16 dicembre 2012

L'educazione delle bambine

La  libreria per ragazzi  è tappa obbligata da quando nei mesi scorsi ho deciso fermamente che  a figli e figliastri dei miei conoscenti, amici, affini etc. avrei regalato solo libri. 
A riempire i fanciulli di ricariche, videogiochi e magliette di Hello Kitty, ci pensino gli altri.
Che poi io non avendo una prole materiale, potrò quanto meno permettermi che ne so...una prole morale?! 
E allora son lì devo scegliere, mentre mi fanno vedere dei libri troppo carini, accipicchia, devo comperarne addirittura  sei e mi gira un po'la testa tra libri sui dinosauri e Anna dai Capelli Rossi. 
E dopo aver comperato un libro con le storie dell'indimenticabile  Pimpa, è il momento di acquistarne uno per la figlia di  un'amico, una piccina che va ancora all'asilo e non conosco la bimba, non conosco la mamma, insomma non so che libro scegliere!
La signora del negozio, gentilissima,  mi presenta il libro di Cenerentola
Che si che è una favola che conoscono tutti! ma è così bello questo libro, lo sfogliamo insieme, è di quelli che mi facevano sognare da bambina!
Scorrendo le pagine,una dopo l'altra infatti, appaiono e si muovono le figurine di cartone, fino ad arrivare addirittura alle scarpette di Cenerentola, dal color rosa intenso, con inequivocabile  tacco 12...deliziose si, mentre si ergono in cartone appunto,  in centro pagina!
Scarpette? Tacco 12? Cenerentola che viene emancipata dalla condizione servile perché il Principe Azzurro resta colpito dalla sua bellezza?!
Quanto impegno ci sarà voluto negli anni, a intere generazioni di bambine,  per liberarsi dalle costruzioni maschiliste imposte dall'infanzia?!
E queste scarpette tacco 12 in un libro per bambine?!
Educhiamo l'infanzia al velinismo? Quasi ce ne fosse bisogno!
Vergogna!!!
E per lei ho scelto così di acquistare le fiabe illustrate di La Fontaine. 


15 commenti:

nucci massimo ha detto...

Ma in camera tua si fanno le riunioni delcollettivo di rifondazione? :-))
Hai ragione Sara, educazione al velinismo, vent'anni di berlusconi c'hanno segnato nel profondo, sarà dura cavarseli di dosso.

viola ha detto...

ottima scelta quella dei libri per Natale :) una buona domenica cara Sara :))

Anonimo ha detto...

Te l'ho gia' detto l'altro anno mi pare. Riceveranno i meno graditi tra i regali. Poi fai tu.

Francesco slogged

Sara ha detto...

Francesco vorrà dire che si abitueranno al fatto che nella vita poche volte ti solo regalate cose gradite!

UnUomo.InCammino ha detto...

Quando vado al TPO di Bologna a ballare in un centro sociale storico e vivacemente antagonista non poche tanghere arrivano con bircke stock, scarponcini, anfibi etc. indossano le loro meravigliose scarpette da tango tacco 10 o 12 ballano con maestria, seducono, giocano, si divertono, finiscono, si rimettono le calzature precedenti, tornano a vivere.

E' molto bello questo perché è l'abbracciare la seduzione, sceglierla con arbitrio nelle dosi quantità e somministrazioni che si vogliono e poi quando si passa ad altro si finisce il gioco.
Il velinismo è invece aver degradato, diminuito il femminile a sole cosce e poppe semicelate al vento, a tacchi e lampadamee a labbra al silicone.
Ecco tra questo eccesso e un moralismo eccessivo, quaresimale e reattivo a questo ci sono vie di mezzo migliori.

Anonimo ha detto...

Hahaha cara amica, certo la trama di cenerentola è un cliché, l'emancipazione attraverso la bellezza e il matrimonio, ma più spesso il mercimonio, un certo signore ex presidente del consiglio ne ha fatto pubblicità sfrenata, e il cliché è stato applicato a veline e velone. Quindi non è cambiato nulla dai tempi di cenerentola? Sicuramente nell'immaginario collettivo è cambiato poco! Continuiamo comunque a regalare libri di favole, io lo farò sicuramente!

