21 settembre 2022

Sanità toscana

Quest'estate ho portato mia madre a fare una visita dall'endocrinologo all'ospedale di Pontremoli (provincia Massa Carrara). Il medico mi ha suggerito con una certa insistenza ,dato che mia madre ha avuto problemi di tiroide, di fare io stessa dei controlli. 
E io " ma si figuri! ma ci mancherebbe, ma non ci penso nemmeno! ".
Poi invece ci ho pensato e mi sono fatta prescrivere gli esami dalla mia dottoressa, se non che ho pure pensato, che dovevo andare anch'io da quel medico tanto bravo e scrupoloso. 
E così oggi vado allo sportello dell'Asl a prenotare una visita endocrinologica e l'operatore mi ha detto che per quella visita "le liste sono chiuse"! 
Non solo sono chiuse a Pontremoli, che è nella mia stessa provincia, se pure a circa 30 km da Carrara ( più di 10 euro di autostrada), ma pure sono chiuse a Pisa, che è a 50 km da Carrara, dove la Mente Benpensante dell'ASL Toscana Nord Ovest ha pensato che dalla Lunigiana e dalla Val di Magra, potremmo recarci come alternativa, con una trasferta che tra carburante autostrada ci potrebbe costare minimo 25 euro, poi stando via mezza giornata ci possiamo pure portare il pranzo al sacco, no?

10 commenti:

fracatz ha detto...

quando furono create le regioni non avevano portafoglio e così per macinare grano le affidarono la sanità.
oggi le regioni ti applicano l'irpef regionale e macinano ancora più grano con la sanità.
Fatti raccontare da qualche vecchietto come era la sanità al tempo delle casse mutue e chi non lavorava invece si doveva accontentare del medico condotto e delle camerate negli ospedali

Pier ha detto...

Pensa, ed è solo un esame di routine se vogliamo; una coppia di amici è dovuta partire da Roma per portare il figlio al Gaslini, unico presidio capace di curare la sua malattia...

UIFPW08 ha detto...

E non sei venuta in Sicilia...
il mia abbraccio
Maurizio

Mariella ha detto...

Milano, visita oculistica di controllo. Prima data utile, maggio 2023.

UnUomo.InCammino ha detto...

Considerato che
1 - la sanità è estremamente xostosa
2 - che siamo strapieni di debiti e con programmi di maggior deficit da parte di tutti i politicanti
cosa potrà succedere ai servizi (pubblici)?
Stato straccione con strade con buche e ponti che crollano e 1o mercato europeo per le Mercedes.
Non ci sono personale e denari ma abbiamo un tot di bamboccioni a casa col reddito di fancazzanza.
Non ci sono mica problemi solo per la sanità!

blogredire ha detto...

In questo Paese le cose vanno così purtroppo,ma se vai in privato,ovviamente a pagamentola visita te la fanno entro un paio di giorni...

Alexander Biagiolius ha detto...

le ns regioni hanno impegnato il 70% del bilancio per spese sanitarie ( almeno nel lazio è cosi ) per offrire servizi minimi ,va bene se ti ricoveri in ospedale non paghi niente ma il resto funziona malissimo-la sanita' nazionale e regionale sono mucche da mungere da parte delle case farmaceutiche ,da parte di medici senza scrupoli che la usano come luogo per procciare clientela che poi paghi 500 euro a visita nei loro studi privati ,da parte di agenzie di servizi (clamoroso il caso di lotito che compro la sslazio scontando crediti verso la regione lazio per servizi di sanita)-lo schema è questo:cittadino malato->medico della mutua-> prescrizione specialistica->salta coda grazie a conoscenze->visita subito disponibile in intramedia->farmaco e preparazione galenica cosi in attesa del rimborso per i farmaci la farmacia incassa subito il cash perchè le preparazioni galeniche si pagano di tasca propria-chi avesse dubbi noti una cosa,l espanzione dei mq quadri delle farmacie ,passate da botteghe di 12 mq di esercizio commerciale e 12 di magazzino ,fino agli 800mq di alcune farmacie di Roma veri e propri supermercati-come invertire la rotta di questa mungitura io non lo so ma occorre farlo

Filippo ha detto...

Meglio non fare visite, lasciarsi morire.

fracatz ha detto...

nessun commento su come andava la sanità al tempo delle casse mutue, è classico del bobbolo thajatano. Io, sempre metalmeccanico, avevo l'inam una tra le più povere (era per i lavoratori che producono il benessere nazionale) ma tutto era gratis, anche il dentista nei suoi centri specialistici.
Alcune come la cassa marittima passavano le cliniche di prima categoria anche per un semplice parto.
Gli statali, come mio nonno ferroviere, avevano l'empals e mia nonna in ospedale aveva la cameretta singola.
Poi vennero le regioni senza portafoglio....
e il bello che nessuno lo spiega al bobbolo, neanche i nonni

Caterina ha detto...

E' così ormai ovunque. Anche qui è la stessa cosa. Pensavo un tempo che al nord fosse diverso, ma già da tempo sapevo che non era così. Una mia amica che vive in Toscana mi aveva detto che la situazione non è molto diversa da quella che si vive in Campania dal punto di vista sanitario.