13 marzo 2016

Due donne

Una e' inferma da qualche tempo, immobilizzata a letto formalmente per una caduta, di fatto e'il peso degli anni che ha schiacciato quella donna robusta e forte in  un esile corpo sofferente.  E poi i dolori, i lutti  che sono susseguiti come in una congiura e non sono bastati i vasi di viole del pensiero messi per fare allegria nel cortile, i selfie in cui l'ha coinvolta le nipoti, i biscottini a forma di osso dati al cagnolino.


E'l'ultima attesa la sua. Ed e'davvero impietosa la vita quando ci umilia cosi'.
L'altra e'mancata da pochi giorni. Si contesero l'unico uomo tanti anni fa.
Forse l'ha amato piu'l'altra, che essendo vedova ha potuto sceglierselo da adulta, lei invece l'ha sposato presto, perche' c'era la guerra, "ci sono i tedeschi"insisteva suo suocero che voleva accelerare le nozze. E cosi' non ancora diciottenne si e'sposata, per poi ritrovarsi un marito iracondo che la picchio' gia'10 giorni dopo il matrimonio. Le fece una falsa scenata di gelosia, lui che novello sposo,  gia'aveva  un'altra amante. Insomma, a pensarci mi verrebbe da dire "una famiglia tradizionale".
E poi tra tanti tradimenti, quella sorta di amante "istituzionalizzata", cioe'nota a tutti, figli e nipoti compresi, almeno quelli di una certa'eta'a cui pero'nessuno riserba acredine. Anche perche'nei loro ricordi di bambini c'erano quei dolci con l'uvetta e i pinoli che il nonno regalava a loro ogni tanto, acquistandoli nel negozio della sua "amica". Io me la ricordo bene, aveva un viso buono e lavorava tanto.
Lui era un uomo prepotente, quando e'morto dopo aver prosciugato le energie alla moglie perche'voleva essere accudito solo da lei, nessuno si e'stupito che piu'che addolorata , ella  fosse alquanto sollevata.
Anzi lei stessa mi racconto' che egli negli ultimi istanti cerco'il perdono per le sue malefatte da cattivo marito e conoscendolo credo che fosse convinto che conseguire il perdono, servisse per avere un trattamento piu'indulgente innanzi a San Pietro.
E a distanza di 10 anni da quando lui non c'e'piu', la sorte crudele e irredimibile della vecchiaia, una morte definitiva e una che si avvicina, accomunano le rivali di un tempo.

14 commenti:

semola ha detto...

.................
E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai!
Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu,
il resto di una gioventù che ormai non ho più.......

nico ha detto...

Leggendo lo stesso titolo del tuo post e di quello di Ambra all'inizio avevo pensato che entrambe raccontaste come vi siete incontrate. Succede, è bello e non è la prima volta. Invece leggo due post molto belli e molto diversi, ma entrambi estremamente coinvolgenti. Quello che posso dire qui dopo quello che ho letto, per me quella di un uomo che picchia la moglie è sicuramente fra le peggiori realtà che esistano al mondo. Sta però di fatto che molte donne insistono a tenerseli. E, ancora peggio, noto sempre di più che il maschilismo va crescendo giorno per giorno soprattutto all'interno del mondo femminile. Un bacione

fracatz ha detto...

è questo il nocciuolo della dissolutezza e della rovina dei bobboli cristiani: il perdono.
Che poi non è mica necssario ottenerlo dalle persone offese, ma basta un buon lascito alla parrocchia di appartenenza a favore delle anime sante del purgatorio che da quando è stato chiuso vagano sperse nell'etere, come la nostra grande amica, la spersa

diego ha detto...

anche se triste, anche se vero, il racconto è molto pregno di senso amaro del vivere, potrebbe essere il motore narrativo di un buon romanzo; è molto vera questa cosa: il tempo, gli anni, la crudeltà della vecchiaia, portano a situazioni dove l’ironia del destino la fa da padrona

commentando il post in quanto tale: scritto benissimo, come piace a me, un’apertura su una situazione fisica, un momento descritto con effiaci, poche frasi, e poi, il salto indietro, a capire come si è arrivati lì

Sara ha detto...

Lorenzo non sei obbligato a leggere tutto!

UIFPW08 ha detto...

Leggo le tue righe e un po mi rattristano, la vita regala anche sorrisi..Un bacio

Maurizio

UnUomo.InCammino ha detto...

A me è piaciuto questo racconto tri - biografico.
Anch'io ho conosciuto dei maschi tanto curiosamente gelosi quanto traditori.
Condannati alla ruggine corrosiva della gelosia dai demoni dei propri tradimenti.
Grazie Sara.

Ernest ha detto...

la vita è anche questo, più vado avanti e più sono convinto che ci siano delle conti che spesso tornino

Marco Poli ha detto...

Bella storia breve ma lunga quanto una vita ( anzi due ), romantica.
Esistono mostri dalle fattezze umane che divorano il prossimo, finché l'altro non si ribella.
SE si ribella, a una normalità che è un contratto a credito altrui. I meccanismi relazionali sono talvolta perversi, come anche l'amore.

...

Vabbé.
Storie più leggere.
Giusto stasera, riguardavo [ questo video ].
Gran voce.

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Patalice ha detto...

...una storia dignitosa e passionale, una storia al femminile che fa riflettere e che regala istanti belli...
davvero

Alexander Biagiolius ha detto...

-E non sono triste. Ma sono
stupito se guardo il giardino...
stupito di che? non mi sono
sentito mai tanto bambino...
Stupito di che? Delle cose.
I fiori mi paiono strani
ci sono pur sempre le rose-

buona pasqua Sara :)

Federica ha detto...

com'è strana la vita!

Costantino ha detto...

Hanno vissuto una realtà che credevo ci fossimo lasciati alle spalle, ma che, invece, è ancora attuale. Si sono probabilmente guadagnate entrambe il Paradiso, se, come spero, c'è.
Non posso però uscire dal tuo blog senza dire che ho apprezzato, pur essendo io profano di letteratura, la bravura con cui hai saputo raccontare.

Marco Poli ha detto...

Buon periodo di ferie, Sara.

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