03 marzo 2016

4 mesi

Il fatto è che mio padre mi manca, ma non mi sembra sia dolore, tanto meno e' un senso di vuoto quello che avverto  adesso.
Mi manca nella sua grandezza, questo si, mi manca nelle cose che mi ha insegnato, essendo semplicemente se stesso,  come ha  ben  rammentato il prete durante l'orazione funebre,.
In quei giorni d'ospedale ha avuto il conforto non trascurabile di uno staff infermieristico davvero eccellente, anche se a un certo punto è difficile per noi utenti discriminare tra il colore dei camici, chi è infermiera, chi è operatrice, chi  allieva ma mi sento di includere in questo catalogo pure le addette della  cooperativa delle pulizia per la loro gentilezza.

E tra tutte una giovane donna dal sorriso simpatico, che entrambi i miei genitori conoscevano già da tempo, che passava per la stanza, tra i letti dei singoli degenti e lui  mi ha detto"Povera ragazza, è vedova".
E io lì, con i miei maglioncini grigio melange, con i miei occhiali, il mio rossetto : "Beh babbo,  di fatto anch'io sono vedova. " . Ha annuito. Praticamente in nemmeno 4 mesi, dalla notte del mio compleanno,  ho perso gli uomini più importanti della mia vita, ma non sono triste, perché io sono sempre stata convinta, fin da bambina, che chi ci  ha amato tanto , non vuole che siamo tristi a causa loro.
E poi avrei studiato invano S. Agostino se ora non fossi convinta che c'è un significato più profondo in tutto ciò che ci accade, solo che noi non lo possiamo conoscere, è al di sopra delle nostre facoltà.
Certo qua e là ci sono segnali, tracce da seguire, vestigia delle persone che ci sono più, un biglietto di appunti, una rosa essiccata in un libro, un coltellino che sbuca fuori da chissà dove in un cassetto, una canzone fischiata: piccole cose che sono l'abbraccio prolungato di chi non c'è più.

19 commenti:

Vera ha detto...

Quando entrambi i miei genitori, a poca distanza l'uno dall'altro sono morti, ormai più di dieci anni fa, dopo l'inevitabile dolore e la mancanza affettiva, è subentrato uno strano vuoto "storico". La perdita di un punto di riferimento a cui chiedere: ti ricordi quella cosa, oppure come è andata quell'altra. Ad un certo punto ci si accorge davvero del cambio generazionale e ci si ritrova a essere noi la memoria familiare. Cose banali, ci va o no l'uovo in quella ricetta? In che bosco avevamo trovato quel tal fungo? Cose importanti, come è andata quella volta che con gli zii hai aiutato quell'internata del campo a fuggire?
Ci sono narrazioni che semplicemente spariscono, per sempre.

diego ha detto...

È una questione molto complessa il rapporto con chi non c’è più; mia madre morì nel 1980 a soli 47 anni ed io ne avevo 24; è strano ma per certi versi sembra ieri, ieri pomeriggio, e per altri versi sembra un tempo lontano, così lontano da sembrare un’altra vita, come fosse un libro di storia. La realtà, cara Sara, è che il tempo non è quello dell’orologio, il tempo non è la cronologia, ci sono «nodi» dentro di noi che si incardinano fuori dal tempo, in un presente eterno. Poi tu che conosci S.Agostino sai di certo come infatti egli avesse in modo modernissimo intuito la realtà soggettiva del tempo. Ebbene, nulla di ciò che conta finisce, e, allo stesso tempo, dentro di noi c’è però anche uno spirito che non si incatena, che vive ogni giorno come nuovo. Passato e futuro convivono in noi e noi siamo questa vibrante, incoerente, sensazione sospesa fra i due. Sei una donna bella e intelligente, sei fortunata ad essere te, sicuramente te la cavi bene.

semola ha detto...

.... è vero ti capiterà, come capita a me, di ritrovarlo in mille piccole cose, o gesti, o luoghi ..... il cuore ha un sussulto, un misto di gioia e tristezza.....

semola ha detto...

.....Sol chi non lascia eredità d'affetti
poca gioia ha dell'urna.....

LaLaura ha detto...

Saretta ...

Mariella ha detto...

Vedi Sara, ho riletto più volte il tuo post.
Quello che hai espresso facendolo arrivare intensamente fino a noi. mi aiuterà, nel futuro.
Me lo terrò stretto.
Grazie.

fracatz ha detto...

si va
si viene
si tira avanti fra gioie e dolori
a volte mi chiedo il perché nel genere della distinzione dei sessi
a volte mi attira di più l'universo con tutta la sua immensa infinita energia,
e il naufragar m'è dolce in questo mare.

Nuvola ha detto...

[...] c'è un significato più profondo in tutto ciò che ci accade, solo che noi non lo possiamo conoscere, è al di sopra delle nostre facoltà.

Sì, lo credo anch'io. Ti abbraccio Sara,

Vincenzo Iacoponi ha detto...

So di essere crudo, ma a me non piace illudere la gente: il tempo non guarisce certe ferite, aiuta solo a sopportarne il sanguinamento. Mio padre è morto 46 anni fa e mi manca la sua grandezza....ogni giorno di più.

Federica ha detto...

ti abbraccio, semplicemente.
fede

Novella Semplici ha detto...

Credo anche io che ci sia qualcosa o qualcuno che sa. E possiamo solo fidarci che sia la cosa giusta. Guarire credo anche io che non si guarisca, la cicatrice resta e non sanguina ma c'è. Anche a me mia madre manca tanto, non ha conosciuto i suoi nipoti; per fortuna ho sempre mio padre in gamba che mi aiuta tanto perché anche io sono sola con due bambini. Ce la si fa, coraggio.
Un abbraccio cara.

Alexander Biagiolius ha detto...

un bacio

viola ha detto...

Non ho parole, o meglio, preferisco stare in silenzio davanti a tanta grandezza, la tua cara Sara-Un abbraccio e un sorriso

Anonimo ha detto...

ti capisco benissimo..un pensiero

Alberto ha detto...

Un abbraccio, ché in certi momenti so fare solo questo e non ho parole da dire.

Ernest ha detto...

hai detto tutto te Sara e come al solito lo hai detto bene... questa volta è davvero difficile commentare, davvero difficile

UnUomo.InCammino ha detto...

Che bella questa pagina in cui la tua dimensione spirituale si manifesta, Sara.
Sono stati mesi travagliati per la tua vita, questi.
Come scrivi, anche di lutti di uomini a te vicini.
Penso che questo morire ci atterri perche' ci ricorda il nostro morire, anche.
Questa vita che, in definitiva, ciascuo di noi non puo' che vivere da solo, in se', per quanto avendo altri compagni di cammino accanto.

Kylie ha detto...

Non è semplice commentare una situazione simile. Un abbraccio forte

Claudia ha detto...

Sei molto coraggiosa, bravissima.