09 gennaio 2024

Frignagni

Quella del pandoro, si la Frignagni, mi sta sul belino mi è profondamente antipatica, lei è quel surunto di suo marito. Da sempre.
Perché almeno evitassero le prediche, le lezioni di morale. 
Come quella che è andata a Sanremo un paio d'anni fa a frignare sul palco che l'Italia è razzista. Cioè sei lì a Sanremo e ti lamenti? 
Ma c'è pure che presta fiducia alle lamentatrici professionali!
E cosa dovrei dire io che alle 7. 30 del mattino salgo in auto al freddo con il berretto in testa e se incrocio il motocarro della raccolta differenziata è un casino fare manovra in queste stradine?
Ma poi si, finirà tutto a tarallucci e vino, sarà la legge dell'economia che non capisco, ma se pigli 1.000.000 e l'ospedale ne piglia 50.000 ecco, fanno veramente schifo tutti quanti: la Frignagni, la Balocco e tutti quelli che legittimano tecnicamente un'operazione del genere!


21 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel mio Comune la raccolta la fanno con due mezzi differenti, quelli grandi che sono dei camion col compattatore badabum e quelli piccoli che sono tipo dei furgoncini giapponesi con dietro un cassoncino per i rifiuti patapim. Quelli piccoli sono ovviamente più agili e passano anche nei vicoli. Credo di averne visti anche a trazione elettrica. La cosa ha tutte le inerzie possibili ma potresti provare a scrivere alla azienda dei rifiuti suggerendo l'acquisto dei furgoncini.

La faccenda Ferragni è un mistero nel senso che tanto lei che lo pseudo-marito sono personaggi completamente costruiti a tavolino dalle agenzie e pubblicizzati verso le masse in tutti i modi possibili. Il mistero consiste nella domanda "perché proprio loro" e "cui prodest", cioè alla fine che interessi possono muovere per giustificare l'enormità dell'investimento.

Non è un mistero invece la ragione per cui le masse li trovano interessanti. In sostanza sono il modello che viene proposto-imposto all'impiegato ex-operaio a partire dalla adolescenza, sono la carota davanti al muso. Gente che vive non si sa bene come in una "eterna giovinezza", nel lusso e di quegli pseudo-valori effimeri, ambigui, paradossali del "politicamente corretto" associato al "successo", cioè la lacrimuccia per gli "ultimi" (i panda o le donne o i Palestinesi, ecc) andando in giro col macchinone, lo stivale da mignotta e il vestito leopardato, il trucco trasformista e il tatuaggio. In giro nel senso delle vie del centro dalla torre degli emiri al prive dei VIP. Oppure i viaggi, tipo l'elicottero sulla cima delle montagne o un posto esclusivo negli USA.

A me non stanno antipatici ne Fedez ne la pseudo-moglie, sono alieni, cosi distanti dal mio modo di vivere e di pensare che non abbiamo nessun punto in comune, non c'è nessun "pathos". Non sono e non posso essere un loro cliente ma nemmeno ho bisogno di avversarli. Mi possono interessare in astratto come fenomeno di massa che è progettato e realizzato da qualcuno per ottenere un certo risultato.

Per esempio, mi interessa anche la attuale Segretaria del PD, una signora che mi risulta essere milionaria, ebrea, lesbica e cittadina americana naturalizzata svizzera. In sostanza, anche lei, il concentrato di tutti gli pseudo-valori massonici con cui si svezzano gli impiegati, per cui può dire qualsiasi cosa o stare zitta, non fa differenza, è l'idea astratta che conta. Mi stupisco che nelle Agenzie non abbiano ancora costruito un mostro di Frankestein mettendo insieme i pezzi "politicamente corretti" della Schlein con la presenza vip-modaiola della Ferragni.

Ecco, ideona, facciamo che la Ferragni divorzia da Fedez e sposa la Schlein, nozze in pompa magna in Piazza della Scala celebrate da Sala con attorno tutto il meglio della Milano che Conta.

blogredire ha detto...

"Frignani"Un termine azzeccato,sono ovviamente d'accordo con te.

Anonimo ha detto...

Parliamo di cose più importanti.

Consiglio a tutti di ascoltare le sedute del Parlamento su Radio Radicale.
In generale, la trattazione di argomenti di politica.

