10 marzo 2011

Il treno dei sonni

Intercity delle 12,40 per Genova. Leggo un po', scribacchio, finisco presto.
Mi preparo, ma poi aspetto che sia passato controllore, quando finalmente mi avvolgo i capelli nel foulard e dormo serena fino a Genova Quarto. Mi desto un attimo prima che suoni la sveglia del cellulare.
Così mi accorgo che anche le altre mie tre giovani compagne di viaggio stanno dormendo rannicchiate nei seggiolini, mentre l'unico sveglio è il ragazzo, compagno forse di una delle tre.
Oggi sono stata fortunata, perché mi piace dormire in treno, cioè mi piace dormire in generale, ma spesso sui treni bisogna sorbirsi le conversazione telefoniche altrui, fastidiosissime, precedute sovente dalle roboanti note latino americane, o dalle smielate litanie sanremesi delle sonerie dei cellulari.
Poi ci sono quelle volte in cui bisogna sopportare le martellanti conversazioni altrui, cioè capita di viaggiare con gente pettegola che fa "taglia e cuci" per un'ora e mezzo, sui fatti di amici e parenti, stile pentola di fagioli, oppure ci si imbatte con estemporanei conversatori da scompartimento che si intrattengono a vicenda sulle rassegne dei luoghi comuni, dal com'è stato brutto quest'anno l'inverno, a la Liguria se è più bella di qua o di là a tutti 'sti extracomunitari che ora Gheddafi li fa venire tutti in Italia.
E così non si può dormire in pace, accipicchia!
Non parliamo poi dei treni regionali, zeppi di pendolari e di studenti, o del casino che fanno le gite scolastiche!
E allora regalo questo consiglio spicciolo e pure gratis alle ferrovie dello Stato, perché non fare dei vagoni appositamente distinti per ronfatori e per conversatori un po'come un tempo di distingueva tra fumatori e non?
Chissà chi quale tipologia di viaggio sarebbe più richiesta?!

19 commenti:

cielosopramilano ha detto...

mi è capitato tanto volte di cambiare metro o scendere dal bus perchè c'è chi parla (a schiovere) o parla al cell.
trovo poco educato.

Eva ha detto...

L'onomatopea della pentola di fagioli te la rubo!

Costantino ha detto...

Perfettamente d'accordo:Ho fatto per 14 anni il pendolare ed approvo!

Charlie68g ha detto...

io, quando viaggiavo in treno, ero circondato dai ragazzini della scuola alberghiera.
Ma almeno ho imparato un po di ricette

maresco martini ha detto...

Speriamo che non ti capiti come a mè. Un prete che faceva le scorregge silenziose...........

Rosa Bruno ha detto...

Sissì approvo, inoltriamo richiesta alle FS!
E so già che viaggerei sempre nel vagone "ronfatori"... essì!!!

Baciotti ^_^
Namastè

web runner ha detto...

Fra telefoni, taglia e cuci, conversatori molesti, casino di ragazzini la faccio io la pentola di fagioli... sia che voglia dormire sia che voglia leggere, come in genere cerco di fare!

Kylie ha detto...

Io non ho mai dormito in treno! Mi farebbe ansia.

Buon venerdì!

enzo ha detto...

Adoro il treno.
Da piccolo passavo a volte il fine settimana con mio nonno (ferroviere) e mia nonna. La domenica mi portavano in treno a Bagni di Lucca, con la littorina.
Oggi i treni sono molto belli, moderni e tecnologici, ma sembra di essere in un pullman e in più non si possono aprire i finestrini; stare con la testa fuori dalla grande finestra era una delle cose più belle del mondo.
Amavo gli scompartimenti, che dormite!
E poi, per un anno (1979/80), Pisa-Spezia/Spezia-Pisa.
Basta, troppo nostalgico.
Ciao

semola ha detto...

In genere odio gli schiamazzi e le suonerie moleste, però quando andavo all'università mi capitava di osservare chi viaggiava con me e fantasticavo sulla loro personalità, magari sonnecchiando.

chechi ha detto...

anche io adoro dormire, e moltissimo in treno! in un viaggio roma-bari ero talmento rilassata che mi risvegliai a lecce!!! ajajaja! beata giovinezza!

La Sbullonata ha detto...

Mah... io credo cha a volte dovremmo imparare a tollerarci. Io credo di essere una persona educata ma una volta, sull'interregionale della domenica tra Genova e Torino, affollatissimo e incasinatissimo, ho ricevuto la chiamata di un'amica che non sentivo da tempo. Ho posato il giornale che fino ad allora avevo letto in silenzio e mi sono concessa cinque minuti di conversazione. Una signora si è risentita e mi ha ripreso a voce altissima perché la stavo disturbando. A volte dovremmo concederci un minimo di sopportazione per gli altri.

Ernest ha detto...

Secondo me sarebbe fantastico... io mi prenoto! :)

Emix ha detto...

Perchè invece non fare dei treni che arrivino in orario senza costare un occhi della testa? Fantascienza, già, lo so.
Comunque la carrozza per ronfatori andrebbe a ruba, nice shot!

mark ha detto...

Bastano due tipologie di vagoni, i rompi e i non rompi...tutti gli altri viaggiano in prima classe...;-)

Enzo ha detto...

Ma come non potrei essere d'accordo. Ma è mai possibile che alle 6.52 ad Asti salgano sempre ( e si siedano nel "mio" vagone" ) tre simpatiche signorine di mezz'età che non fanno altro che parlare parlare parlare....Ma dormite c****! Eh..quando ce vò ce vò!

Adriano Maini ha detto...

Ma che bello riuscire a dormire in treno! L'unica volta che mi é capitato, non era cosa voluta. Ed ho pure saltato la stazione di arrivo ...

oriana ha detto...

non potrei mai dormire in treno, io sono una curiosona ficcanaso, mi piace molto ascoltare le chiacchiere degli altri ed immaginare i retroscena...

Anonimo ha detto...

io non chiudo occhio sui treni neanche a morire... peccato che ci passo anche 5 ore quando vado a casa... per fortuna ci sono musica e libri!