19 gennaio 2025

La cattiva maestra

Nei giorni scorsi c'è stato l'anniversario della morte di una nota brigatista degli anni di piombo e ho letto su Facebook alcuni messaggi di cordoglio e stima per le qualità personali.
Per una che il 16 marzo 1978 era in via Fani.
Per una a cui è stato dato l'ergastolo per il suo cursus honorum di sangue e violenza.
Per una che è stata arrestata nel 1985, nel 2006 ha avuto la condizionale e nel 2010 è stata definitivamente scarcerata.
Banalmente l'ergastolo è solo per i parenti delle vittime.
Nella bio di wikipedia c'è scritto di lei che è stata una terrorista e una scrittrice italiana. "Scrittrice italiana". Basta pubblicare dei libri per averlo scritto in bio?
Io ho un'età e mi ricordo cosa sono stati quegli anni, ma se legge la pagina una persona che non li ha vissuti, si può fare un'idea edulcorata di questa donna e tutto questo è molto pericoloso.
Quando ai messaggi di stima, non già per i fatti, ma per la persona, sono ben sicura che una che nella vita non ha mai fatto un cxxxo, ma che è vissuta di chiacchiere e ideologia, sia stata un'abile conversatrice e il tempo passato in galera le sia stato anche utile per farsi una cultura invidiabile.
Ma in via Fani il 16 marzo 1978 c'erano due modi di stare a questo mondo: quello dei cittadini italiani, delle persone democratiche , che ogni giorno si alzano e si impegnano a vivere e quello di coloro che sarebbe meglio se non fossero mai nati.

11 commenti:

Gabriel garden ha detto...

Ciao Sara! Credo che ci sia sempre molta confusione su quello che è bene o è male. In generale tra social e vita reale sento commenti o discorsi abbastanza spaventosi, spesso basati su stravolgimenti della storia o della cultura.
Il mio modesto parere è che disponiamo di tutta la conoscenza umana nei telefoni e nei computer ma non c'è mai stata cosi tanta ignoranza. Peccato.

Ti auguro una buona domenica e una buona settimana!

Franco Battaglia ha detto...

Lo pensavo l'altro giorno quando hanno intervistato uno dei colpevoli della strage di Bologna che se ne passeggiava sereno in "libertà vigilata". Non è tanto banale quel "l'ergastolo è solo per i parenti". Per nulla banale.

fracatz ha detto...

indubbiamente anche loro servirono a qualcosa, grazie a loro tutti i facenti parte dei servizi addetti alla felicità del bobbolo ed alla sua sicurezza si videro raddoppiare gli stipendi. Prima le forze dell'ordine erano prese simpaticamente in giro nelle barzellette tipo quelle sui carabinieri, perchè per via dei bassi salari erano composte da montanari, oggi invece, visto le laute prebende sono composte da tutti laureati e suppongo pure raccomandati per poter partecipare ai concorsi

blogredire ha detto...

Me li ricordo quegli anni,anni molto brutti e concordo con te,certe persone non dovrebbero neanche nascere.
Un saluto

Anonimo ha detto...

