14 maggio 2011

Precedenza

Biglietteria deserta, arrivo allo sportello per fare il biglietto del treno e mi perdo 30 secondi in più a parlare con l'operatore che conosco e non vedo da tempo. A un tratto mi rendo conto di avere accanto una ragazza straniera che inizia a chiedere un biglietto per il treno. Scandisce e ripete, interrompendomi.
Lui mi chiede se siamo insieme e io ridendo la guardo, minuta, giovanissima e con una massa di ricci neri e gli dico che potrebbe essere mia figlia. E'un accenno indiretto ai miei 40 anni e ai 20 che presumo abbia lei, che mi ricambia con un mezzo sorriso, ma dolce.
Non stava per perdere il treno, solo evidentemente trovava fastidioso il mio indugiare allo sportello. L'ho vista tante volte in questi mesi, quando con le sue amiche/colleghe prende il treno che la porta a prostituirsi.
Stasera mi ha interrotto per passarmi avanti e io in altre circostanze non esiterei un attimo a tacciare di maleducazione chi avanza un simile comportamento, ma con lei proprio no. Perché venendo in Italia con i suoi 20 anni a fare la prostituta, non incontra certo gente che le insegna le buone maniere.

3 commenti:

enzo ha detto...

Siamo il paese principe dei puttanieri.
E non solo: a livello sociale, culturalmente siamo spazzatura, la parte più bassa e puzzolente della ricchezza, forti con i deboli e deboli con i forti.
Se penso a mia figlia, che di anni ne ha 24, mi accorgo della grande opportunità di essere cresciuta in un certo luogo, e al tempo stesso del deserto affettivo che c'è nella nostra amata italietta.
Buongiorno e ciao, buona domenica grigia (almeno qui)

Adriano Maini ha detto...

Ne ho visto anch'io di ragazze così!

Anonimo ha detto...

Certo anche tu
(straniera+giovane=prostituta)
Paolino