In Italia è vietata la maternità surrogata, pero' spesso le trasmissioni della Rai, ospitano personaggi del mondo dello spettacolo, che hanno avuto figli in questo modo.
Il festival di Sanremo dà puntualmente il suo contributo e quest'anno è la volta di Ricky Martin.
9 commenti:
Siamo ipocriti da sempre in questo paese... da sempre.
più che altro Ricky Martin è una star un po' vintage... ma son pronta a ricredermi se farà un figurone all'Ariston!
Ladri di bambini ordinati a catalogo per i propri capricci, tolti a donne reificate a incubatrici viventi.
Però è bello, è diversamente sessuale, è arcobalenico, è progresso.
Sì sì, progredire nella merda.
Ma a Sanremo che gliene frega se hai "surrogato", sei vai cena con Trump, se sei il fratello di Marra, se non vendi un disco da dodici anni.
Quest'anno vorrei tentare di non vederlo mai...
In alcuni casi potrei accettarla l 'idea di madre surrogata.
Altrimenti l adozione sarebbe una signora scelta per certo fanatici.
almeno qui tra i tuoi lettori la gente non si vergogna a dire che vedrà sanremo
secondo me lo spettatore tipo del festival fatica a sapere chi sia Martin..
Non credo di aver capito la filosofia di questa breve riflessione. Se in Italia la maternità surrogata è vietata ma esistono individui che hanno fatto ricorso a tale pratica adottiva nei paesi che la consentono dal punto di vista legislativo, come dobbiamo comportarci nei confronti di tali individui? Bandirli dal territorio nazionale? Vietare agli stessi di partecipare a manifestazioni pubbliche, di qualunque genere esse siano? Oppure è prevenzione verso il mondo dei gay, dove ci sono coppie che ricorrono spesso a questo sistema per avere un figlio?
Secondo me sta all'intelligenza delle persone, come per esempio a quella di chi vede uno spettacolo come Sanremo, farsi un'opinione e stigmatizzare quanto "percepisce" vedendo quello spettacolo. Anche la Chiesa, tradizionalmente conservatrice, ha modificato le proprie prescrizioni sui divorziati, dove sta il problema?
Personalmente non considero nè aberrante e neanche allucinante la maternità surrogata, confidando molto nella coscienza degli individui che si prestano o ricorrono a tale pratica. Fiducia che spesso la "gran massa" ha deluso, smentendomi... ma fa nulla, sempre fiducioso rimango.
Piuttosto, subordinerei tale scelta ad una "adozione" classica, visto che al mondo ci sono milioni di bambini in condizioni di vita talmente estreme che adottarli potrebbe migliorare loro la vita. E poi, siamo troppi a questo mondo e "fare" altri figli, significa continuare a massacrare questo nostro mondo sempre più povero di risorse e sempre più affollato di disperati.
Ciao Sara
alla fine è stata una lezione di zumba!
Posta un commento