Anonimo ha detto...

Hahaha cara amica, certo la trama di cenerentola è un cliché, l'emancipazione attraverso la bellezza e il matrimonio, ma più spesso il mercimonio, un certo signore ex presidente del consiglio ne ha fatto pubblicità sfrenata, e il cliché è stato applicato a veline e velone. Quindi non è cambiato nulla dai tempi di cenerentola? Sicuramente nell'immaginario collettivo è cambiato poco! Continuiamo comunque a regalare libri di favole, io lo farò sicuramente!

Anonimo ha detto...

Ciao Sara, ma certo che sono d'accordo con te! L'emancipazione sociale attraverso la bellezza, il matrimonio e il mercimonio è un cliché sociale che ci ha accompagnato per secoli, e che ancora è duro a morire... un certo ex presidente del consiglio ne ha fatto una bandiera, o sbaglio? Ancora sento lo svolazzare di veline e velone... meno male, che come ha detto qualcuno..."il buon Dio ha buttato lo stampino!"
Ad maiora cara amica!

nonno enio ha detto...

i libri sono sempre un ottimo regalo, peccato che se ne è persa l'abitudine di regalarli e di leggerli... io ai miei nipoti dò i soldi che poi si spendono a loro piacimento...

Federica ha detto...

sicuramente sei una "zia" molto attenta: quante cose passano nelle nostre menti senza che nemmeno ce ne accorgiamo!

speriamo che il futuro ci regali tanto spazio per ogni tipo di donne, sia quelle che la scarpetta preferiscono farsela riportare che quelle che vanno a recuperarsela da sole. libertà è quello che mi sento di augurare alle "mie" bambine.

Costantino ha detto...

Li ho ancora i libri di quand'ero bambino.
Erano edizioni "adattati per i ragazzi"m come usava nel mondo puritano di allora.
Li ho letti con passione, e ne ricordo ancora bene i contenuti.
Come ricordo, e rimpiango, le diottrie perse per leggerli.
Concludo con un grande augurio di Buon Natale per te e per quelle terre ancora a me sconosciute che vanno da Luni a Sarzana.

Kylie ha detto...

Io, sui consiglio di un'amica che ha nipoti, ho regalato i puzzle abbinati al libro. Un'idea diversa.

Bacio e buona giornata!

enzo ha detto...

Questi ultimi venti/trenta anni hanno fatto perdere la nostra bellezza interiore (il retaggio della nostra civiltà per lo più contadina, semplice, vera, schietta, amorevole, legata alla Natura) e devastato quella esteriore (mari, monti, campagne).
All'essere si è privilegiato l'apparire, e ci ritroviamo in una società brutta, ignorante e volgare.
Poche luci brillano, io mi appasto di quelle: altrimenti non sarei qui.
Ciao!

Anonimo ha detto...

Cenerentola è sempre stata una fiaba non certo femminista: in definitiva è il piedino piccolo e non la bontà o almeno la bellezza del volto a far innamorare il principe. Poi l'origine asiatica è evidente, giacchè i piedini piccoli sono stati un tormento inflitto in Asia. Se poi ci aggiungiamo il tacco 12 da velina nostrana, siamo a posto. Però le fiabe sono fiabe, i bambini secondo me si rendono conto della distanza fra la fiaba scritta e la realtà (ben più pericolosa e dannosa è la televisione)

aboutgarden ha detto...

e tu le sentiissi tutte assieme starnazzare... da paura! e sono mamma di una undicenne che cerco di proteggere(battaglia quasi persa...) dal velinismo diffuso, sono controccorrente e non bigotta nel voler far rimanere ancora un po' bimba la mia piccina, ma è così difficile! Pensa che ho persino rinunciato alla televisione( non è grande rinuncia in effetti) per evitare la martellante di propaganda consumistica e telefilm a dir poco deleteri!
mia figlia sta divorando la serie di libri DIARIO DI UNA SCHIAPPA... e lei non era certo una gran lettrice!
baci Sara Buon Natale, le zie regalano libri!
simonetta