Delle note biografiche di Calvino trovo opportuno sottolineare il fatto che i suoi genitori lo esonerarono dalle lezioni scolastiche di religione, scelta sicuramente non facile nel lontano 1934, contrariamente a quanto avviene ai giorni nostri, quando una professione di laicismo sembra equivalere a virtù.
Così si pronunciò il Padre di noi Liguri :" Non credo che questo mi abbia nuociuto: ci si abitua ad avere ostinazione nelle proprie abitudini, a trovarsi isolati per motivi giusti, a sopportare il disagio che ne deriva a trovare la linea giusta per mantenere posizioni che non sono condivise dai più. Ma soprattutto sono cresciuto tollerante verso le opinioni altrui, particolarmente nel campo religioso (...). E nello stesso tempo sono rimasto completamente privo di quel gusto dell' anticlericalismo così frequente in chi è cresciuto in mezzo ai preti."
08 ottobre 2008
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3 commenti:
è la radice della sua "leggerezza", una delle sei parole chiave delle lezioni americane. una grande fortuna. un italiano atipico, fortunato.
Straordinario scrittore.
Si. A costo di essere retorica, voglio dire che Calvino era un genio.
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