Sara, dimmi, che differenza c'è tra un "brigatista" e un militante del PCI?
Il Partito Comunista Italiano aveva nello statuto il progetto di instaurare la Dittatura del Proletariato espropriando con le armi la Borghesia.
I militanti della "sinistra extraparlamentare" dicevano "quindi a che ora è la rivoluzione?".
Siccome il PCI la rimandava sine die, la maggior parte mordeva a fatica il freno imponendo la ortodossia al liceo, all'università, al lavoro eccetera.
Quelli più convinti, visto che il PCI nicchiava e diceva "pazienza compagni, verrà la nostra ora", si spazientivano, non sopportavano le "ingiustizie" della "società borghese", decidevano di prendere la cosa nelle loro mani e, vedendosi nei panni dei "partigiani", si davano alla "resistenza", per concluderla in gloria.
La "lotta armata" non era qualcosa di estraneo alla "sinistra" di allora, anzi, era il pane quotidiano, non solo c'era la propaganda e perché i compagni procedevano ad "occupare" ma anche perché era loro dovere fiancheggiare i "partigiani", quindi attorno ai "brigatisti" c'era tutto un substrato di fiancheggiatori e di sostenitori.
Non c'è niente di strano in quello che sto scrivendo, ne erano ben consapevoli i brigatisti per primi, i quali contavano appunto sulla impossibilità per lo Stato di distinguere il "partigiano" da un operaio, uno studente, una massaia, un professore.
Era il famoso principio secondo cui il guerrigliero si nasconde come il pesce in mezzo a tutti gli altri pesci che nuotano nel mare.
Se vogliamo vedere tutta la faccenda con un po' di distacco e forse di cinismo, il problema non è tanto nei crimini compiuti dai "brigatisti" ma nel fatto che questi crimini sono stati compiuti come "atto politico" e con l'intenzione di mettere in pratica una "idelogia".
Solo che poi la responsabilità è rimasta confinata ai meri esecutori e gli ideologi si sono "dissociati", secondo prassi.

UnUomo.InCammino ha detto...

Fondamentalmente la continuazione dell'incubo iniziato nel 1917, dimostratosi col bienno rosso, manifestatosi cogli eccidi di Schio, Argelato, le mattanza di prato e ciò che osava essere non (sufficientemente) comunistico, etc. della feccia delle brigate garibaldi, reideologizzatosi nel sessantotto, continuato poi colle br, lotta continua etc., ora riformulato nella cacca arcobalenga, nella distruzione sociale e culturale del ventennio della guerra migratoria imposta.
Il peccato originale "i fasci erano violenti e prevaricatori" usato per sopprimerecoln violenza e prevaricazione di ciò che è eterodosso.
Una colossale cortocircuitazione etica, morale.
Infatti i fasci ebbero l'indubbio pregio dell'assenza di questa ipocrisia.

Anonimo ha detto...

Tutti morimmo a stento, cantava Fabrizio de Andrè nel suo disco più toccante, e parlava di assassini, malfattori, gente sbagliata, con una pietà che non era assoluzione, pietà che qui purtroppo manca.
massimolegnani
(orearovescio.wp)

Stefania ha detto...

Gli anni di piombo li ho vissuti solo grazie ai racconti dei miei o grazie a qualche documentario.
L' utilizzo del "braccio armato" è sempre un qualcosa di incomprensibile

Mariella ha detto...

Beh, siamo circondati da maestrini e cattivi maestri. Questo fa il gioco della politica italiana al governo. Ma non solo degli ultimi governanti. E cosa c'è dietro alle stragi e alla violenza di sinistra e di destra dei nostri anni orribili, è molto chiaro riguardo a quello che succede e succederà. Purtroppo.

Anonimo ha detto...

Strano, perché il Novecento dovrebbe essere parte del programma scolastico e torniamo al solito discorso della scolarità inadeguata che affligge la popolazione italiana.

