25 gennaio 2008

Al femminile

Bisogna dirlo, ad eccezione d'Irene Grandi in Bruci La città, non ci sono più le interpreti appassionate di un tempo e in ogni caso, l'eros al femminile ha poche, davvero poche voci. Quantunque eccellenti.

Quasi una femmina giardinicola la Mannoia che nel 1985 cantava un po'amaramente:
"Assomiglia un pò a te, ma il mio uomo è nessuno/è al tuo posto ma poi, prende il posto chi c'è/perchè tu mi lasci sola? Chissà perchè fai così/Perchè fai morir l'aiuola?" lasciando comunque intendere che la preoccupazione non era relativa alla sorte delle sue malvarose.


Ingiustamente sottovalutata, forse a causa delle sue numerose frequentazioni al festival di Sanremo è senza dubbio Marcella Bella che nel 1983 cantava Aria, ovvero:
"nell'aria voglia di te/e' domenica e tu chissà che cosa fai/ti rivedo sempre lì/
che mi dici che mi vuoi la mia voglia e' grande e' scandalosa ormai/c'e' una gatta accanto a me e non rinuncia lei (...)
voglia tanta voglia dentro me/una febbre che mi assale/io mi sento così male"

avvertendo l'oggetto di tanta passione di non credersi di avere l'esclusiva della situazione e dunque:
"spero solo che non bussi un uomo adesso/mi comporterei come non vorrei/
la mia mente e' chiara/ma a volte e' più forte il sesso
la mia gatta e' ancora lì/ non parla ma dice sì"

e quindi quasi una giustificazione filosofica:
"io non sono un animale sono un essere che ama chi non c'e'/
il valore e' sempre uguale carne e anima impastata senza te".

Posto che l'amato bene è sempre a farsi i fatti propri, ne La Tempesta del 1988 Marcella ci descrive gli esiti della sua gelosia:
"Provo a dire no buttando all'aria quel che ho /gli schiaffi presi e poi ridati /bicchieri frantumanti "

e si chiarisce la causa scatenante:
"Se vedo i segni sulla tua pelle delle avventure con altre donne ".

Meditando così di restituire il favore, cercando:
"Magari un po' di compagnia un uomo in mezzo a tanta gente che mi liberi la mente/ E giuro di non farlo più che non esisti solo tu "

se non che considera con sincerità :"E casco dentro a un altro imbroglio perché nel corpo sei tu che voglio ".

Altro che rassicurate presenza sanremese! E che dire della sua canzone Fa chic, diventata prepotentemente nel 2002 l'inno del glorioso MammaMia di Torre del Lago?
"Una volta fra noi c'era la gelosia/doccie di intimità sbagli di biancheria/
fare sesso e farlo spesso in cucina io e te/

ma una volta passato il vento della passione bisogna prendere atto che:
"e ora siamo così due biscotti nel tè/e stiamo insieme perche fa chic/Fa chic lo so una coppia così
e lei che c'ha un amante boy scout"

anche perchè lui ormai ha altri svaghi , divenuto infatti:
"un eschimese che in un mese si è tirato un igloo" ma :"la tua neve lo sai non è roba per me" perchè è chiaro nelle canzoni di Marcella Bella, che lei rimane coerente al suo originario interesse.

Donne d'altri tempi e d'altra tempra, come la Vanoni che tra le altre in Ricetta di donna del 1981 declinava:
"Deve avere l’aria di chi ha già vissuto/l’espressione fiera che non è un rifiuto
seno quanto basta a riempir la mano/fianchi dove affonda qualunque capitano"

e proseguendo nell'antica distinzione:
"dice il talismano che la buona moglie perde con il nome tutte le sue voglie
stira lava e tace anche orizzontale e questa per un uomo sarebbe l’idelae?!"

Già ma qual è l'ideale?
:"bella non è tutto meglio affascinante/e una volta a letto dev’essere importante
tenera e crudele quando è innamorata/
ma non avere miele per la fame di un pirata"

Una comunque con un certo know how relazionale, nel complesso, diverso dalla giovane Valentina, la quale ha "gambe lunghe per ballare" ed è :"cocca, polpa di albicocca /che ti da’ con tutto il cuore " e si che la fanciulla è pure :"tutta occhi come il mare
tutta bambina /e tutta seni da torturare ".

E che dire di Patty Pravo che nel lontano 1977 cantava Pensiero Supendo? Un po'pigrotta per la verità tanto che al dunque ha bisogno di portarsi dietro un'amica:"E tu /E noi /E lei /Fra noi " .

Tutti d'accordo o quasi:""Vorrei /E lei adesso sa che vorrei /Le mani le sue/E poi un' altra volta noi due "

Non che lui stia lì per niente, sia chiaro:"E tu ancora /E noi ancora "

ma la terza non vuol stare in disparte: "E lei un' altra volta fra noi " lui allora si sente estromesso e riparte al contrattacco:"Le mani questa volta sei tu", ma la ragazza non demorde " e :"E lei a poco a poco di più, di più ".

Nel complesso la situazione è globalmente più gratificante rispetto a :"Pazza idea di far l'amore con lui/pensando di stare ancora insieme a te!/Folle, folle, folle idea di averti qui/mentre chiudo gli occhi e sono tua".

Anni dopo, quando tutto questo via vai di gente ci si augura, si è placato, i due si rincontrano, la mitica Patty gli propone con nonchalance in E dimmi che non vuoi morire:"bevi qualcosa, se non ti siedi/vuoi far l'amore con me", come dire, scusa ma ho finito il thé, ti va mica qualcos'altro?

Ma lui, lui com'è? senza dubbio proviene dal sud del mediterraneo e chi potrebbe resistere a un uomo che Gianna Nannini ci descrive come:"Bello bello e impossibile/con gli occhi neri e il tuo sapor mediorientale"
un saraceno insomma :"bello bello e invincibile/con gli occhi neri e la tua bocca da baciare"

che ti sollecita tutti i sensi e di questi tempi di generi confusi, Dio solo sa quanto ce n'è bisogno:"voglio il tuo profumo /dammi tutto il tuo sapore /no ti prego no non ti insaponare/se nella notte hai ancora un brivido animale".

Uno che insomma non si impiastrica di robacce griffate come una coccotte:"sai di vento sai di te /sulla tua pelle addormentata"
per cui è bene rimarcarglielo un bel po'di volte che anche in sua assenza dobbiamo portarci dietro qualcosa di lui :
"voglio il tuo profumo
tutto il tuo profumo
voglio il tuo profumo
dammi il tuo profumo"

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