Per esempio, l'attuale "compagine governativa" promuove alcune iniziative che potrebbero avere ricadute importanti, che ne so, una riforma costituzionale che introdurrebbe una qualche forma di "presidenzialismo" oppure un piano di investimenti per lo sviluppo dell'economia africana. Sullo sfondo di quisquilie come il fallimento dei fallimenti di Alitalia di cui ormai ho perso il filo oppure il ri-acquisto da parte dello Stato della rete ex-Telecom per diventare soci di minoranza di future società nate dalla scomposizione e ricomposizione di quelle attuali (qui ovviamente ci dovranno mangiare gli "amici" come all'epoca). Vogliamo parlare della Sanità Pubblica che non si capisce più da chi dipende e comunque è privata? Io ormai per tutte le visite specialistiche vado e pago, perché se chiamo il servizio di prenotazione regionale mi dicono che non c'è posto. Epperò negli USA, a parte che la sanità è a carico del datore di lavoro come parte del contratto, se ti paghi l'assicurazione sanitaria l'aliquota massima delle imposte credo sia attorno il 30%. Da noi se compro tre michette due le devo pagare allo stato, che io sia milionario o disoccupato e mi obbligano a cambiare la moto perché sennò inquino.

Da quanti anni si stra-parla di riforme in generale di riforme costituzionali in particolare?
Ci troviamo in un limbo patetico e assurdo di una Repubblica Parlamentare in cui progressivamente il Parlamento ha perso identità e funzione, esautorato dal Governo sopra e dalla Magistratura sotto. Siamo arrivati alla barzelletta di quelli che volevano sostituire il Parlamento con la "democrazia diretta" da attuare tramite sondaggio su Internet. Eppure, milioni li hanno presi sul serio.

La Magistratura è un ordine professionale auto-referente, il Governo è la manifestazione di una certa geometria di Gruppi di Interesse in una fase storica, Gruppi di Interesse che si rispecchiano anche nelle "correnti" della Magistratura ma in modalità asincrona perché il ricambio nella Magistratura è ovviamente molto più macchinoso del succedersi delle "legislature", quindi capita che una certa geometria si trovi in guerra con l'altra perché espressione di interessi contrastanti.

Per cui cui mentre ci raccontano della Ferragni e delle sue vendite pelose, ci troviamo in balia di apprendisti stregoni come Renzi, Conte, Salvini da una parte, ognuno con dietro i propri referenti e filibustieri vestiti da sommi sacerdoti tipo Palamara. Il quale, per inciso, è stato velocemente ed opportunamente rimosso, di fatto e in astratto, perché sennò toccava tirare giù tutto a partire dal Presidente della Repubblica.

fracatz ha detto...

è tutta robba bbona per il nostro
caro
amato
generoso
obnubilabile
variegato
immaginifico
bobbolo

semola ha detto...

... condivido tutto, l'antipatia, le lezioni di morale, l'ospite sanremese e i tarallucci e vino e pure il berretto di lana... tranne "il motocarro della raccolta differenziata", io nelle stradine incrocio i camion carichi di blocchi e anche lì e dura ...

Mirtillo14 ha detto...

Non so cosa dire di questa vicenda , non amo particolarmente la Ferragni e tutto quel suo modo di apparire sui social. Io avrei molto più pudore della mia vita privata. Detesto tutto quell'apparire. Non capisco neanche come a fatto a costruire, così giovane, un impero economico di quella portata. Personalmente, oltre a non aver partecipato, n on avevo mai sentito parlare dei Pandori benefici della Balocco e delle uova di Pasqua benefiche, ecc...meglio che non abbia partecipato. Ciao

Mariella ha detto...

Non avrei potuto scriverne meglio. E da oggi e per sempre per me sarà sempre la Frignagni😆

Pier ha detto...

secondo me non è un problema dell'Influencer in se, il problema sono tutti quelli che gli danno seguito, che fosse per me sarebbero ancora a fare video in cantina

UnUomo.InCammino ha detto...

E' tornato Nessuno, mi rallegro molto!

UnUomo.InCammino ha detto...

La coppia di plastica alla quale vi riferite, Sara, e' segno ed espressione di questi tempi di insuperata ipocrisia e delle inversioni "il mondo al contrario" che fanno sdilinquire i progressisti di "ogni ordine e grado".
So che esistono per qualche notizia appresa, non so quasi nulla di loro, non sono il mio mondo e il mio non è il loro. Si può solo sperare che facciano meno disastri possibile.

Anonimo ha detto...

Treccani:
"demagogìa s. f. [dal gr. δημαγωγία; v. demagogo]. – In origine, genericam., arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro aspirazioni, spec. economiche, con promesse difficilmente realizzabili: fare della d.; discorsi che sono pura d.; rifuggire da ogni forma di demagogia. Anche, il regime politico basato su tale metodo, che rappresenta la forma corrotta della democrazia o una simulazione di questa."

Ci vuole un certo pelo sullo stomaco oppure inconsapevolezza per scrivere un paragrafo come quello soprastante. Infatti è palese che la demagogia sia connaturata alla democrazia, non è affatto una "forma corrotta". Tanto è che già nella antichità si dava per scontato che la forma ideale di governo fosse quello oligarchico, perché se le masse della democrazia sono necessariamente eterodirette (nel nostro caso dagli "influencer") gli aristocratici non hanno nessuno sopra di loro e si auto-determinano.

