09 maggio 2011

La mia professoressa e Dante.

Pedalo verso la cartoleria più antica di Sarzana nelle cui vetrine ho scovato delle cartoline del 1965,una collezione di disegni di Guglielmo Carro dal titolo "ricordi danteschi", ovvero ritratti sui luoghi della mia Val di Magra in cui è stato Dante.
Una cartolina ritrae Bocca di Magra vista dal Monastero del Corvo, un'altra la Pieve di Sant'Andrea a Sarzana,in un'altra ancora Guglielmo Carro ha tratteggiato una veduta di Fosdinovo e poi c'è la mia Luni, il mio anfiteatro, all'ingresso del quale l'artista "ha visto" una statua di donna...
Fondi di magazzino al prezzo di 25 centesimi e ne ho già acquistati in abbondanza e adesso mi sto recando per un nuovo acquisto...mi fermo al semaforo e dall'altro lato, davanti alla cartoleria, davanti alle cartoline che celebrano Dante, vedo lei, la mia professoressa di italiano del liceo classico!
Non so quanti anni abbia oggi,direi che picchia sui 73, 74 portati benissimo: ne sono passati 23 da allora, da quando a noi ragazzotte di 17 anni innamorate, truccate, arrabbiate, cattive, tenere, un giorno si lasciò sfuggire "non vi fidate mai di chi non ama Dante!".
Poi mi rimandò quell'anno e a settembre mi trovai latino,filosofia e italiano. Una volta promossa all'esame di riparazione, cambiai scuola e andai al liceo classico di Carrara dove divenni quella secchiona che in parte sono ancora oggi.
Ma la frase su Dante non l'ho mai dimenticata, anzi, la cito spessissimo nella mia piana, quando sono al lavoro, quando intrattengo (sfinendoli?) i visitatori dicendo a loro: "e adesso vi saluto con una data..." e racconto loro del 1306 cioè quando Dante ha visitato la mia Val di Magra, di quando ha cantato Luni...
"non vi fidate mai di chi non ama Dante!".
E adesso che non sono più la ragazzotta di 17 anni anni, dai capelli lunghi , truccatissima, ma sono una 40enne con i jeans e la polo blu e i capelli raccolti, me la vedo lì che passa davanti alle cartoline di Dante che io sto andando ad acquistare!
Passo con il rosso sulla bici, cosa che non faccio mai, e inizio a chiamarla, lei si ferma e dopo 23 anni la ringrazio per quella sua lezione infinitamente preziosa che non ho mai dimenticato: credo che sia contenta di averlo saputo!


per una cronaca del soggiorno di Dante in Val di Magra

Questa storia è dedicata a Gianni che invece mi ha insegnato che non bisogna mai aver paura di dire la verità.



n.d.r. io sono stata rimandata nel 1987 di italiano, latino e filosofia. Ora a parte che poi in filosofia mi ci sono laureata, facendo per altro una tesi che era quasi tutta in latino...sul fatto di essere stata rimandata in italiano chi mi legge fa le considerazioni che più gli sembrano opportune.
Alle volte ci sono delle situazione che vanno complessivamente contro una persona, ma la solarità alla fine emerge sempre!

9 commenti:

cielosopramilano ha detto...

sono di parte.
ma che bel post

La Sbullonata ha detto...

Non mi fido di chi non ama Dante nella stessa maniera in cui non mi fido di chi non sorride mai.

marco de carolis ha detto...

Belle...

Taglia46 ha detto...

Al commento di Alessandra aggiungo fiori e nutella!! Non fidarsi di chi non ama Dante, non sorride mai, non mette il naso in mezzo ai fiori e non socchiude gli occhi, gustando un cucchiaino di nutella!
p.s. Forte la Prof!

Alberto ha detto...

Sempre bello incontrare i vecchi professori. Non tutti, solo alcuni, quelli che hanno lasciato un buon segno.

nonno enio ha detto...

è bello vedere che anche tu provi emozioni al rivedere l'insegnante che ti ha rimandata... anch'io ne rivedo una quando torno al paese, quella che mi ha segato latino e greco, ma non mi sbraccio per salutarla...

viola ha detto...

Che bel post Sara.. mi sembra di vederti, in bicicletta, alla ricerca del tempo perduto:)) un bacio

Adriano Maini ha detto...

Quante cose belle, vere e profonde, da Dante passando per la tua splendida zona ad una professoressa come ce ne sono state, e ce ne saranno ancor meno, poche! Compresa la tua solarità.

Tonino ha detto...

Qual cosa bella
coltivò la prof.
Una secchiata
di quarantenne ruggente
amante il poeta
di figure e di rime
di fiori e di laudi.
Noi ,attoniti e fissi,
ci chiediam cosa sarà
ai cinquanta urlanti ?
Ciao T.