E'un periodo che incontro quotidianamente persone del nord Europa, quindi donne biondissime e altissime, bambini che sembrano usciti dalla pubblicità, uomini dagli occhi azzurri, come i pirati di Hasting, e da autoctona devo dire che questo interesse verso la zona in cui sono nata, vivo e lavoro, mi lusinga molto.
La signora finlandese mi racconta che lei e il marito sono innamorati del nostro Paese, per l'ebbrezza della Storia in cui noi eccediamo e considera dunque che mentre noi con l'Impero Romano avevamo conseguito un notevole livello di civiltà, dalle sue parti erano ancora arretrati e sparuti.
Io le rispondo che quando i Romani sono arrivati nella mia piana, anche noi liguri apuani eravamo un po'rozzetti e non conoscevamo l'uso della scrittura...e poi se paragoniamo i Romani con i Greci, o con gli Egizi...
La Storia è così, trovi sempre qualcuno più evoluto andando indietro nel tempo. E la signora finlandese concorda.
Poi mi fermo di scatto, mi volto verso il mio seguito e la mia ospite nordica ed esclamo tra il consenso dell'intero drappello: signora non è importante ciò che noi eravamo 2000 anni fa! conta quello che un Paese è oggi! E il vostro è un Paese stimato, voi oggi siete un modello di civiltà per tutta l'Europa!
Provare a dire di no! E chiediamoci invece cosa siamo diventati noi oggi!
3 commenti:
a volte, davvero, una storia così gloriosa non ce la meritiamo!
ciao Sara
mi piace pensare alla tua immagine giardinicola con cesoie in mano pronta a cogliere e donare una rosa...
Per quanto riguarda il Nostro beneamato Paese..dalla storia dovremo aver pur imparato qualcosa!
buona settimana
simonetta
Sono considerazioni che mi fa spesso in modo molto dotto un mio caro amico! A te un caldo abbraccio per averle rese così vive e sincere!
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