Non mi abituerò mai alla cattiveria gratuita.
Cioè se uno/a è cattivo per un motivo, ha un senso. Leggevo una che ha tre figli con tre cognomi diversi, mentre dava lezioni di morale e buone maniere a una donna povera e semplice che ha avuto il torto di cercare lavoro su Facebook. Che poi quella lì che ha tre figli, da tre padri diversi, ha sposato un quarto uomo che non è il padre di nessuno dei tre, che è un tipo che conosco. Il cretino utile, insomma.
Venendo alle mie vicissitudini: venerdì sera dovevo uscire con un'amica, una di quelle che ti manda vocali da 4 minuti, che io ascolto un po' così perché sono sempre le solite cose. L'ex del suo uomo che è brutta, la figlia del suo uomo che è vagabonda, la mamma del suo uomo un'incapace etc.
Ci conosciamo da 5 anni, ogni tanto usciamo a cena nella sua città, ogni tanto andiamo in giro per shopping. Ci vediamo sempre dove abita lei, perché lei non guida, idem le puntate all'outlet sempre con la mia auto. Mi paga il caffè. Insomma io pago gas e autostrada perché ho il telepass. L'ultima volta pure il pranzo.
Lei fa un lavoro così così ,cioè stagionale, d'estate lavora, d'inverno credo che prenda la naspi, si che è laureata e potrebbe andate a Scuola come ha fatto un mucchio di gente che conosco, ma credo che la Scuola non le piaccia.
Quando parla dell'università sembra una saga tragica.
Potrebbe anche fare qualche concorso per lavorare tutto l'anno, penso io. Poi mi sono resa conto con gli anni che ci sono persone che non lavorerebbero tutto l'anno come faccio io e come credevo facessero tutti.
Questo per dire che alla fine, essendo io quella che ha una stabilità lavorativa cerco più spesso di pagare io. Pure i punti dell'outlet le lascio.
Magari venerdì avremmo diviso. Che io non è che avessi voglia di uscire, ma mi sembrava carino vederla, lei ha anche prenotato un posto che le piace.
Le faccio sempre scegliere il locale perché ci vediamo sempre dove abita lei. L'ultima volta io volevo andare in centro, ma lei ha scelto un posto in collina. Pure caruccio.
Invece accade venerdì che sbaglio io, capisco male un messaggio e sbaglio di conseguenza orario di partenza.
Lei mi chiama che io sono in auto, lei è già in città per la via e allora vada sua mamma ad aspettarmi mentre io per fare i 30 km impiego ben 45 minuti perché becco pure un incidente.
Un ritardo clamoroso, penso che per scusarmi pagherò la cena. E invece dopo che arrivo camminando sui tacchi nella movida del venerdì sera, mi arriva un messaggio di lei che mi dice che si sente male e va casa.
La chiamo, non risponde. La richiamo, le mando un messaggio, più che chiederle scusa non so che fare. Sono pur sempre una donna di 55 anni che dopo una settimana di lavoro mi sbarco 30 kg per raggiungerla. Ma non mi risponde.
E io mi rifaccio 30 km per tornare a casa. Al netto della serata 6 euro e 20 di autostrada, gas e tempo perso. Torno a casa che sono quasi le 9 di sera.
Non mi ha ancora risposto. Non mi appaiono le spunte blu di whatapp.
Sarà ancora arrabbiata. Mi dispiace. Ho sbagliato! Ma la prossima volta all' outlet ci va con qualcun altra!
Io magari provo a farmi un po'più furba che sono stufa di gente di 50 anni disadattata.
6 commenti:
ah, ah, ah,
il fatto dei 30 kg poi fa sbellicare
Sì, ad una certa ci si deve far furbe perché ci sono quelli/e che si credono più furbi e se ne approfittano .
Sara, avete molta pazienza.
Tuttavia, un qualsiasi rapporto SANO è improntato ad un SANO "do e dai!".
Se quella dona ha problemi economici, qualche volta può invitarvi a casa per due spaghetti aglio olio o una zuppa di verdure.
Si può fare molto con poco.
In effetti, come altri hanno fatto notare, la domanda spontanea è che senso abbia questa amicizia...
In effetti, come altri hanno fatto notare, la domanda spontanea è che senso abbia un'amicizia di questo tipo...
Starei casa?nooo!
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