14 novembre 2023

Le scuse

Chiedo scusa se sono in ritardo nel pubblicare i commenti e nel seguire i vostri blog. 
Mi sono iscritta a Facebook per un motivo ed è quel motivo che mi impiccia, ma come dire "in senso buono".
Le cose che ho scelto di fare nell'ultimo periodo, mi piacciono molto, ma il blog è il mio spazio più autentico. Ma fuori dal blog, scrivo molto!
Facebook comunque è molto utile per condividere gli appelli per cani e gatti ed è un osservatorio curioso su come talune persone si credano il centro del mondo e per fortuna che hanno Facebook per gridare al mondo quello che i politici, i loro concittadini e i loro cognati si ostinano a non capire!

16 commenti:

Filippo ha detto...

Lo fai per una buona causa, ti perdoniamo.

fracatz ha detto...

come farà facebuk a mettere a disposizione gratiss tutti quei spazi ai suoi iscritti

UnUomo.InCammino ha detto...

Conosco assai poco il faccialibro.
Ho notato che sono cambiate le politiche: la stretta operata dalla Comunità Europea è stata utile per evidenziare il mercimonio dei dati che caratterizza(va) le piattaforme dei GAFAM.
Dunque, il faccialibro, ora, ti spiattella esplicitamente
o - ti becchi pubblicità e con essa il trattamento dei tuoi dati tramite cookie
o - oppure scuci dei quattrini e vai con l'abbonamento.

Non esiste alcuna cosa gratuita. Quando una cosa è gratuita, sei tu il prodotto.
Molto meglio la trasparenza.

Buondì Sara.

Franco Battaglia ha detto...

Facebook mi incuriosisce e ci pubblico diverse cosine che invece non trovano spazio sul blog.. dovrei capire con quale criterio ma ci rinuncio.. certo se diverrà a pagamento (così come temo l'incursione pubblicitaria sui blog) dovrò rivedere le mie priorità..

antonypoe ha detto...

preferisco le cose disutili :)
lieto giorno

Mirtillo14 ha detto...

Io non amo molto Fb, non mi piace mettermi in mostra e dire "Ho fatto questo, ho fatto quello" . Mi piace di più la tranquillità del blog. Ciao

semola ha detto...

... ok ti scusiamo, purchè sia un innamoramento temporaneo, noi ti si aspetta qui, dove ti abbiamo conosciuta ....

Ernest ha detto...

Anche io ultimamente sono meno sul blog ma è il mio spazio al quale non rinuncerò mai, anzi ora con calma voglio tornare ad essere più presente.
Allora ti cerco su FB :-)

Costantino ha detto...

Uso Facebook come album delle fotografie delle mie gite, il blog mi risulta più impegnativo perchè occorre esprimere delle idee, anche quando non si è ispirati a scrivere, ma non demordo.
Un saluto.

Anonimo ha detto...

Ma quindi se uno volesse corteggiarti deve andare su Facebook? Almeno metti il link a FB!

Ammiratore Veneto

MaratonetaGiò ha detto...

Facebook non mi attira, preferisco il blog. Ciao.

antonypoe ha detto...

e le cognate? :)
tutto bene?
lieto giorno

Mariella ha detto...

Ciao Sara, mi spiace che i tuoi impegni ti tengano lontana dai blog. Torna presto. Buona domenica🧡

Mariella ha detto...

Il mio commento è sparito!

Sara ha detto...

@ Mary, è tornato!

Anonimo ha detto...

Sara, tutto questo discorso si rifà alla storia di Internet.

All'inizio c'erano dei protocolli per fare in modo che Tizio a casa sua avesse un certo aggeggio, Caio a casa sua ne avesse un altro, i due potessero collegare i loro aggeggi tramite rete telefonica. Tizio e Caio dovevano avere i mezzi in termini di competenze e di aggeggi.
Il blog altro non è che una pagina HTML, cioè un "ipertesto", un testo con dentro dei comandi per organizzarlo in una certa forma e per consentire i collegamenti, che il tuo aggeggio richiede ad un altro aggeggio, gli viene trasmesso e il tuo aggeggio alla fine lo visualizza.
Invece di usare un coso di Google, con qualche ora di istruzione potresti farti tutto a manina, più meno come scrivere un manifesto col pennarello e poi esporlo in bacheca.

Questo livello di "democrazia" è paradossalmente anti-democratico nel senso della "massa" e di chi sfrutta la "massa" per fare soldi come Steve Jobs. Perché, vedi bene, un qualsiasi impegno, anche scrivere qui, fa selezione in termini di "cultura" e di "impegno". Lo vedo andando a pranzo fuori dall'ufficio, le conversazioni che facciamo attorno al tavolo, se non parlo di calcio o di figa strabuzzano gli occhi e mi prendono in giro come fossi uno stramboide.

Quindi eccoci agli automatismi, allo scemofono come "terminale di servizi". Per spippolare lo scemofono non devi sapere niente, non devi fare niente, non devi essere nessuno, non devi avere niente in testa. Devi solo consentire di essere continuamente sorvegliato in modo da potere poi ricevere dallo scemofono la tua versione personale della "realtà" che ti asservisce a chi controlla tutta la baracca. Asservimento che si traduce in certe abitudini.

Il tuo blog dovrebbe essere il tuo diario e il tuo manifesto. La parola è una contrazione di Web Log, cioè il diario sul Web. Per avere un diario devi raccontare cose e per pubblicare un manifesto devi avere idee, un progetto.

La pagina Facebook è come la tazza del cesso e semplicemente ci cachi dentro. Le cose che la gente si aspetta di trovarci sono quelle. Tutti uguali, però, tutti abbiamo un culo e tutti facciamo la cacca, è risaputo. Non a caso si dice anche che le opinioni sono come il buco del culo, tutti ne hanno uno. Nel frattempo nessuno fa caso al fatto che tutto quello che passa nel cesso è registrato e che c'è il Fratello Maggiore (o Grande Fratello nella traduzione per analfabeti) che urla slogan.