Abbiamo parlato forse un paio di volte o forse più, ma avevamo affetti importanti in comune. La sua morte piombò tra i nostri banchi del liceo, l'attualità della cronaca nera, dell'eroina, ci portò alla cerimonia funebre e al cimitero. Abbiamo dimenticato in fretta, perchè quando si è giovani i giorni sono pieni di emozioni nuove.
Oggi ho visto quei faldoni di documenti a cui nessuno può accedere, la privacy tutela più il passato che il presente, ho aperto il suo fascicolo. Nomi che conoscevo, dettagli raccontati all'epoca, la versione che invece era negli atti ufficiali e leggere che quello fatalmente era stato il primo buco.
Scrivere, come parlare, di chi non c'è più mi consente per un'infinitesima frazione di secondo, l'illusione di farlo rivivere
5 commenti:
Sì, essi rivivono quando sono nella nostra memoria, nei nostri pensieri.
Siamo noi a crearne memoria, non loro
La vita è anche questo..
è per questo che i nonni son tanto generosi con i nipotini, sperano di diventar bis-nonni e vivere nei ricordi e nelle memorie per altre 2 generazioni
il mio primo buco sono stati i fumetti :)
ciao
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