19 marzo 2017

Clivia, la certezza.

La scorsa estate ho diviso i rizomi e da un vaso grosso ne ho fatti 4 piccoli, con una pianta ciascuno. Due le ho regalate, due le tengo per me, insomma, mi tengo una clivia di riserva. L'inverno l'ha trascorso a ridosso del muro di casa, sotto un telo di nylon, bei tempi quelli in cui avevo la serra fredda in cui fare svernare le mie protette. 

Ho ripensato al romanzo menzionato nel post precedente, Il fu Mattia Pascal, insomma anch'io sono finita in una vita nuova, in cui però ho portato cose che possedevo in quella precedente e ad alcune cose ho dato un nuovo uso, altre sono sempre le stesse, come la clivia.


9 commenti:

LaLaura ha detto...

Sara , io amo ciò che scrivi , quasi sempre, come stavolta

Mariella ha detto...

Pensa, proprio questa mattina ne ho vista una sul balcone di una casa non lontano dalla mia. L'avevo ma poi morì, non fui capace di farla riprendere.
Bellissima.

Novella Semplici ha detto...

Clivie fiorite anche qui, per me sono un novità assoluta invece. Io le tengo in casa.

Francesco ha detto...

quando si torna a casa da una vacanza mica si buttano le valigie

Ernest ha detto...

ci sono cose che ci accompagnano a prescindere...

RobbyRoby ha detto...

ma che bello. Non conoscevo questo fiore.

Claudia ha detto...

Bella, già fiorita! Una volta mi fiorì pallida, in inverno, non è il caso di quest'anno.
Io non le divido, mi hanno detto che devono stare allo stretto.
Le svaso, tolgo i radicioni morti e rimetto nello stesso vaso (di plastica)

Sara ha detto...

Iaia non lo sapevo!

Claudia ha detto...

Lo dice Mariacorinna! dice che le radici di clivia devono sentirsi compresse.
Poi se devo darne una parte a qualcuno le divido anche io, e uso vasi più stretti.