02 giugno 2024

Valorizzazione digitale

Incontrando per vari motivi (piante, teatro )delle donne che ho conosciuto prima su Facebook, mi sono resa conto di quanto poco io valorizzi la riproduzione digitale di me stessa. 


9 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Dipende da cosa consideri valore(alla De Luca insomma).

kaipuu ha detto...

Sì, ma non devi preoccupartene.

fracatz ha detto...

è questione di carattere, dopo gli 8 anni è difficile modificarlo da soli

Nuvola ha detto...

La cosa è che se uno ritocca le foto e poi lo vedono i persona il ritocco risulta evidente.

Io preferisco sembrare racchia in foto e meno racchia di persona :)

Inoltre diciamocelo: a ritoccare le foto bene ci vuol tempo! Si vede an che che hanno tanto tempo libero.

Anonimo ha detto...

Dipende quale sia l'obiettivo

Sembrare più belle e giovani? Primeggiare tra coetanee nel tratto Spezia / Massa? Cercare un bel giovinotto da giubilare oppure accasarsi?

Mi sembra un peccato da purgatorio a consuntivo comunque

Ernest ha detto...

eh immagino

semola ha detto...

... "al fin della licenza io" ... ritocco...

Marco Poli ha detto...

Quoto Franco Battaglia.

Anonimo ha detto...

L'immagine "digitale" per definizione non ha alcun valore.

Non rappresenta la "realtà" come faceva la luce riflessa che entrava nell'ottica di una macchina fotografica meccanica per impressionare una pellicola ricoperta di sostanze chimiche fotosensibili.

La immagine "digitale" è composta di numeri che descrivono il modo in cui questa immagine deve essere rappresentata dai dispositivi elettronici.

Questi numeri possono essere cambiati a piacere, quindi l'immagine è del tutto artificiale.
Un software abbastanza sofisticato può inventare immagini "digitali" di cose e persone e può apportare qualsiasi cambiamento. Il software può "creare" una Sara fighissima ventenne e rappresentarla su una spiaggia tropicale o sulla cima della montagna. Che Sara esista davvero o anche no.

Un aspetto interessante della faccenda è che la cosa più difficile per chi disegna è riprodurre a volontà un personaggio riconoscibile. Con le macchine è esattamente il contrario, esistono proprio perché possono riprodurre le cose all'infinito. Il passaggio dell'elettronica è la "de-materializzazione", cioè non solo si possono riprodurre le cose partendo da un modello ma si possono creare da zero partendo dal famoso "algoritmo".