Non si trattava affatto di "braccio armato", ripeto, nel programma dei Comunisti, fino dalle origini, c'era l'esproprizione dei Mezzi di Produzione alla Borghesia con l'uso della violenza e quindi di qualsiasi arma, che fosse una roncola o un cannone non faceva differenza.
Una volta preso il potere, cioè effettuata la Rivoluzione, si trattava di istaurare la Dittatura del Proletariato, ovvero una dittatura in cui i funzionari del Partito avrebbero gestito tutto in nome e per conto del Proletariato.
Siccome poi la Lotta di Classe era un fenomeno che riguardava l'intera Umanità, i Comunisti avevano in programma di espropriare la Borghesia ovunque nel mondo, quindi di effettuare la Rivoluzione Planetaria ed instaurare la Dittatura del Proletariato Planetaria.
I nostri Comunisti dovettero fare buon viso a cattivo gioco perché, ironicamente, gli toccò la sfortuna di trovarsi intrappolati sul lato sbagliato della Cortina di Ferro. Siccome gli USA e l'URSS si erano accordati per spartirsi il Mondo e l'Europa, su entrambi i lati della Cortina la "Resistenza" fu costretta a disarmare e ad accettare obtorto collo lo status quo.
Ci trovavamo quindi con il coito interrotto dei compagni che avrebbero voluto essere affiliati all'URSS ma che non ebbero la possibilità di andare oltre la resa dei conti nei giorni immediatamente precedenti e seguenti la resa delle Armate Germaniche, non la "Liberazione" che è una fandonia costruita dalla propaganda risibile che voleva dare ai Partigiani comunisti il ruolo di "padri della Patria".
Quella interruzione implicò poi la schizofrenia del PCI che da una parte era costretto ad essere dentro le Istituzioni "borghesi" della Repubblica che era necessariamente dipendente dagli USA e quindi contrapposta al Paradiso dei Lavoratori e dall'altra doveva continuare a predicare la dottrina della Lotta di Classe "anti-borghese", eccetera.
La schizofrenia del PCI implicava che c'era gente seduta nel Parlamento che cospirava coi Servizi Segreti di un Paese apertamente ostile all'Italia e quando dico ostile intendo che l'Esercito italiano si preparava a combattere l'invasione del Patto di Varsavia e i nostri compagni si preparavano al sabotaggio per facilitare l'invasione.
Implicava anche che chi non sedeva in Parlamento non aveva bisogno di fingere "moderazione" e "compromesso", si opponeva attivamente allo Stato in tutti i modi, fino all'estremo degli attentati, che nella loro logica erano esattamente lo stesso della famosa bomba di Via Rasella, atto eroico della Resistenza che provocò la rappresaglia delle Fosse Ardeatine ma si potrebbero citare altri episodi, come fermare i treni e ammazzare qualcuno che si trovava sopra, che fosse fascista, tedesco o solo per rubargli il portafogli, esproprio proletario.
I militanti della "estrema sinistra" si consideravano "nuovi partigiani", ne più ne meno e non facevano altro che proseguire nell'eroica lotta con ennesima contraddizione visto che secondo loro la "liberazione" in realtà era la vittoria del "fascismo" tramite gli Americani. Quindi la sinistra-meno-estrema era un tantino tradimento e intesa col nemico, cioè coi "fascisti".
Quelli che erano abbastanza folli o sui quali il lavaggio del cervello in famiglia, a scuola, nei circoli eccetera, aveva avuto più effetto, si procuravano le armi e sparavano.
Sparavano e si nascondevano contando sull'appoggio di tutti quelli che mantenevano una apparenza "rispettabile" ma si prestavano di nascosto a fiancheggiare la "lotta armata", procurando documenti, informazioni, denaro, tutta la logistica.

Anonimo ha detto...

Non dimentico la tragedia comica speculare, ovvero il fatto che la CIA stipendiava o comunque fomentava i "neo-fascisti" perché si prestassero ad atti di violenza e terroristici per la "Strategia della Tensione, cioè impedire che il PCI potesse vincere le elezioni ed avere la maggioranza nel Parlamento italiano dando la sensazione agli Italiani che fosse necessario votare per i Partiti che garantivano l'ordine costituito.

Tragedia per la violenza, morti e feriti, tragedia per l'ennesimo tradimento.

Commedia perché i "neo-neo-fascisti" si dimenticano di quella faccenda e si scoprono anti-americani, anti-atlantici, anti-occidentali e quindi amano la "Russia" come i Compagni amavano l'URSS. Usando anche la stessa scusa, l'interesse supremo della "Classe Lavoratrice". Se i nonni si immedesimavano in John Wayne berretto verde che fa strage di Viet Cong comunisti, i nipoti si immedesimano nei trogloditi sdentati mandati da Putin a "liberare" l'Ucraina dai Nazisti.

Alla fine, tutto si risolve nel fatto che la popolazione è composta da scemi, da ignoranti e da pazzi. Tutta gente che non solo è vittima di manipolazione ma la desidera, ne ha bisogno, altrimenti non saprebbe come vivere.

Quando va bene, Reddito di Cittadinanza e Suberbonus, quando va male, morti e feriti.