La causa occasionale determinante del nostro incontro è stata una pianta che lei teneva esposta sulla sua bancarella. Me ne sono innamorata all'istante e l'ho prontamente acquistata.
Ci siamo messe a chiacchierare e io ho riconosciuto subito il suo accento rumeno e così le ho fatto i complimenti per la sua padronanza della lingua italiana. Ho capito che sente l'Italia il suo Paese, anzi lei ha rimarcato che non le mancava la Romania, perchè la sua vita è qua e sua figlia, nata in Italia, nemmeno conosce la lingua rumena.
Si lascia andare a una considerazione amara "è una lingua che non serve".
Il pensiero va immediatamente a una coppia di vicini, lui italiano e lei statunitense, che hanno educato i loro figli fin dalla culla, al bilinguismo.
Alla signora dei fiori rumena ho quindi ribattuto che a mio giudizio i rapporti tra Italia e Romania sono destinati ad intensificarsi, quindi sarebbe stato meglio che sua figlia apprendesse quella che era a piano titolo la sua "lingua madre".
Acconsentendo tutto sommato io stessa, al fatto che una lingua deve servire, cioè deve avere un tornaconto professionale e dunque economico.
Poi mi è tornata in mente la frase del nonno di un mio ex, che catturato dai tedeschi durante la guerra, aveva maturato la convinzione che se avesse avuto modo di farsi capire da loro, la sua prigionia sarebbe stata meno feroce.
E diceva che una persona che parla una lingua straniera, vale due persone.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
O ballerina ballerina bruna, o anima di carne appassionata, mentre sotto le musiche e le luci che paion fatte, colla loro gloria e i l...
-
di Guido Gozzano Tutto ignoro di te: nome, cognome, l'occhio, il sorriso, la parola, il gesto; e sapere non voglio, e non ho chiesto i...
-
Dovevo fare un'ecografia per una cosa che mi si è riproposta a distanza di un anno e mezzo. Una scocciatura più che un problema di salut...
6 commenti:
Giusta considerazione. La lingua dei tuoi genitori, inoltre, è quella della tua cultura. Anche se nasci in un altro Paese, è una ricchezza che non merita di essere sprecata, qualcosa che va conservato per i tuoi discendenti, quando ti chiederanno di parlare delle loro origini.
Verissimo. Se non avessi conosciuto la lingua inglese non avrei trovato lavoro, non sapevo far altro ai tempi! Ed oggi rispolvero il mio portoghese.. viene a trovarmi una mia amica dal Brasile. E poi i suoni differenti di tutte le lingue sono così belli
Bellissima la saggezza del nonno del tuo ex...ed il suo modo di esprimerla!
Più grande è la nostra conoscenza e più alta sarà la qualità della vita, e un po' di rumeno (non così dissimile dalla nostra lingua) non può far che bene. Ciao
Non è mai tardi, chissà che non ci ripensi. Per far funzionare bene il discorso di abituare da piccoli al bilinguesmo però bisogna che un genitore parli loro esclusivamente in una lingua (es. rumeno) e l'altro nell'altra (in questo caso italiano).
Non credo sia semplice... ci si deve mettere d'impegno insomma.
Un persona che parla una lingua straniera vale due persone, parole importantissime!
Sicuramente non deve essere semplice il ruolo dei genitori impegnati a trasmettere due lingue ai propri figli, ma e' dal loro impegno che deriva la crescita e l'apertura mentale dei figli. A volte vedo anche qui in Romania una certa mancanza di fiducia nei propri mezzi, nella propria lingua e nelle tradizioni...
Posta un commento