14 luglio 2012

ma vai a dare il ramato!

C'è la crisi, si sa. Il fatto è che mica è finita! non temo il mio destino individuale, temo la catastrofe globale. Di dover far scorte tra gli altri di assorbenti e cibo per gatti. 
L'impiegato allo sportello me lo dice un po'per scherzo un po'no :"spendi pure tutto perché dopo il 15 agosto non resterà più niente". 
"Allora mi compro una borsa nuova, almeno capitalizzo!". 
Mi sembra una buona idea, cioè praticamente una borsa nuova, il giorno che i bancomat si congeleranno, sarà come un investimento! Che poi è una borsetta piccina piccina. Una tracolla in cui infilare giusto le chiavi, un rossetto, due cosine insomma. 
E'da un po'che ci penso, perché io con le borse sono così, cioè me le posso sognare anche di notte!
E quindi dopo aver fatto le commissioni per Sarzana, mi dirigo nel negozio dove so che vendono la linea di borse  dei miei desideri. E arrivo in bici, carica di sacchetti nei cestini: dal detersivo alla spina, allo yogurt bio, al caffé guatemalteco (e che cavolo finanzio i progetti etici di mezzo mondo, avrò pur diritto a pigliarmi una borsa sfacciatamente firmata?!).  
Indosso anche la maglietta con scritto "mai stata zitta" che ho preso alla manifestazione della Cgil a Roma, quando c'era ancora Epifani 
Il tipo del negozio mi guarda subito di sbieco, mentre parcheggio la bici, non so se è per via della bici, o forse istintivamente lo urta il mio look sexy-proletario.
Chiedo di lei, cioè la borsetta che desiderato tanto: "l'abbiamo finita!" mi dice con soddisfazione, come dire "t'ho fregato!". 
Cavoli proponimi qualcos'altro, no, babbanasso! Voglio una tracollina!
"Ma la ritrovo?" imploro speranzosa, "Certo signora! ma se ne riparla tra due mesi!", evidentemente il mio disappunto gli dà soddisfazione!Due mesi per una borsa?! ma scherziamo?
Mi aspetterei una disponibilità diversa, tanto più che lui è un concessionario di quella linea di borse accidenti!
E invece non  mi non resta che andarmene, meditando che la borsa che mi piace me la prenderò la prossima volta che vado a Genova o al Forte. 
Poi in certi posti hanno pure il coraggio di dire che non vendono per colpa della crisi. 
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11 commenti:

Nik ha detto...

Menomale che a noi maschietti le borse non dicono un granchè, sai quanti soldini risparmiati?
A parte le battute sian messi molto male si vede sempre più gente che rovista nei cassonetti, Spesso ringrazio di avere un orto: un po' di verdure e qualche uovo non mancano mai.

maresco martini ha detto...

C'è TANTO VECCHIUME NEL COMMERCIO E ANCHE NEI LABORATORI DI ABBIGLIAMENTO, QUELLI ASPETTANO DI FINIRLE PRIMA DI RIORDINARLE, GLI ALTRI ORDINANO LA PELLE QUANDO ARRIVA UN ORDINE, LE CONCERIE ASPETTANO DI FARE LA BOTTALATA.
CHI NON SI SVEGLIA CHIUDE

Adriano Maini ha detto...

D'aspettarsi di tutto, in certi negozi...

Anonimo ha detto...

Questo e' un post che potrebbe essere utilizzato in un esame di scienza delle organizzazioni economiche:

1) il negoziante esempio eclatante di quanto siano incapaci i commercianti italiani.
2) Te che acquisti a prezzo maggiorato i prodotti del commercio equo e solidale (di cui gli importatori italiani hanno beneficiato diventando straricchi.
3) il conflitto irrisolto tra uomo di destra lavoratore autonomo e donna di sinistra dipendente pubblico e cgiellina con il primo che lascia gli occhi in mezzo alle tette della seconda, ma poi diventa antipatico perche' mai si metterebbe con una mezzo noglobal.

Francesco non loggato

Costantino ha detto...

Complimenti per la maglietta "mai stare zitta", e, per quanto riguarda la borsetta, mi verrebbe da canticchiare "Ma cos'è questa crisi...", nel timore che a pagarne le conseguenze siano sempre i soliti.

nonno enio ha detto...

bella maglietta, simpatica e spiritosa eccellente quello che lascia intravedere... complimenti

Lady Crochet ha detto...

Sì che poi questi commessi sono antipatici e sorridenti. ma che ti ridi se la borsa non c'è più? fammi una smorfia, storci quel naso che ti ritrovi, o magari stringi un po' più forte il nodo della tua bella cravattina così ti ci strozzi.
Non è che voglia dare la colpa ai commessi, ma in quel momento con chi te la prendi?
E poi mi chiedo sempre dove vanno a finire i soldi delle nostre tasse, visti gli imminenti ulteriori tagli alla sanità.
bella la canotta. Scusa il frullato di commenti, ma ho scritto di getto.
Simo

Kylie ha detto...

Bella la maglia! Ma che borsetta era?

Un abbraccio

Cinzia ha detto...

Ciao Sara, la voglio anch'io quella maglietta. Dove si compra?

La prossima volta che vengo a trovare mio papà, ti faccio sapere, magari potremo incontrarci

Saluti cari
Cinzia

Ernest ha detto...

eh eh effettivamente bella maglia!:)

patrizio spinelli ha detto...

Sì la maglia va bene, ma la mannequin, ne vogliamo parlare....