08 novembre 2012

molestatori da strada

E'capito che rientrando da Genova mi sono ritrovata alla stazione di Spezia verso le 6 di sera, treni soppressi nella tratta Sarzana-Carrara per un palo della luce caduto sui binari e tanto vale allora prendere la corriera  per tornare a casa. 
Attendo da sola,  seduta su una panchina il "Lerici", quando  passa un tizio della mia età che cammina parlottando da solo, mi adocchia e mi si siete accanto, sulla panchina. Mentre lui continua  a farfugliare, non capisco se il suo italiano è stentato per un deficit linguistico o perché è uno straniero. Mi chiede se può vedere il libro che ho appoggiato sulle gambe. Poiché non voglio essere scortese gli passo dunque "Medioevo superstizioso" di Jean-Claude Schmitt. Lui guarda la copertina, articola parole che sembrano intendere compiacimento per il libro, e quindi me lo faccio restituire. E'chiaro che il libro è una scusa. Restiamo lì, sulla panchina, mentre lui continua a parlarmi, io rispondo a monosillabi, come ho detto non voglio essere scortese, ma non voglio dargli corda, è chiaramente uno che si è piazzato qua perché mi ha visto sola e vuole attaccare bottone. Non sta certo aspettando l'autobus, come invece ho la necessità di fare io! 
Non so cosa mi abbia detto a un certo punto, ma letteralmente in un attimo "non ci ho più visto", mi è salita la  rabbia, al pensiero delle troppe volte che da ragazzina, anche da donna adulta, mi è capitato di imbattermi in questa tipologia di molestatori. 
Mi sono alzata e mi sono allontanata di qualche metro da lì, mentre quello continuava a parlarmi e per fortuna nel giro di poco tempo è arrivato il "Lerici".
Credo che quell'individuo sia una persona in difficoltà, lo dimostravano alcune cose, compreso il fatto di avere tempo da perdere, ma ciò non giustificava minimamente  che potesse invadere il mio spazio, il mio diritto a starmene sola, senza dover subire i suoi sproloqui, approfittando del fatto che non volevo discriminare la sua condizione di disagio.  
Ho raccontato quest'episodio a un amico che ha due bambine, raccomandandomi di metterle le in guardia  e gli ho spiegato che a noi donne viene insegnato fin da piccole ad essere educate e invece sarebbe giusto che ci venisse insegnato come difenderci, perché i molestatori, compresi i disadattati come quello in cui mi sono imbattuta, che magari sono innocui, ma magari non lo sono, si approfittano proprio del fatto che non vuoi essere scortese. 
E poi chi me lo assicura  che se fossimo stati in un luogo meno frequentato quello non avrebbe provato ad aggredirmi?
Scrissi tempo fa sul blog di un episodio in cui ero intervenuta, ma solo in seguito mi sono resa conto che il bavoso molesto in questione lavorava nel mio liceo e già a quei temi si diceva che faceva il filo alle ragazzine! 
Credo che vengano definiti molestatori seriali e sanno che le fermate del bus, piuttosto che gli scompartimenti vuoti dei treni sono luoghi buoni in cui scegliersi le vittime, quindi se una donna adulta sa magari come difendersi, è dovere di tutti noi mettere in guardia le ragazzine : meglio passare da maleducate che subire una molestia!

17 commenti:

Francesco ha detto...

bisognerebbe in realtà allontanarli fin da subito. e quindi essere necessariamente essere scortesi. pensa invece che io non saprei assolutamente come "approcciarmi" ad una donna appena conosciuta

enzo ha detto...

Spesso mi vergogno del mio genere, sempre più spesso.

gds75 ha detto...

io non riesco ad essere razionale in questi casi. la logica direbbe che andrebbero denunciati e fatti curare. nel caso incrociassi una situazione simile, probabilmente, dovrebbero togliermelo da sotto le mani...

UIFPW08 ha detto...

La mancanza di affetto è la base di questo "disturbo". A volte può essere comprensibile, altre volte no. Sara, Hai fatto bene a tagliare corto
Buon giovedi
Maurizio

Lara ha detto...

Concordo con Maurizio:
"Hai fatto bene a tagliare corto".
Ciao Sara, buona serata,
Lara

italiota ha detto...

