alla terza persona. Leggevo che ormai oltre metà dei ragazzi in età scolare non è capace di capire un testo scritto appena un po' complicato.

I tatuaggi sono una delle tante mode con cui la povera gente cerca di dare un senso alla propria vita. Come il cane-figlio e tante altre assurdità.

Aprirei invece una parentesi sulle donne come categoria. A parte la solita faccenda che le donne sono madri, sorelle, fidanzate e mogli dei peggiori delinquenti e psicopatici, la faccenda dell'abbigliamento e della postura è stranissima.

Recommi in un poliambulatorio, da una delle stanze escono due belle ragazze. Il punto è che, sarà l'estate, sarà la moda, sarà la necessità di collocarsi gerarchicamente e di conseguenza di esibire i simboli del proprio rango, queste erano vestite, si fa per dire, da porno star. Che poi sarebbe come andare in spiaggia ma con accessori "fetish" tipo lo stivale. Io non mi lamento di vedere in giro belle ragazze biotte, anche e sopratutto in questa periferia lercia e puzzolente epperò se io non vengo preso sul serio dal meccanico quando ci vado coi sandali perché lui preferisce i clienti in giacca e cravatta, fatico a capire il senso di andare a mostrare il campionario nel poliambulatorio. A poi pretendere di essere considerate per il titolo di studio o il rispetto come persona.

Poi boh, ci sono tutte le ragazzine che vanno ai giardinetti coi figli dei magrebini. Vestite da porno star. Qui la contraddizione è catastrofica e promette belle cose in futuro.

Alahambra ha detto...

Brutta cosa i pregiudizi, specie da chi si dichiara di sinistra.

Alexander Biagiolius ha detto...

l ambientazione sara in villa arzilla !!dal tronde anche l amante giapponese si svolge in ambiente casa di riposo ed è uno dei romanzi piu belli io abbia mai letto.personalmente in ambienti ospedalieri e farmaceutici sono molto tollerante e resistente passivo.solo una volta ho perso la brocca perchè stavo uccidendo mio padre per non coltivare il virus che aveva preso in sala operatoria ,ho chiamato i carabinieri e dopo 24 ore mio padre finalemte prendeva l antibiotico giusto

Mariella ha detto...

La maleducazione è un ostacolo che troviamo ovunque. Io ho imparato regime, quando è troppo è troppo.

Sara ha detto...

@ Alhambra se una cosa mi fa senso, non ci posso fare niente. È come dire se ti fanno schifo i bisci bodari e nondimeno sei consapevole che sono innocui.
Non vedo la pertinenza con la sinistra o la destra.

marcaval ha detto...

Sono spesso a contatto con la gente, soprattutto per le mie passioni, e da anni i miei amici mi chiedono di scrivere un libro. Dai, lo faremo! :-) ... e abbasso la maleducazione!!

Mariella ha detto...

*io ho imparato a reagire

silvia ha detto...

pure io sono allergica ai tatuaggi!

Pier ha detto...

questo post mi piace un sacco, soprattutto nei commenti... c'è un sacco di materiale per le mie storie in stile neo realismo sporco....

MaratonetaGiò ha detto...

Mi piace il tuo intercalare genovese, tradotto in italiano. E' l'esternazione giusta un bel "belin, belàn e belàndi, detto nel momento giusto. Purtroppo siamo rimasti in pochi ad usare questa parola e i suoi derivati. Più che la maleducazione trovo che la gente usi l'arroganza. Spesso mi capita di pensare di essere invisibile perché in fila e come se non mi vedessero.

semola ha detto...

... a parte che hai scritto giusto bodari con una "d" sola ...
... a parte che può essere l'inchiostro dei tatuaggi che andando in circolo influisce sull'educazione ...
... non si tratta di pregiudizi, è giusto poter dire che una cosa NON piace ...
... basta con questo politicamente corretto per cui tutto ci deve piacere ...
... certo non bisogna discriminare, ma è giusto poter dire "a me quella cosa NON piace, pur nella tua libertà di farla"...
... difenderò la tua libertà di farla, ma pure la mia di poter dire che NON mi piace ...
... pero questo deve valere sempre, per le opinioni di tutti, non solo delle proprie ...

Tissi ha detto...

In farmacia ..nonno sorpassa coda ..ehi dove vai..ero prima io ..no bello sei arrivato adesso..rivolto alla farmacista ..da le cose alla rosso/rosa..ma di che color hai capelli ??che sembra la ga fretta..in dialetto..risposta e tj dove devi andare a dare acqua all'orto??
Che son stata gentile volevo dire cambiar pannolone..ma mi son trattenutz ..dj ho i capelli rosso/ rosa e allora??
Dunque vedi che no sei sola ..
Titolo libro : generazione di FENOMENI

Alahambra ha detto...

Beh Sara è Semola, non si è detto "a me i tatuaggi non piacciono", si è detto che si è urtata per i tatuaggi e questo non è un parere è un pregiudizio bello e buono.
Possono farvi schifo quanto volete, non potete urtarvi perché qualcuno decide di farsene.
Il politicamente corretti qui c'entra come il cavolo a merenda ed il tentativo di sviare sul "non mi piace" è piuttosto tardivo.
E ribadisco, chi si dichiara di sinistra non dovrebbe neanche essere sfiorato di striscio da questo genere di pregiudizi.

Sara ha detto...

@Ala sei tu che confondi una senzazione, cioè l'effetto che una cosa fa su di me, con un pregiudizio, quindi l'attribuzione a un individuo di caratteristiche morali o intelletuali a prescindere dalla conoscenza effettiva dell'individuo in questione.
Non ho bisogno di lezioni di sinistra, grazie.

semola ha detto...

... buoni i cavoli a merenda ...
... a me PIACCIONO "de gustibus non disputandum est" ...

Anonimo ha detto...

NOI del partito degli under 70.000 non siamo ne di sinistra ne di destra e tantomeno di centro.
NOI con i soldi dei vontribuenti risolviamo problemi