02 maggio 2011

nostalgia del 1 maggio

...non quello di ieri, ma quello di una volta. Quando l'unico problema che si poneva era che poteva piovere e allora addio pic nic!
La festa del 1 maggio prevedeva: scampagnata + grigliata + partita a carte sul plaid.
Il massimo della fatica era incamminarsi a piedi alla ricerca di un baretto sperduto in campagna dove, se la macchina era accesa, un barista corpulento ti preparava un caffè.

Ora tocca andare alla manifestazione.
Al concertone.
Alla beatificazione.

Poi ci sono i musei aperti e i monumenti del nostro incomparabile patrimonio artistico storico e archeologico etc. che come dice lo spot "se non lo visiti te lo portano via...".
Ma farsi un bel pisolino sdraiati su un plaid all'ombra dei castagni no?

Quindi c'è il 1 maggio dei negozi che devono restare aperti perché la crisi, che anche il sindaco di Firenze Renzi l'ha detto...però io quando sono andata a Firenze lo scorso ottobre sono restata molto perplessa per quelle catene di grandi marche che hanno invaso il centro, che sono gli stessi negozi che trovi ovunque, (per lo più negozi di mutande!) che occupano i centri storici ed esercitano una spietata concorrenza nei confronti di piccoli negozi.
E che dire di tutte quelle frittellerie che ammorbano l'aria? Ma la qualità di un centro storico come Firenze non sarà da preservare o è una cosa aleatoria?
E la crisi si risolvere obbligando la gente a lavorare nei giorni di festa? Un po' approssimativa come ricetta anticrisi!
Quel giorno a Firenze mi hanno rifilato un caffè schifoso, ma proprio imbevibile, a un passo dal duomo, in un bicchiere di plastica, chiedendomi 2 euro e 40: mi sono lamentata con il barista, che per tutta risposta mi ha detto che lui sono anni che ha il bar lì in centro.
Sarà, ma io simpatizzo per il caffè del corpulento barista di campagna!

6 commenti:

maresco martini ha detto...

Un commento? ma Tu ha dato materiale per discutere mesi. E hai detto cose giuste. Non solo Renzi ma moltissimi, ovvia quasi tutti, anche nei piccoli paesi fanno mercatini, sagre camuffate per far comperare cose inutili. Poi una merenda alla maestà!vuoi mettere. un pochino alla volta, come diceva un mio amico contadino ci trovati con due-palle al buco del culo!

Kylie ha detto...

Dalle mie parti la scampagnata resiste ancora. Forse più verso il mare che verso verdi prati ma c'è.

Un bacione

Alberto ha detto...

Cara Sara e se si ritornasse alla scampagnata + grigliata + partita a carte sul plaid?

Charlie68g ha detto...

Da noi le scampagnate si fanno ancora, anche se resistere alle numerose feste e sagre che organizzano per quella data non è facile

Adriano Maini ha detto...

Non le farei più ora, alla mia età, ma le scampagnate di una volta erano un non plus ultra!

Ernest ha detto...

plai e partita con pali fatti dalle felpe, poi frittatone e bibita, chitarra e tutto il resto.
Che spettacolo che spettacolo