Sara, quel tizio non ha fatto nulla di male. Capita a tutti, ogni tanti post (ed i tuoi sono per lo più deliziosi), di scriverne uno sbagliato. Diffida di coloro che ti danno ragione anche questa volta, te lo dice uno che VERAMENTE ti stima, ti ammira e ti vuooe bene
Davide

Sara ha detto...

Davide quello non ha abbordato una donna che gli piaceva, il che sarebbe legittimo, quello ha individuato una possibile vittima, cioè una donna sola, di sera, per approfittarsi della sua compagnia.

Kylie ha detto...

Sì le ragazzine sono le più indifese. E adesso sono anche più sfrontate di come eravamo noi anni fa. È preoccupante.

Bacio e buon venerdì!

nucci massimo ha detto...

I comuni mettono le panchine perchè possano accogliere più persone
non contemplando il fatto che qualcuno non vuole compagnia
per costoro avrebbero dovuto mettere delle sedie, ma non è previsto,
nei cataloghi di arredo urbano ci sono solo panchine
e poi te la immagini una fermata del tram con una sedia?
Quindi niente di male se nella panchina che occupavi tu si sia seduto anche un altro.
E' giusto anche che se tu non gradisci la sua compagnia
o gli dici di andarsene
o ti alzi tu, così hai fatto perchè t'andava di far così.
Se, come dice Maurizio, al tipo manca affetto
non sei tenuta a darglielo tu.

UnUomo.InCammino ha detto...

E' molto importante che tu mantenga una sorta di fredda serenità, quasi di impavidità.
Esiste un meccanismo abbastanza noto in etologia per cui alcuni animali diventano (più) aggressivi se percepiscono la paura.
Ad esempio alcuni cani diventano (più) mordaci con persone che li temono.
Il fatto è che gli homo, come tutti gli animali, percepiscono dal comportamento non verbale lo stato di paura/calma/aggressività di altri animali ad essi prossimi.

Una sorta di calma, di fermezza o anche audacia che diventa una sorta di profilassi.

Emix ha detto...

Essere scortesi a volte è il male minore. Per dire, essere un tizio che impprtuna la gente è certamente peggio.
Ciao Sara! :)

nonno enio ha detto...

tutto è bene quel che finisce bene, oggi a Vasto una ragazza è stata aggredita e pesantemente pestata in pieno centro a ai soccorritori ha detto di non voler andare all'ospedale ne di voler denunciare il suo aggressore, lui 47 anni lei 25, perchè lo amava... era il suo ragazzo!

UnUomo.InCammino ha detto...

> perchè lo amava...

Queste dinamiche di grave dipendenza sono eccelentemente trattae da Ameya Canovi nel suo luogo, Amore dipendente.

Eva ha detto...

Diciamo che già consigliandoci di "essere maleducate" esterni la tua consueta eleganza. Il consiglio esatto doveva essere: "Siate spietate".
Buona domenica senza autobus cara.

Ubique Chic, H2O Fashion added

Chris ha detto...

Mi piace sempre molto leggerti :-) Secondo me essere gentili e non scortesi potrebbe essere frainteso da certi uomini, come hai detto tu, meglio mettersi nell'altola' e bloccare nel nascere ogni situazione che potrebbe degradare. A volte mi sento fortunato di essere nato uomo dato che di donne molestatrici non ce ne sono poi cosi' tante :D

aboutgarden ha detto...

hai fatto più che bene, ma non sempre si riesce ad essere tato lucide! e certo anche il retaggio della buona educazione, però ci hanno sempre insegnato anche a non parlare con gli estranei...
ciao Sara
ti lggo sempre con tanto piacere
simonetta

Enzo ha detto...

Chi viaggia quotidianamente si imbatte in ogni genere di molestatore. Io ho lo stesso tizio che sale sul La Spezia e ogni giorno mi dice se vuole comprare i suoi quadri. Se rispondo che non ho moneta mi dice: "Anche la carta va bene". So a cosa servirebbero quei soldi. Dò sempre la stessa risposta. Per una donna il pericolo è maggiore. L'educazione non si compra al supermercato ma chi ce l'ha, non deve approfittarne. Il rischio è sempre grande. Buona serata!