25 giugno 2016

State vobis!

In fondo un'adesione quale quella di Londra all'Unione Europea e'sempre stata incerta e l'incertezza e'alla lunga destabilizzante.
Mi dispiace sapere che i giovani volevano restare e sono stati "vecchi"a voler guardare al passato. 
Mi dispiace inoltre che tanti italiani abbiano la memoria corta , perche' se siamo sopravvissuti a situazioni come il crak parmalat e le speculazioni sui bond - spazzatura degli anni scorsi e'stato merito dell'Europa.

Per altro quel tale che si vantava di fare il presidente a tempo perso -cioe'quando non si dilettava con prostitute che per eta'potevano essere sue nipoti - ecco, se non ci fosse stata l'Unione, avrebbe fatto ben peggio di quello che ha fatto. 
D'altro canto se non c'e' comunita'di valori e di diritti, se c'e'il timore a rivendicare la nostra Storia, le stesse radici cristiane dell'Europa, un'identita'anche geografica -la Turchia non e'Europa - se le leggi devono continuare a valere solo per i fessi, poi non ci si deve soprendere che quest'Europa non piaccia a nessuno.

5 commenti:

fracatz ha detto...

in effetti i bobboli latini hanno proprio bisogno di un tutor
NOI del partito degli under 70.000 avevamo nel programma un referendum per essere annessi dalla germania, però poi l'abbiamo tolto, sarebbero stati soldi buttati il bobbolo ancora non è alla fame

Alberto ha detto...

Sarà servita questa mazzata a far riportare questa Europa, che così com'è non va per niente bene, allo spirito originario dei padri fondatori che si è perso strada facendo?

Francesco ha detto...

L'Europa delle banche e dei banchieri recita un coglione

Quando andrebbe acceso un cero a Mario Draghi che senza la bce avremmo già chiuso tutti

Novella Semplici ha detto...

L'Italia senza l'euro sarebbe messa peggio di come è messa adesso, e se uscisse mai dall'Ue si troverebbe a dover acquistare materie prime di cui è povera con un cambio sfavorevolissimo. Mi dispiace per la scelta degli inglesi, ma se dovevano restare a mezzo servizio meglio che abbiano fatto una scelta chiara e spero che se ne escano il prima possibile, senza stare due anni a trattare.
Credo che l'Europa unita, intesa come federazione di stati, sia l'unica alternativa. Anche perché il flusso migratorio causerà e sta già causando cambiamenti e già si pensa a livello mondiale, figuriamoci quanto possa essere utile trincerarsi dietro le proprie piccole sicurezze.
Ci si arriverà per forza, speriamo che i governanti europei imparino la lezione (ma temo sia tardi).
Quello che mi fa paura è che ci si possa arrivare con l'estrema destra al potere, non ho simpatia nemmeno con l'estrema sinistra, lo preciso per non essere tacciata di comunismo, ma ormai almeno quella è sparita, il pericolo vero a mio parere sono gli xenofobi di ogni paese; con la violenza che da verbale (e ce n'è già troppa) diventa fisica. In questo caso mi pentirò amaramente di aver messo al mondo dei figli.
Chissà che ne penserebbe l'Inghilterra di Churchill, il quale invitata il popolo a resistere sotto le bombe naziste, a vedere i cartelli appesi nelle scuole oggi con insulti agli immigrati polacchi, che vengono invitati ad andarsene.
Come al solito, l'uomo nella prosperità non comprende. Perché pur in crisi abbiamo sempre di più di tanti disgraziati, ma non riusciamo a vederlo.

UnUomo.InCammino ha detto...

Le radici culturali dell'Europa sono pagane e animiste: gli antichi Greci, nella loro teologia, avevano capito già tutto.
Europa leggera di Piccole Patrie che si rispettano e hanno massima autonomia e autodeterminazione.
Una sorta di confederazione elvetica estesa alle province del continente.