Sempre lo stesso paradosso che rendeva impossibile il Comunismo, ovvero l'idea che si dovesse realizzare la società ideale mettendo le risorse in comune e poi distribuendole secondo i bisogni, però siccome il proletariato è incapace di intendere e volere, bisogna che ci sia la tutela del Partito coi suoi funzionari a dire ad ognuno come deve vivere, a dettare legge, a distribuire premi e punizioni.

Nel modello americano non ci sono i funzionari del Partito ma ci sono i funzionari delle Aziende. Il sistema funziona meglio da un punto di vista meccanico solo perché il Partito è uno solo, universale come la Chiesa mentre le Aziende sono diverse e in competizione tra loro e questa competizione crea il minimo spazio di "scelta". In questo alla fine consiste la differenza tra le nostre "democrazie" lobby-aziendali e le autocrazie asiatiche. Noi possiamo scegliere se comprare la borraccetta glitterata della Ferragni a 50 euro o quella Decathlon a 5 euro, nella autocrazia non c'è ragione per acquistare la borraccetta ma se anche ci fosse, non ci sarebbe ragione per averne più di una in vendita.

Prego notare che ho scritto che possiamo scegliere quale borraccetta comprare, non se comprarla oppure no. Qui addiveniamo allo "influencer", cioè il sacerdote che racconta alla gente quale è il senso della vita. In un mondo lobby-aziendale lo scopo della vita per le masse è lavorare, guadagnare e acquistare beni e servizi per lo più superflui. L'esistenza è definita solo da questo, cioè che lavoro fai, quanto guadagni e di conseguenza quanto acquisti in termini quantitativi e qualitativi. Tornando alla demagogia, chiaro che gli unici discorsi che interessano le masse, da cui eventuale partecipazione alla democrazia, sono quelli che riguardano la capacità di acquisto, non per vezzo ma perché l'acquisto è l'unica cosa che da senso all'esistenza.

Affermare che quanto meno dipendi dagli acquisti tanto più sei libero è una eresia. Immaginiamoci un mondo dove le "autorità" non fossero motivate dai soldi, ville, viaggi, ori, mignotte. Inimmaginabile, appunto.

minimo ha detto...

Succede ormai di rado ma mi sono divertito davvero a leggere questo post che in pratica è scritto a 2 mani, la tua e quella dell'anonimo.

Vapore Sodo ha detto...

Surunto mi piace!

Ora vado a vedere che significa!
😁

Filippo ha detto...

Condivido con te l'orrore verso questa persona, ma non riesco a volerle troppo male perché dico: "In qualche modo i soldi che ha li ha guadagnati, agli inizi, col blog, è stata brava". Solo che poi tutta 'sta ostentazione di ricchezza che altro non è che ostentazione di bravura è insopportabile. Come dici tu, ci mancava solo si mettesse a pontificare!

Anonimo ha detto...

Sara potrebbe fare di più ma non si impegna.

Anonimo ha detto...

Non interesserà nessuno ma questo blog è l'unico di Blogger su cui si può commentare via TOR. Unico nel senso che a differenza degli altri usa la pagina dei commenti e non la finestrella sotto il post.
La finestrella contiene un qualcosa che fallisce ogni volta, probabilmente un captcha.
Fate voi.

MaratonetaGiò ha detto...

Non seguo questa "signora" e ciò che è accaduto dimostra la mia riluttanza nei suoi confronti.
La beneficienza vera deve essere fatta in silenzio e solo per il piacere di donare.
Il dio denaro ha creato questi mostri.
Serena settimana.

Anonimo ha detto...

Intanto, leggo ennesimo piagnisteo sul Corriere circa la "evasione fiscale". Leggendo si scopre che non di "evasione" si tratta ma del fatto che avendo soldi si possono pagare commercialisti, avvocati e notai per usare cavilli legali e pagare meno tasse possibile. Io stesso ho lavorato per aziende con sede a Panama. L'unica cosa che non funziona in questo discorso è come si fa a spendere soldi in Italia di cui non si può dimostrare l'origine e qui evidentemente casca l'asino. Evidentemente, stanti i controlli automatici in essere, i soldi si possono spendere in maniera legale.

Viceversa, il dipendente è schiavo dell'IRPEF se non che non la paga lui, la paga l'azienda. Se invece delle trattenute l'azienda mettesse in mano al dipendente il lordo e poi ognuno dovesse pagarsi le sue imposte, sarebbe tutta un'altra Italia. Nel bene e nel male, ovviamente. Sto aspettando che arrivi l'idraulico, poi vediamo.

Alexander Biagiolius ha detto...

