12 gennaio 2017

I dinosauri

Le Poste vendono molti servizi, compreso la PEC.
Io ho dovuto attivare la PEC per un anno, per partecipare a un concorso, l'ho  fatta appunto con le Poste Italiane e l'ho pagata 7 euro. Io avevo un po'di resistenze sulla PEC che nel mio settore incontra talune riserve autorevoli, quando avete un po'di tempo,  per saperne di piu' leggete  qui e qui.
Pero'gia' che l'ho registrata, tanto vale usarla, no? Ni!
Ho potuto inviare una posta certificata al Mef per comunicare di cancellarmi dal sindacato inviare una variazione da effettuare.
E poi....basta!

Volevo disdire l'abbonamento del telefono fisso di mia nonna , ma il servizio clienti della Tim non ha un indirizzo PEC per l'utenza e allora ho fatto una raccomandata normale , ovviamente pagandola.
Ma l'ulteriore sgradita sorpresa  e'stato vedere che le Poste Italiane vendono la PEC, ma anche in questo caso l'Ufficio a cui mi dovevo rivolgere ha un indirizzo tradizionale!
Care Poste, vendete la PEC ma poi non vi fidate della PEC?!

11 commenti:

UIFPW08 ha detto...

Lasciamo sempre desiderare
Maurizio

Marco Poli ha detto...

In questo Paese si fanno le cose a metà, talvolta bene, talvolta male, ma a metà;
poi, invece di raddrizzare e completare, periodicamente si resetta tutto e si ricomincia da capo, così le imprese che riempiono le tasche dei burocrati di mazzette ( senza le quali MAI potrebbero ottenere le commesse ) godono di una fonte di guadagno che si rinnova all'infinito.
Per contro, i cittadini hanno servizi a metà ( e quando va di stra-culo, il mozzicone funziona bene, pure nei suoi limiti ) che devo pagare e ri-pagare all'infinito come e più se fossero interi e buoni.

Ti lamenti, Sara ?

Pensa alle bottegucce ( le superstiti degli tsunami ipermercati e market on-line che si sono abbattuti sul piccolo commercio ) che sono OBBLIGATE a sottoscrivere un contratto di PEC, fino alla cessazione dell'attività.

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Ernest ha detto...

beh dai l'hai usata una volta!!! mamma mia...

Magnoli@ ha detto...

Grazie Sara. Ti abbraccio.

Sara ha detto...

@grazie Magnolia! Peccato essere così lontane!

Sara ha detto...

Marco hai ragione è una vergogna!obbligano un'attività modesta a pigliarsi la PECe poi i colossi se la sfangano!

Marco Poli ha detto...

La verità è che noi “italiani” siamo gente SENZA vergogna : se l'avessimo, ci saremmo già incazzati parecchio tempo fa.

E' l'andazzo delle cose, aspettando ( con molta fede ) un ritorno della buona coscienza a coloro che ci amministrano.

Amen.

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fracatz ha detto...

tutti i piccoli artigiani e le partite iva oltre che pagare il commercialista e le relative multe che puntuali ogni anno arrivano dallagenziadelleentrate per i vari errorini su tutti gli adempimenti sono costretti a pagare la pec, che in genere costa meno dei tuoi 7 euri delle esose poste. Il problema è che così hanno una casella postale in più da controllare.. Le multine sono puntuali, 80 euri, 140 euri, 160 euri costanti oogni anno e di importo che ti conviene pagare piuttosto che perdere una giornata ed andare da loro a farsi spiegare. il commercialista per andarci vuole essere pagato, perchè lui è sicuro che tutte le scritture le fece bene, però se TU non paghi poi arriva equitagjjja che ti tajjja.
hai capito ora il vantaggio di essere impiegato statale: meno logorio di fegato e lungo godimento della pensione

Marco Poli ha detto...

Confermo : negli anni in cui sono stato artigiano, ho speso SETTIMANE ( frustranti ) di vita negli uffici pubblici.

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Marco Poli ha detto...

== o. t. ==

Complimenti per l'arricchimento grafico della veste del tuo blog, Sara;
ti esorto anche a sistemare il widget degli Ultimi commenti nella spalla, è utile.

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Alberto ha detto...

Io ho la pec con aruba e mi è servita in vari frangenti (comunicazioni con amministrazioni locali).
Quelli della Tim, con cui ho il contratto smart, sono dei pirati. Ma non è che gli altri gestori siano da meno.