10 giugno 2014

canis in fabula

E' trascorsa una manciata di giorni da quando ho iniziato a correre, sto seguendo un allenamento blando, per principianti e mi porto dietro la mia cagnolotta Lunic@, anzi a tratti è lei che trascina me, tuttavia devo dire che si comporta bene, non si ferma a fare la pipì, né si relaziona con gli altri cani, piuttosto è ben calata nel suo ruolo di cana-runner.

I giorni di riposo dalla corsa  sono dedicati alle passeggiate sostenute con ambedue le mie cagnoline, quindi oltre al Lunic@ , mi porto dietro anche Apua, che notoriamente è un cane da aperitivo, più che da attività sportive, inoltre è anziana, piccola e nera e quindi devo fare attenzione a non farla stancare.
Il fatto che io abbia iniziato a correre una settimana fa è alquanto significativo nella mia storia personale, in ogni caso, se ci rivedremo da qua a 100 anni, vi sorprenderò sempre con effetti speciali, ovvero, potrò cadere 100 volte e rialzarmi 101 volte in una vita nuova.
Stasera mi chiedevo se la mia forza d'animo dipende dal fatto che io sia credente, ma direi di no , tuttavia il mio rigorismo morale  di stampo agostiniano, è nello stesso tempo anche la mia debolezza, cioè non riesco concettualmente ad accettare la disonestà, la mia sofferenza morale può avere la stessa intensità di una sofferenza affettiva.
Quando corro a tratti mi viene da ridere, perchè correre mi rende felice e lo faccio per me stessa.
E questa cosa non me la può rubare nessuno.


canis in fabula è quella scriteriata di Apua, che va a rubare la pappa a due gatte che abitano qua vicino.

1 commento:

Kylie ha detto...

I miei due cani li potrei definire cani da letargo. Sono un po' troppo cicciotti per portarli a correre.