Nei giorni scorsi c'è stato l'anniversario della morte di una nota brigatista degli anni di piombo e ho letto su Facebook alcuni messaggi di cordoglio e stima per le qualità personali.
Per una che il 16 marzo 1978 era in via Fani.
Per una a cui è stato dato l'ergastolo per il suo cursus honorum di sangue e violenza.
Per una che è stata arrestata nel 1985, nel 2006 ha avuto la condizionale e nel 2010 è stata definitivamente scarcerata.
Banalmente l'ergastolo è solo per i parenti delle vittime.
Nella bio di wikipedia c'è scritto di lei che è stata una terrorista e una scrittrice italiana. "Scrittrice italiana". Basta pubblicare dei libri per averlo scritto in bio?
Io ho un'età e mi ricordo cosa sono stati quegli anni, ma se legge la pagina una persona che non li ha vissuti, si può fare un'idea edulcorata di questa donna e tutto questo è molto pericoloso.
Quando ai messaggi di stima, non già per i fatti, ma per la persona, sono ben sicura che una che nella vita non ha mai fatto un cxxxo, ma che è vissuta di chiacchiere e ideologia, sia stata un'abile conversatrice e il tempo passato in galera le sia stato anche utile per farsi una cultura invidiabile.
Ma in via Fani il 16 marzo 1978 c'erano due modi di stare a questo mondo: quello dei cittadini italiani, delle persone democratiche , che ogni giorno si alzano e si impegnano a vivere e quello di coloro che sarebbe meglio se non fossero mai nati.
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