Io lavoro in un posto dove ci sono delle pertinenze, degli edifici insomma, che un tempo appartenevano a dei privati e di quelle memorie degli antichi proprietari, se ne conserva traccia , quando nella parola e nello scritto, con i miei colleghi chiamiamo quelle strutture, ricorrendo al nome del vecchio proprietario.
E così da un giorno all'altro mi sono accorta che uno dei consueti nomi delle pertinenze, veniva alterato, cioè è come se invece di Giacinto qual era in origine il nome giusto, tra alcuni miei colleghi di punto in bianco si fosse diffusa la convinzione che il nome corretto fosse Giacinti. Una "O" finale mutata improvvisamente, chissà perchè poi, in "I".
E io che sono nata lì,dove oggi lavoro ,e a voler essere precisi pure la nonna di mio nonno è nata lì, io sono lì da sempre, io che Giacinto lo conobbi e me lo ricordo bene, ho affermato quella che era la verità, il nome vero è Giacinto, con la "O" finale.
Non è bastato: alcuni colleghi hanno misconosciuto la mia testimonianza. Non per ragioni fondate, ma così, per noia, per tristezza, penso anche per il gusto di farmi inxxxzare.
Alcuni dei miei colleghi vengono da parti diverse d'Italia, certi sono nati all'estero, certi abitano in un altra città, o più semplicemente sono diversi da me, bipede, implume e con un'anima pervasa d'ottimismo fuori moda.
Io mi sono accanita per difendere il nome vero di Giacinto, che come ho detto conobbi davvero, a differenza di qualcuno per il quale Giacinto è solo un nome. Io ricordo me lo ricordo e mi ricordo soprattutto di avere ascoltato da piccola le sue memorie di partigiano , ma non solo, suo nipote è uno dei miei più cari amici. Un'antica amicizia mi lega a quella famiglia di persone speciali, che possono essere per molte ragioni un modello di riferimento morale nella piccola comunità in cui sono nata e cresciuta.
Un piccolo mondo misconosciuto da chi ha radici diverse dalle mie.E perché no, anche un pensiero politico diverso dal mio.
Una mia collega che perorava l'indifferenza tra il nome Giacinto e Giacinti, cosa vuol dire che io appartengo al territorio, mi diceva che lei ed io, suvvia siamo uguali: no, non siamo uguali.
Tu hai un'altra storia, che io rispetto, ma non è la mia.
E se vogliamo dirla tutta, quando Giacinto rischiava la pelle e faceva il partigiano, la gente con il tuo credo politico, se avesse potuto, gli avrebbe fatto la festa.
E se fosse per quelli che la pensano come te, e se fosse per il contributo che hanno dato famiglie come la tua, con il cavolo che questo Paese ti dava quei benefici democratici che oggi non conosci e non difendi.
E allora non diciamo che siamo tutti uguali.
Che gli italiani prima era tutti fascisti.
O che ai tempi di Craxi tutti rubavano dunque era tutti ladri.
C'è tanta voglia di revisionismo, perché fa comodo cancellare le differenze, annullarle e dire che siamo tutti uguali e si ma che vuoi che sia dire Giacinto o Giacinti?
No, non è la stessa cosa. Giacinto non ha fatto il partigiano, non si è sacrificato per costruire un'Italia migliore perché per ignoranza e incuria un giorno qualcuno si permettesse di storpiare il suo nome.
La storia siamo noi.
Grazie partigiano Giacinto!
n.d.r. Giacinto è un nome fittizio, questa piccola storia invece è vera
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
O ballerina ballerina bruna, o anima di carne appassionata, mentre sotto le musiche e le luci che paion fatte, colla loro gloria e i l...
-
di Guido Gozzano Tutto ignoro di te: nome, cognome, l'occhio, il sorriso, la parola, il gesto; e sapere non voglio, e non ho chiesto i...
-
Dovevo fare un'ecografia per una cosa che mi si è riproposta a distanza di un anno e mezzo. Una scocciatura più che un problema di salut...
5 commenti:
BRAVA, MOLTISSIMO BRAVA,
e bella la tua testimonianza
Sara sei perfida, perché vuoi mettere in agitazione l'unico neurone che (a volte) hanno in testa?
Il neurone Silvio non ama il contraddittorio..
Grazie per questo post e queste parole.
Se lo possono scordare! Loro e sottolineo loro non tollerano le differenza e poi invece vogliono che di fronte alla storia risultino tutti uguali il repubblichino come il partigiano... se lo possono scordare! Loro vorrebbero mettere sullo stesso piano il verbo rubare con vivere onestamente... confondere le carte e le testimonianze della storia, voci, parole, volti che vorrebbero cancellare completamente sostituendole con i loro eroi...Mangano, Craxi, Dell'Utri, Poggiolini, Chiesa, Riina, Provenzano, Andreotti... la storia rimane e noi dobbiamo impedire che comprino anche quella.
Un saluto e grazie ancora per questo post
@Ernest il tuo post "potranno recidere tutti i fiori, a non potranno fermare la primavera" mi ha dato lo spunto per scrivere questo, oltre alla rabbia di sopportare chi per arroganza e ignoranza vuol cancellare la nostra Storia.
sono proprio contento di aver scritto quel post se ha prodotto questo
ciao
Posta un commento