Mi collego a questo post di Antonypoe in merito alla formazione dei ragazzi nella scuola dell'obbligo.
Per me l'ora di ginnastica è stata sempre un momento spiacevole: sono stata una bambina e quindi una ragazzina decisamente grassa e goffa e quindi quei momenti dedicati all'attività fisica a scuola sono stati l'occasione per essere ulteriormente esposta nella mia fragilità, a umiliazioni e prese in giro.
Anche se non posso dire di essere stata oggetto di bullismo, almeno io non l'ho avvertito come tale, comunque lasciare l'impronta del mio grosso fondoschiena sudato sul pavimento della palestra, mi ha creato non poco imbarazzo, per non dire di quando si facevano le squadre della pallavolo ed ero scelta sempre per ultima perché ero una schiappa.
D'altro canto rispetto a coetanee esili e schizzinose nell' alimentazione, io sono sempre stata una torella con la fame da lupo.
Con gli anni poi sono dimagrita, ho iniziato a muovermi di più,a parte i periodi come questo nei quali la mia preoccupazione principale è studiare, ma sono comunque fissata con il mio peso anche se con meno rigore rispetto agli anni passati, però per dirne una, quest'estate non ho ancora mangiato un gelato.
Non so quanto della ragazzina grassa e sgraziata di un tempo ci sia nella donna di oggi, che comunque può continuare a indossare gonne sopra il ginocchio e abiti fascianti, ma sicuramente per me lo sport non è stato un momento inclusivo a scuola, ma il contrario.
Forse oggi le cose sono cambiare, forse gli insegnanti di ginnastica lavorano meglio dei miei tempi, forse non ci sono più le bambine grasse.
12 commenti:
i bimbi d'oggi, credo, saranno tutti bravi, già a 3 anni fanno le capriole, hanno tutti le scarpe ginniche, i tricicli, i pattini elettrici, le bici, etc. etc.
NOI nun avevamo un cazzo ma anche di meno e ci dispiace che le generazioni future dovranno tornare ad essere come NOI, perché sappiamo a nostre spese cosa comporta
Ci sono ma in tantissimi casi, per fortuna, se ne fregano, anche se immaturità, bullismo e cattiveria sono condimento quotidiano.. in quel blocco di materie indicate da Antony avevo inserito la Geografia. Mi è sempre piaciuta e probabilmente è per merito suo la mia passione per i viaggi.
Io ero goffa, grassa no, e facevo fatica a correre perché mi mancava subito il respiro. Anch'io , per i miei limiti, ero scelta sempre per ultima, quando si trattava di far le squadre.Poi sono diventata insegnante di scuola primaria e dovevo insegnare pure ginnastica..ho cercato di fare del mio meglio, dato che ero proprio negata. Ciao
io ricordo l'ora di ginnastica come un'immensa perdita di tempo passata in palestre fatiscenti con attrezzi degli del ventennio...
e poi Great blog :P
Io ero una bambina esile e sottopeso. Comunque l'ora di ginnastica la odiavo lo stesso. Non mi piaceva nulla, nessun tipo di sport faceva per me, fino a quando non ho scoperto il nuoto e quello, ovviamente, lo praticavo in piscina, non nella palestra scolastica. A mio parere erano ore inutili che non hanno accresciuto per nulla la mia conoscenza, ma mi hanno lasciato un senso di inadeguatezza.
E questo è sempre sbagliato.
neppure io ho ancora mangiato un gelato :)
semplicemente non è compreso nella mia "dieta" e nei cibi graditi e preferiti.
tu facevi psicologia più che ginnastica :)
ciao
... penso che, come per tutte le materie, tutto dipenda dalla bravura e intelligenza degli insegnanti ... capaci di valorizzare più l'impegno che le capacità degli alunni ... misurando il loro successo professionale più in un miglioramento dei meno dotati che nel successo di chi è già preparato... un utopia insomma nella scuola di ieri e di oggi...
Io a dire il vero ero contenta di fare ginnastica a scuola, durante tutti i gradi scolastici, dalle elementari alle superiori. Tanto che io introdurrei l'ora di ginnastica anche sul posto di lavoro!
Premetto che non ero chissà che promessa della ginnastica. Era bello perché si giocava insieme, a palla prigioniera, palla-nome, etc... alle elementari. Alle medie e superiori si faceva un po' di ginnastica (sempre 5 minuti di corsa all'inizio) e si provavano vari sport, tipo il salto in lungo, il salto in alto... era bello. Era qualcosa che non si poteva fare a casa. Inoltre a volte ci facevano fare le capriole sul materassone del salto in alto e si saltava la cavallina con la pedana. Era molto, molto bello, metterei la firma per poter provare ancora...
Sottolineo che non ero chissà che prodigio. Non ero nemmeno particolarmente bella o particolarmente chic. Credo che piacesse a tutti i miei compagni di classe, alcuni anzi non aspettavano altro, correvano come lepri e giocavano ai vari giochi proposti con gioia ed entusiasmo.
Noi eravamo una scuolina sconosciuta di campagna e tutti amavano stare fuori all'aria.
La professoressa delle superiori una volta ci insegnò a fare la verticale contro il muro, che bello... non la so più fare ma è stata una gioia poterlo fare allora.
se ti avessero inclusa non saresti mai stata tentata dallo stare in forma ed oggi saresti un cessoapedali -la cattiveria atrui (entro certi limiti) stimola a migliorarci.ti invito a pensare se ti hanno piu aiutato i cattivii o i buoni.sicuramente ognuno ha il suo carattere ma di base è cosi che ci si evolve essendo cattivi
@Nuvola grazie per la tua bella testimonianza!
Ci sono materie che non piacciono: a te non piaceva la ginnastica.
Punto critico perché un buon rapporto col proprio corpo fisico è fondamentale per salute e benessere.
Col tempo lo hai capito: se ricordo bene ora cammini e vai in bici. Brava!
UUiC
Posta un commento