Lesbia mi dicit semper male nec tacet unquam de me:
Lesbia me despeream nisi amat.
Quo signo? quia sunt totidem mea: deprecor illam assidue, vero dispeream nisi amo.
Lesbia parla sempre male di me e non smette mai di palare di me:
che io possa morire se Lesbia non mi ama!
Da quale indizio lo deduco? Perché io faccio le stesse cose nei suoi confronti: parlo sempre male di lei e possa io morire, se non la amo!
Catullo, carme 92
06 gennaio 2013
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10 commenti:
ma perchè hai riportato Catullo?
Perchè non volevo iniziare l'anno con il governo Monti.
Ma tu sapevi che Lesbia in realtà era un uomo?
Un abbraccio
Mel
:-)
Divina, forse hai temuto di tradirti, parlando troppo, e sempre male, di Monti: avresti fatto capire a tutti noi che lo ami...(emoticon che sorride-irride, o sghignazza).
Certo che Monti, invece, non ti caga...(idem). Ma forse è solo un compassato gentiluomo di altri tempi: forse il suo ardore per te, lo manifesta soltanto in privato...(idem).
Melinda abbi pazienza, ma non credo proprio che Lesbia fosse un uomo! ci sono dei dati storici!
Mi ricorda il più commerciale
"Chi disprezza compra!"
"Das mihi..."! Ciao, Sara!
Al Liceo non ricordo una sola volta che abbiano valorizzato questa poetessa. Sicuramente il fatto che il prof di latino e greco fosse una mentina ciucciata, pauroso e incapace, deve aver avuto una certa influenza.
Buon martedì!
io ho sempre evitato come la peste lesbiche e culattoni ecco appunto il motivo inconscio...
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