"Ma si", considerò Sabrina, guidando sulla via del ritorno "forse Tea potrà unirsi al gruppo delle donne". E pensava dunque di coinvolgerla nelle uscite con la sua compagnia di amiche.
Era stata una giornata impegnativa, come aveva previsto.
Ottavio Ronconi, il più importante cliente della Genealogica Cataruffo era venuto in sede alle 15 del pomeriggio, la mattinata era trascorsa nervosamente, nella prevedibile agitazione che precedeva ogni sua visita.
Ginevra e Athos Cataruffo, fratello e sorella, portavano avanti l'attività di ricerca genealogica iniziata dal nonno Carlo e da lui condotta a tempo a tempo perso e codificata in seguito nella partita iva, come professione a tutti gli effetti dal loro padre Ferdinando.
Ma non erano più i tempi d'oro delle ricerche genealogiche: Ottavio Ronconi era un eccezione, ai ricchi di oggi non interessava più scoprirsi titolari un autorevole lignaggio, riscattare le attività sudate di una potente impresa "tirata sù da solo", scoprendo un lontano "zio", che aveva militato tra gli zuavi e aveva difeso strenuamente Sua Santità in occasione della " Breccia di Porta Pia" - ah, vedi i capelli rossi che hanno alcuni della nostra famiglia! La "erre moscia" che salta le generazioni - le lentiggini - etc.
Oppure scava, scava, si scopriva un antenato che era il figlio naturale di un potentissimo marchese, che svolse un ruolo decisivo alla corte di Ludovico il Bavaro, o dei Gonzaga o di Leopoldo di Toscana.
Insomma, come si dice: chi cerca trova! E qualcosa si trovava sempre, ai tempi del nonno Carlo e del babbo Ferdinando.
Ma a questi ricchi di oggi non interessava rintracciare la storia famigliare, per farsi lustro con gli amici ripiegavano, si fa per dire, sulla piscina di acqua salata, o quando erano un po'più raffinati, nel biolago progettato dall'ingegnere naturalista, recriminavano un giorno si l'altro, pure gli eredi Cataruffo.
Quella di Ronconi era stata una storia particolare, in fondo, considerava Sabrina, lui non era propriamente "un arricchito", insomma a uno che ha dei brevetti in ambito sanitario, bisogna quanto meno riconoscergli il merito dell'inventiva. Una volta le aveva detto qualcosa circa un innovazione che lui aveva ideato un qualcosa per i supporti delle flebo, ma c'era anche qualche altra invenzione della quale lui aveva fatto cenno, che lei non si ricordava.
Ma il padre di Tea invece come li aveva fatti i soldi? Cozzani di Castelbianco? Ai tempi del liceo si mormorava qualcosa, le pareva di ricordardare di una fortuna legata ai container e al traffico portuale, tanto per cambiare.
Però non se la ricordava così simpatica Tea ai tempi del liceo, le era sembrata davvero interessata al suo lavoro e le aveva anche detto che le sarebbe piaciuto fare una ricerca genealogica sulla sua famiglia come regalo per gli 80 anni di suo padre.
5 commenti:
ti serve un editor per i refusi 👮
@Pier è solo una prima stesura🤗
A volte immagino miei avi di mille generazioni fa. Ma intravedo solo immigrati africani giunti in Sicilia a fare la fame. Allora ripiego sui parenti a portata di memoria.
Ho chiesto a chi mi ha preceduto tutte le informazioni sui miei avi. Su un quaderno ho costruito un semplice albero genealogico con nomi, date e nascite e caratteristiche della loro vita. Ogni tanto riesco anche ad arricchirlo. Serena giornata.
Amici vi suggerisco il sito Antenati, se vi interessano ulteriori ricerche.
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