28 settembre 2011

GITA/socializzare?!

Settembre è uno spettacolo nella mia piana. Il cielo è terso, le Apuane risplendono di bianco, mentre la campagna, passata l'arsura estiva, con le prime piogge si è ammantata di verde tenero, diffuso tutto intorno.
M'immagino a poche centinaia di metri da dove sto lavorando, le spiagge di Marinella, la dolcezza del sole, qua e là pochissima gente sull'arenile e sullo sfondo il promontorio del Caprione che si protende dal fiume Magra verso il mare.
Arriva la gita di un liceo, in tutto 80 ragazzi e gli insegnanti e hanno chiesto ben "quattro operatori!": accipicchia che voglia d'imparare!
Ma al dunque mi sembrano tutti un po'distratti e sono pochi quelli che realmente ascoltano la guida, prossima tappa il mare, appunto e quindi un giro libero per Sarzana.
Come al solito mi metto a far domande agli insegnanti, insomma faccio la padrona di casa e l'insegnante discorrendo afferma che è consapevole del fatto che i ragazzi non stanno seguendo la guida... certo che una gita così a inizio anno scolastico mi lascia alquanto perplessa ..." la facciamo ogni anno perché sono classi nuove, le portiamo in gita per farli socializzare...".
Una classe di quattordicenni deve fare una gita per socializzare?!!
E io mi chiedo, tra i ragazzi e i professori, chi sia ad avere più fretta di terminare il percorso di istruzione e correre al mare?!

5 commenti:

Unknown ha detto...

cara Sara, io mi ricordo di una gita scolastica a Siena, in cui il mio prof di storia dell'arte convinse a partecipare un'altra prof che aveva una particolarità: era non vedente. La sua passione nell'ascoltare la descrizione minuziosa di ciò che noi guardavamo quasi di malavoglia, la sua necessità di toccare i materiali per farsi un'idea più precisa, mi hanno talmente colpita da farmi cambiare rotta, in quella gita: imparare imparare imparare il più possibile e solo dopo, divertirmi! Che ricordo pazzesco...Questo per dire che forse oggi molti prof non sono più motivati come una volta. Molti, non tutti, per fortuna.

Adriano Maini ha detto...

Ti dirò un'amara verità. Anche ai miei tempi, inizi anni '60, era così. Anche per me. Poi, nel proprio tempo libero mi cercavo e praticavo le buone letture. O, fuori da comitive scolastiche, guardavo e stupivo: dalle mie parti, a Genova, a Milano, ecc Poi, non tutti però, si cresce ...

bollibollipentolino ha detto...

cara Sara purtoppo i prof che amano fare il loro mestiere al giorno d'oggi sono mosche bianche e i ragazzini... lasciamo perdere... troppo impegnati a flertare come ventenni con i telefonini ed i social network...e comunque è assurdo fare le gite all'inizio dell'anno per socializzare... la sosta al mare...ma che è?? quando mai si è visto? Ho studiato in campania e in IV ginnasio si andò per 1 solo giorno a Paestum, il mare lì è bellissimo, ma l'abbiamo visto da lontano perchè il pulman ci passò vicino, per me fu bellissimo poter vedere dal vivo quello che avevo solo visto solo sui libri! rabbrividisco al pensiero che la scuola che avranno i miei figli non potrà mai essere come quella che ho avuto io, dove si studiava con lacrime sudore e sangue dalla mattina alla sera senza finire dallo psicologo (come succede ora) se un prof è troppo severo...

Ernest ha detto...

mi sembra davvero assurdo che ai ragazzi serva una gita per socializzare... lo fanno da soli.

viola ha detto...

Sara, una bella foto della tua piana vestita d'autunno?:)