13 ottobre 2012

bambini, cani,questori e Platone

Della vicenda del bambino di Padova, oltre a tutta la serie di brutalità, mi ha colpito la posizione assunta dal questore, che ha legittimato l'accaduto.
Personalmente non mi capacito  della possibilità che un privato cittadino, come il padre del bambino, partecipi a un operazione di polizia , salga addirittura sull'auto della pattuglia.
Siamo sicuri che se il padre invece di essere uno stimato avvocato, fosse stato un operaio o un precario, avremmo assistito allo stesso spiegamento di forze dell'ordine?

Mio nonno Nandino della Battilana,  raccontava che un giorno a Carrara, dunque in città,  era entrato in un negozio un signore, cioè un uomo ricco, influente e stimato e aveva con se il suo cane e tutti i presenti si erano messi a dire, uh, ma che bel cane! che cane simpatico etc. e giù lodi al cane!
Allorché il mio nonno comunista commento : quando il cane è un cane di un signore, allora si dice che è un signor cane.

Platone considerava buona cosa l'educazione comunitaria, dunque non genitoriale , dei figli.
I Greci avevano la tragedia, proiezione attraverso la quale sublimavano gli odi parentali, noi invece nascondiamo le meschinità inconfessabili della nostra società con la Famiglia del Mulino Bianco.

11 commenti:

Francesco ha detto...

ma un poliziotto fa il poliziotto!

Sara ha detto...

Si, infatti i poliziotti arrestano i delinquenti, mica i bambini.
Non credo che Manganelli si sia scusato sull'onda dell'emotività.

Melinda Santilli ha detto...

Un membro delle forze dell'ordine deve compiere il suo dovere nel rispetto delle leggi e degli individui, non abusare del potere conferitogli dallo Stato. Facile picchiare un bambino perchè è indifeso e poi incassare una mazzetta da un mafioso.
Quello che è accaduto è lo specchio di un paese che non funziona.
E per tornare a Platone, meglio una sana tragedia della famiglia Mulino Bianco.
Ciao Sara!

Anonimo ha detto...

Si è scusato perchè negli ultimi tempi non si fa altro che sputare addosso alle forze dell'ordine, spesso a sproposito (e mi chiedo francamente chi è che sta spigendo così tanto in questa direzione che entro breve porterà a tafferugli veri, visto che già siamo ad un passo dalla guerra civile).
Si è scusato perchè era la cosa più semplice e sensata da fare per evitare di acuire la polemica. Niente emotività infatti, una decisione ben ponderata che poco ha a che fare con la vicenda in sè e per sè.

Adriano Maini ha detto...

Mi querelano se mi metto a parlare dei poliziotti oggi!

Sara ha detto...

Alhamabra ma te l'ha detto Manganelli in persona?
Ad ogni buon conto lo sbaglio è stato nei modi, credo che sia stato mortificante anche per loro ritrovarsi in una situazione del genere.

bidellissimo ha detto...

Divina Lady,
Ella sa di filosofia come nessun umano, e potrebbe dare lezioni succose ed illuminanti a tutti noi, suoi avidi lettori ed estasiati ammiratori. Sua grazia vorrebbe far capire ad un capo-bidello terra-terra (il quale è pur sempre un inserviente, che raccoglie le briciole della cultura quando queste cadono per caso dalle mense dei sapienti) per quale misteriosofica, esoterica ragione Ella, altissima Athena-Minerva-Satialuna, del divino Platone (come lo appellava Schopenauer) divulga il pensiero più negativo?
Con venerazione, Suo devoto
bidellissimo

Sara ha detto...

@Bidellissimo issimo! ma perché il pensiero più negativo?

Francesco ha detto...

http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_14/bambino-padova-appello-padre_738b3d36-1625-11e2-9913-5894dabaa4c4.shtml

UnUomo.InCammino ha detto...

> Platone considerava buona cosa l'educazione comunitaria

La famiglia mononuclerare esclusiva non solo è una gabbia nella quale l'amore muore di asfissia ma è anche perniciosa per i piccoli che si confrontano per molta parte del loro tempo solo con due persone adulte.
L'educazione qui e ora è prevalntemente famigliare e con le caratterizzazioni attuali della maggior parte di famiglie quindi essenzialmente non comunitaria.
Lo trovo molto pericoloso.

UnUomo.InCammino ha detto...

Ecco, riporto come attivo il collegamento all'articolo del Corriere che ha postato Francesco.
http://www.corriere.it/cronache/12_ottobre_14/bambino-padova-appello-padre_738b3d36-1625-11e2-9913-5894dabaa4c4.shtml

La nuova vita del piccolo consiste anche nel poter iniziare a giocare col papà. Una cosa del tutto banale come giocare.
Quell'intervento ha rimosso il lutto ad un bambino che era stato reso orfano di padre vivente.