La Ferragni è una stratosferica fica ,questo va detto e da sempre alle belle fiche si perdona un po tutto .è un Genio del marketing ,si fa un culo come un secchio si perchè lavora mica come credono tutti si fa le foto e guadambia milioni a palate.non si riduca sempre tutto alla facilita' di fare i soldi nel mondo capitalista.uno su mille ci riesce -è una donna italiana di successo e anche se è di sx (o meglio ci si butta a sx perchè rende di piu) la perdono per le scivolate di beneficenza-l accusa
pubblicita ingannevole...ma perchè esiste la pubblicita' veritiera?? quello che vende da anni un materazzo,una rete a doghe elettrica,un servizio piatti completo da sei (che all ikea costa quasi 200 svanziche e amazon basic almeno 100)piu un piumone ,due cuscini è veritiero?ha gia dato un milione all ospedale..aspettiamo il processo e la condanna (se ci sara)per un giudizio completo

Anonimo ha detto...

Alexander, prima di tutto lasciami dire che la Ferragni andrebbe valutata alla luce del sole e senza trucco. Allo stato attuale ha 37 anni e secondo me al naturale li dimostra tutti. Poi certo, un conto è valutare la "ficaggine" in termini assoluti e un altro farsi i conti in tasca.

Poi, lasciamelo dire, una che apparentemente fa due figli con Fedez, essendo "fica" e ricca, quindi potendo scegliere, tutte le rotelle a posto non le deve avere. A parti invertite, è come se Fedez si fosse sposato la figlia di Fantozzi.

Il "genio del marketing"... non so nulla delle sue attività ma a avanzerei l'ipotesi che, come succede con tutti gli "artisti" da lunga pezza e con tutto quello che ha a che fare con "comunicazione" e "intrattenimento", sia "creatura" di una o più agenzie, cioè un prodotto studiato a tavolino, ingegnerizzato, fabbricato e pubblicizzato. Questo da una parte la solleva dalle responsabilità personali, dato che lei si presta ad impersonare la figura che le viene cucita addosso da altri, dall'altra parte mette in prospettiva la sua "figura imprenditoriale". A parte che se ho imparato una cosa nella vita è che non esiste nessun modo "etico" per fare soldi, tutti quelli che si arricchiscono fanno leva sull'essere delle carogne, non su competenze tecniche o talento. Se sei competente e talentuoso magari vivi comodamente ma non ti arricchisci. Il più delle volte nemmeno quello, perché sei sfruttato da quelli che si arricchiscono.

La "pubblicità ingannevole" è quella per cui io ti dico che la mia pentola è atossica, tu la compri, la usi e finisci all'ospedale. Ovviamente non è quella in cui io ti dico che la mia pentola è "più simpatica" delle altre pentole. Un caso classico sono le offerte delle compagnie telefoniche che promettono termini di servizio di una qualità/quantità molto maggiore del servizio che poi viene effettivamente erogato. Non vale in questo caso il contratto che in sostanza afferma come il fornitore sia autorizzato a fare quello che gli pare, quando e come gli pare. Questo perché un conto sono imprevisti che possono inficiare il servizio, un altro conto che il fornitore sappia bene fino dal principio di non avere la infrastruttura adeguata a fornire quanto promette. Ho appena comprato un motorino nuovo, il fabbricante mi garantisce un consumo di 45 km al litro, se poi usandolo ne misurerò 20 ovviamente mi sentirò imbrogliato. L'imbroglio può essere "sociale", come nel caso delle varie normative per contenere l'inquinamento che poi dipendono da controlli inutili o da fabbricanti che li aggirano.

Nel caso nostro un conto è vendere una borraccetta glitterata in alluminio a 50 euro quando vale 50 centesimi e tu la compri perché è uno "status symbol" collegato ad una certa "immagine" della "bella gente", un altro è vendere la borraccetta promettendo di devolvere 25 euro di quei 50 alla Lega del Topo Muschiato e tu la compri perché ti sembra una iniziativa meritevole poi si scopre che non viene versato nulla.

Piuttosto, la cosa sgradevole non è il fatto in se o dieci o cento di questi fatti, la cosa sgradevole è che nessuno ci faccia caso fino a che non scoppia lo "scandalo" e allora la Finanza va ad ispezionare, la Magistratura apre fascicoli. In una situazione meno marcia della nostra, Finanza e Magistratura dovrebbero agire per prevenire o alla peggio nella immediatezza del primo, diciamo il terzo caso. Non fare le tre scimmiette fino a che non gli conviene mettersi in mostra. Arriverei a dire che a volte non è la ignavia, è che case, vacanze, ori e mignotte fanno gola a quasi tutti, sopra, sotto, a destra e a sinistra.

Ernest ha detto...

lo specchio del tempo che viviamo