28 gennaio 2019

Il furto di Bansky :beato chi ci crede!

È da ieri che rimbalza la notizia del furto di un'opera di Bansky, una donna a lutto disegnata sulla porta del celebre teatro francese Bataclan, celebre purtroppo non solo per la musica o le rappresentazioni , ma per un terribile episodio di terrorismo. Personalmente credo che esista una sorta di sistema autoreferente che dà credito  e notorietà a un artista, possiamo chiamarlo così certo, come Bansky la cui identità è avvolta in un opportuno mistero. E se  dietro a questo clamore mediatico,  ci fosse un abile strategia di marketing? diceva quel celebre politico italiano, di lungo ,lunghissimo corsa che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!

9 commenti:

UIFPW08 ha detto...

Tutto è possibile..
Maurizio

Francesco ha detto...

è solo marketing

Alberto ha detto...

Ipotesi del tutto plausibile, visti i precedenti.

Mariella ha detto...

Appoggio in toto la tua idea.

Marco Poli ha detto...

Difficile stabilire una linea di demarcazione tra l'arte contemporanea e il marketing.

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Ernest ha detto...

tutto può essere

smilepie ha detto...

ricordi, conosci, la storia del suo ritratto ottocentesco di donna con camera a gas..
è da allora, 2005, che penso non torni qualcosa su di lui..

Claudia ha detto...

Si è lamentato che non trova più spazi? Se ne è appena liberato uno.

Marco Poli ha detto...

Lorenzo, ti sfugge l'umorismo di Banksy. “Miccia” per pensieri meno frivoli.

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