Visivamente, non nei miei ricordi, ma nel mio immaginario, la mia casa dei doganieri è un edificio abbandonato che s'incontra lungo il sentiero che da Montemarcello porta a Punta Bianca. Una casa abbandonata che sorge (o sorgeva, chissà?) in una piazzola affacciata meravigliosamente sul Golfo dei Poeti. Intorno i cisti dal fiore bianco e tra le rocce la ruta riscaldata dal sole, diffonde il suo profumo più intenso.
La casa dei doganieri
Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t’attende dalla sera
in cui v’entrò lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostò irrequieto.
Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non è più lieto:
la bussola va impazzita all’avventura
e il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.
e il suono del tuo riso non è più lieto:
la bussola va impazzita all’avventura
e il calcolo dei dadi più non torna.
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.
Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell’oscurità.
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietà.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell’oscurità.
Oh l’orizzonte in fuga, dove s’accende
rara la luce della petroliera!
Il varco è qui? (Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende ...)
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.
rara la luce della petroliera!
Il varco è qui? (Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende ...)
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.
Eugenio Montale
8 commenti:
Uh che bella pagina questa.
Ho immaginato la casa dei doganieri e per un attimo sono stato là, con tutti i sensi, fino a sentire cigolare la bandieruola girante per il libeccio e i profumi della macchia di primavera, rigogliosa di acque invernali.
Grazie.
che meraviglia!
i bisogni vanno soddisfatti.... :-)
Montemarcello: punta bianca e tutto quella bellezza selvaggia.
Sara, mi hai fatto venire il brodo di giuggiola anche a me......
Una bella poesia e un bel ricordo, il tuo.
Un abbraccio
più invecchio, si fa per dire ehi!, più mi accorgo dell'importanza di una poesia.
Le poesie sono parole per il cuore e per l'anima!
Parole delicate dentro una poesia meravigliosa!
Beatris
Che piacevole casualià (solo da poco me ne vado in giro per il web senza meta)ritrovare atmosfere così mediterranee e tiepide mentre fuori la neve mi tiene recluso. Beh... grazie!
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